Merc 18 Febbraio 2015 – Blocchiamo Renzi! Presidio al Politecnico ore 14:30 – #Renzinonciscappi!

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Ore 14.30
Politecnico di Torino
Corso Duca degli Abruzzi 24

Nella giornata del 3 febbraio si è tenuta una partecipatissima assemblea al Politecnico di Torino, in vista del 18 Febbraio, quando è attesa la visita del premier Matteo Renzi in occasione dell’Inaugurazione dell’anno accademico.
Numerosi sono stati i contributi alla discussione di tutte le realtà della città di Torino che hanno preso parte all’assemblea: dagli studenti medi agli universitari, passando per le realtà sociali e sindacali.

Durante tutta l’assemblea si è sottolineata la sostanziale distanza che sta tra quello che il premier ed i suoi ministri esprimono sul piano pubblico e quelle che sono poi le politiche portate avanti dall’esecutivo: dalle scelte sull’Università alla cosiddetta “Buona Scuola”, fino ad arrivare al Jobs Act, la riforma del lavoro renziana. La tanto declamata “svolta” rappresenta solamente la maschera di una totale continuità con i governi precedenti nell’applicazione di ricette di gestione della crisi economica che si sono rivelate assolutamente fallimentari, contribuendo al continuo impoverimento di una grossa fetta della popolazione.

Molti interventi hanno messo l’accento sulla stretta relazione che vige tra queste politiche e la profonda trasformazione che sta subendo da anni il mondo della conoscenza. Il Politecnico rappresenta in questo senso un laboratorio, dove si ostacola in ogni modo la trasmissione di un sapere critico, che contribuisca a mettere in discussione l’esistente. Questo modello universitario, totalmente subalterno alle logiche del mercato, è ormai una palestra di precarietà, di preparazione dei giovani ad un mondo del lavoro nel quale la possibilità di un futuro dignitoso è sempre più remota.

A questo attacco che il governo Renzi sta perpetrando ci sentiamo di dover rispondere necessariamente in maniera unitaria, nell’ottica di rilanciare dopo un autunno che ha visto un grande protagonismo dei movimenti sociali e sindacali di tutto il paese. Bloccare l’operato dell’esecutivo è oggi una necessità: ad un governo che fa della velocità dell’attacco una delle sue caratteristiche principali, dobbiamo saper reagire fuori dalle ritualità temporali, favorendo processi larghi che contribuiscano ad erodere ancora il consenso già scalfito. Il 18 Febbraio vuole inaugurare una nuova fase di agitazione, che possa ripartire dalle esperienze autunnali e svilupparsi lungo tutto l’arco della primavera, a partire dalle mobilitazioni delle scuole che si svilupperanno in tutto il paese a partire dal 20 Febbraio, data di presentazione della “Buona Scuola”, e dal corteo nazionale No Tav che si svolgerà il 21 a Torino.

Per queste ragioni si è deciso di lanciare un presidio unitario nel primo pomeriggio del 18 febbraio, all’interno del quale ogni singola realtà possa trovare una sua caratterizzazione dentro una stessa cornice comune. Attraverso assemblee nelle scuole, nei quartieri e sui luoghi di lavoro lavoriamo ad allargare ancora la partecipazione ad una giornata che dovrà essere ampia e inclusiva di tutte le nostre istanze, legate dal filo comune della contrapposizione, sempre più diffusa, nei confronti di un governo che ha dimostrato di saper rispondere solamente agli interessi dei poteri forti e della finanza, colpendo invece le fasce più deboli della popolazione

Assemblea pubblica del 3 Febbraio al Politecnico