Contestazione a Giuliano Ferrara durante un comizio in piazza Castello x la lista “Aborto? No, grazie!”

Il coordinamento di donne “Sommosse-Torino” oggi pomeriggio, 27 marzo,
ha dato vita a un presidio spontaneo in piazza Castello, ultima tappa
in ordine di
tempo della presentazione della lista elettorare di
Ferrara “Aborto? No, grazie!”.
 In una piazza blindata per garantire lo svolgersi di un comizio che si
è in realtà configurato come una conferenza stampa di poco più di 15
minuti data la totale assenza di pubblico (per evitare il confronto con
la piazza vuota e ostile Ferrara ha evitato il palco già allestito e si
è rintanato sotto i portici con i soli giornalisti e la scorta) abbiamo
rivendicato ancora una volta, così come già avvenuto in altre città,
che le uniche ad avere diritto di parlare e decidere sul corpo
femminile sono le donne e che non tolleriamo campagne elettorali
giocate sulle nostre vite. Continua la lettura di Contestazione a Giuliano Ferrara durante un comizio in piazza Castello x la lista “Aborto? No, grazie!”

sabato 29 marzo – NO ISRAELE OSPITE D’ONORE ALLA FIERA DEL LIBRO

Contro l’invito a Israele ospite d’onore alla fiera del libro 

Sabato 29 marzo PRESIDIO P.zza Castello h. 15

PER LA REVOCA DELL’INVITO DELLO STATO DI ISRAELE COME OSPITE D’ONORE ALLA  FIERA DEL LIBRO DI TORINO

La fondazione di Israele, proclamata il 15 Maggio 1948, è avvenuta in seguito alla cacciata degli abitanti Palestinesi dalla terra su cui il nuovo Stato è sorto. Tale drammatico evento, il “Nakba”, è iniziato nel dicembre 1947, ed alla proclamazione dello Stato Ebraico erano già stati espulsi dalle loro case centinaia di migliaia di palestinesi; creato lo stato, una delle prime preoccupazioni fu di rendere loro impossibile il ritorno alle proprie case e ai propri campi, ed altre centinaia di migliaia di persone furono cacciate in seguito (vedere B. Morris, The Birth of the Palestinian Refugee Problem Revisited, Cambridge University Press, Cambridge, 2004; Ilan Pappé, The Ethnic Cleansing of Palestine, Oneworld Publications, Oxford, 2007).

Questa azione di “pulizia etnica” continua tuttora, dopo 60 anni Continua la lettura di sabato 29 marzo – NO ISRAELE OSPITE D’ONORE ALLA FIERA DEL LIBRO

SABATO 29 MARZO 08 – COLLE DER FOMENTO IN CONCERTO


Gruppo romano nato nel 1994 dagli MCs Danno e Masito (ai tempi Beffa) e dal DJ e beatmaker Ice One (attualmente noto come DJ Sensei). Immediatamente si distingue per talento e maestria, dapprima nella scena capitolina e conseguentemente in quella nazionale. Inizialmente il nome del gruppo è Taverna Ottavo Colle.
Nel 1994 l’esordio: il singolo "Sopra Il Colle" viene inserito in "Rap O Rap", compilation uscita sotto Irma Records. Nel 1996 esce "Odio Pieno", LP che scuote il mondo dell’hip hop italiano e li consacra come artisti dell’underground. I toni del disco sono rigorosamente sotterranei: strumentali semplici ma efficaci, beat cadenzati e trascinanti e liriche schematiche ma d’effetto.
Sotto la Virgin nel 1999 esce "Scienza Doppia H", che sbanca a livello internazionale
grazie ai singoli "Vita" e "Il Cielo Su Roma". Dal 1999 Ice One viene sostituito da DJ Baro. I Colle si prendono una pausa di riflessione per dedicarsi ad un nuovo progetto: Danno, sotto lo pseudonimo di Jake la Motta, partecipa al gruppo romano Scimmie Del Deserto. Continua la lettura di SABATO 29 MARZO 08 – COLLE DER FOMENTO IN CONCERTO

SABATO 15 MARZO – MANIFESTAZIONI DEI RIFUGIATI/E

Dopo una settimana di presidio permanente sotto il comune, presidio
invisibile per le istituzioni ed i giornalisti che mai sono passati a
parlare con i rifugiati, sabato 15 marzo si è svolta la manifestazione
dei/delle rifugiati/e.

 

Dopo aver lasciato il presidio, un piccolo corteo si è diretto verso
Porta Palazzo per raggiungere il concentramento della manifestazione
all’ ex stazione Ceres. Il corteo attraversa la torino meticcia di
Porta Palazzo e qui si ingrossa. Si susseguono gli interventi dei
rifugiati in italiano, in inglese, in arabo e in francese.
Nelle prime file a tenere gli striscioni sono gli occupanti di via
Bologna, ancora una volta protagonisti, ancora una volta a richiedere i
diritti che gli spettano. Gli striscioni chiedono: diritti, dignità,
lavoro, reddito per tutti/e – diritto all’asilo, diritto alla casa.


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Casa Diritti Dignità Lavoro Reddito x tutti e tutte

lunedì 10 Marzo 2008 è partita l’operazione

Casa Diritti Dignità Lavoro Reddito x tutti e tutte
CusCus
Ore 18:30

Arrivano il furgone con la musica, i tavoli la tenda.
In un attimo si allestisce un accampamento. La piazza di fronte al comune si trasforma in un campo profughi, che se non fosse per la musica e l’aria di rabbia e lotta che si respira, non sarebbe troppo diverso da i campi profughi dai quali tutte le persone che stanno occupando via Bologna sono passate durante il viaggio che li ha portati dai loro paesi d’origine in Italia.

Ore 19:30

Dopo aver proiettato un documentario prodotto dal comitato di solidarietà sulla storia dell’occupazione, aver cenato a base di un ottimo Cuscus e thè arabo offerto dalla comunità di Porta Palazzo; si è tenuta un’assemblea per decidere come proseguire questa settimana di mobilitazione che ci porterà al corteo di Sabato 15 Marzo.

La prima decisione è stata quella di non andarsene da davanti al comune e di restare anche tutta la notte.
Parte così il presidio permanente.

La solidarieta dei cittadini e delle cittadine ancora una volta si è fatta sentire molte persone grazie al passaparola sono scese in piazza a fianco degli/delle occupanti.
E’ evidente che esitono due città quella degli apparati politici dei partiti in grado solo di riprodurre se stessi e sordi alle esigenze della vita delle persone e quella delle persone appunto, fitta rete di scambi solidali e resistenti.

Tutta la città è invitata a partecipare.

A FIANCO DELLA LOTTA DEI/DELLE RIFUGIATI/E PER I DIRITTI, LA CASA, LA SALUTE ED IL LAVORO

A FIANCO DELLA LOTTA DEI RIFUGIATI/E PER LA CASA, LA SALUTE E IL LAVORO

Abbiamo scritto questo documento per favorire la discussione tra tutti/e coloro che hanno partecipato a questa lotta e per avere una storia (condivisa da tutte e tutti) da poter raccontare all’esterno, per raccogliere solidarietà e supporto. Vi invitiamo a partecipare alla assemblea del 10 marzo sotto il comune, a venirci trovare al presidio, a partecipare al corteo del 15.

Per sostenerci ed aderire mandate una mail a  viabolognaoccupata@libero.it

 

Dalla fine dell’estate, un gruppo di un centinaio di rifugiati e rifugiate politici e con permesso per
motivi umanitari provenienti da Sudan, Darfur, Etiopia, Eritrea, Somalia, Costa d’Avorio, Ciad, Niger, Sahara occidentale, Libia, non trovando accoglienza nei pochi posti previsti a Torino, respinti/e dall’ufficio migranti del comune senza nessuna indicazione tranne che la lista dei dormitori, ha trovato rifugio per la notte in una fabbrica da demolire a Settimo, senza riparo dal freddo, senz’acqua, luce, riscaldamento: una grossa topaia.

 

Guarda la puntata di “un mondo a colori” del 21 febbraio 2008 – Diritto d’asilo?

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8 marzo di lotta delle donne – Tra la festa, il rito e il silenzio noi scegliamo la lotta!

 

L’UNICA A DECIDERE E’ LA DONNA!

Da alcune settimane stiamo assistendo a un grave attacco contro la libertà e l’autodeterminazione delle donne, non solo per quanto riguarda la libertà di scelta nella procreazione.
Si tratta infatti di un attacco frontale, spesso violento e offensivo, e comunque complesso, che tenta di imporre norme e regole, decise da altri, sul nostro corpo, sul nostro orientamento sessuale, sui nostri stili di vita e sulle forme che vogliamo dare, e praticare, alle nostre relazioni.
Questo attacco oggi si concretizza e passa soprattutto attraverso la messa in discussione della libertà di decidere se portare o meno a termine una gravidanza, sia attraverso interpretazioni, e  conseguente applicazione, restrittive della legge 194 sia attraverso un uso strumentale della scienza e dell’autorità medico- scientifica, che tende alla costruzione di un immaginario che propone il “concepito” come autonomo e diviso dal corpo della donna, sia, infine, attraverso la colpevolizzazione delle scelte delle donne.

La legge 194 è una legge di compromesso, che presta essa stessa il fianco a strumentalizzazioni e pericolose “concessioni” (si pensi alla questione dell’obiezione di coscienza, ormai estesa anche a personale ospedaliero o paramedico che non potrebbe avvalersene…) ma che è comunque frutto di anni di battaglie e di mobilitazioni delle donne, contro la mattanza dell’aborto clandestino e per garantire a tutte proprio la libertà di poter scegliere.

Come donne, femministe, lesbiche, RIFIUTIAMO ogni pretesa di parlare e decidere sui nostri corpi, non solo da parte della scienza, che riduce il discorso al solo dato tecnico- scientifico, che nega la centralità della persona nella sua interezza e non ne riconosce bisogni, desideri, complessità e differenze,
MA,
soprattutto, NON ACCETTIAMO che, in questa fase di forte e avvilente arretramento culturale il discorso scientifico si saldi con quello della Chiesa, che ci ingabbia nel ruolo “naturale” di mogli e madri, che finalizza il sesso alla riproduzione, che mortifica il piacere e nega qualsiasi forma di sessualità altra.

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