Con chi occupa, lotta e resiste: noi stiamo con la Verdi 15!

Ieri mattina, 30 Ottobre 2012, la Verdi 15 occupata è stata attaccata attraverso uno sgombero vigliacco effettuato con l’uso spropositato di forze dell’ordine che hanno militarizzato per isolati intere zone del centro, facendo poi irruzione nella struttura costringendo le occupanti e gli occupanti a subire le angherie delle forze dell’ordine in lunghe procedure di identificazione razziste e indegne. Uno sgombero avvenuto a partire dalle 10 circa del mattino quando la residenza era ormai già aperta, cogliendo di sorpresa chi si trovava all’interno e sfruttando dunque in modo subdolo la funzione di luogo pubblico che la Verdi15 si è data ed ha rappresentato in questo quasi anno e mezzo di lotte e socialità.

Dalla sua occupazione abbiamo incrociato più volte gli/le student* della Verdi 15 nei tanti momenti di lotta condivisi in questa città, non ultimo il corteo di una decina di giorni fa contro sgomberi e speculazioni in Zona San Paolo. Una realtà che ha rappresentato una risposta concreta al problema del diritto alla casa per tanti studenti e studentesse lasciat* senza un tetto dalla macelleria sociale che in questa città, quanto nel resto d’Europa, ha prodotto la distruzione del welfare in favore di un sistema basato sui profitti di pochi e potenti, banche e speculatori in primis. In una città come Torino dove gli ultimi dati pubblici parlano di oltre 3000 sfratti nei primi 6 mesi del 2012 (sono stati 3163 durante tutto l’arco del 2011) riteniamo molto grave che ancora una volta la questione della casa e dei diritti venga affrontata con l’uso della violenza di stato Continua la lettura di Con chi occupa, lotta e resiste: noi stiamo con la Verdi 15!

Una storia di ordinaria follia

(leggi il comunicato della Hazard Unitz Crew)

Nella Milano che brulica di locali notturni, club e discoteche alla vigilia della festa commerciale di Halloween,  un evento inaspettato invade la periferia sud della città nel week end: il rave party organizzato dagli Hazard per festeggiare i loro dieci anni in collaborazione con i francesi Nonem ed altre due sound. L’avventura comincia venerdì sera quando il tentativo di piazzarsi in un capannone nel bergamasco viene scoperto dai carabinieri che intervengono denunciando a piede libero 26 persone, bloccando l’evento e scortando la carovana fino al casello autostradale. Un secondo tentativo da parte degli organizzatori viene fatto in piena notte a Limbiate nei pressi di Milano, ma le forze dell’ordine ormai sulle tracce del rave, riescono nuovamente a mandare via tutti. Si decide allora di entrare nella periferia della città, nei pressi di Viale Europa, dove c’è un ex deposito della Standa oramai dismesso. Le sound riescono a montare gli impianti, prendono accordi con un funzionario di polizia che gli assicura li avrebbero fatti suonare fino a domenica e la festa ha inizio. Ma qualcosa non va. Improvvisamente verso le 21.00 di sabato  la presenza di polizia e carabinieri nel posto si fa più massiccia, si bloccano gli accessi ed arriva la celere con i vigili del fuoco che buttano giù le reti esterne dello stabile per permettere agli agenti in tenuta antisommossa di entrare per sgomberare. A questo punto iniziano i pestaggi a cui ormai purtroppo siamo abituati, partono i lacrimogeni e volano manganellate, il cane di una ragazza viene ammazzato, una violenza senza senso ed ingiustificata che costringe i ravers ad organizzare una qualche forma di resistenza con i pochi mezzi che avevano a diposizione. Il bilancio della fantastica operazione della questura è di 50 feriti, numerosi fermi ed una ragazza di Cuneo in coma perché travolta mentre tentava di scappare  inseguita dagli agenti: bel risultato se si considera che il blitz era stato ordinato dal Dipartimento Politiche Antidroga della presidenza del consiglio dei ministri che aveva segnalato preventivamente la “pericolosità” dell’evento pensando  di poter tutelare in questo modo la salute dei partecipanti al rave!   La festa è stata sgomberata, vengono sequestrati impianti ed alcuni furgoni, ed arrestate quattro persone. Continua la lettura di Una storia di ordinaria follia

Sab 27 Ottobre 2012: Ministry of Dub #12 – Aba Shanti-I

NEVER GET BURN PRESENTS || MINISTRY OF DUB #12 ||

C.S.O.A. GABRIO VIA REVELLO 3 TORINO (ITA)

“THE MIGHTY PRODIGY OF DUB” ABA SHANTI-I

WARM UP: KUMINA BEAT , MIRAFLOWERS , ROOTIKAL DUB FOUNDATION , UNITED ROOTS SOUND SYSTEM.
PON DI MIC: IDREN LION WARRIAH
POWERED BY: UNITED ROOTS SOUND SYSTEM

START 23:00

ABA SHANTI-I INIZIA LA SUA
CARRIERA COME MC DEL JAH TUBBYS
WORLD SYSTEM NEI PRIMI ANNI ‘80.AGLI INIZI DEGLI ANNI ‘90 SI PRESENTA AL CARNIVAL DI NOTTING HILL CON IL PROPRIO SOUND SYSTEM.
DA QUEL MOMENTO LA SUA CARRIERA E’ INARRESTABILE, PORTANDOLO A CALCARE LE YARD DI TUTTO IL MONDO. DIVIENE PROMOTORE E RESIDENT SOUND DELLA UNIVERSITY OF DUB Continua la lettura di Sab 27 Ottobre 2012: Ministry of Dub #12 – Aba Shanti-I

Occupiamo quando vogliamo!

Il Gabrio è sotto sgombero. Una risposta decisa e netta è arrivata oggi, 20 ottobre, dalle strade di Borgo San Paolo. Un corteo partecipato, con oltre 1000 persone, è passato tra le vie del quartiere rivendicando con forza che il Centro Sociale deve essere bonificato dall’amianto ma le sue attività, la sua storia devono continuare, che qualsiasi atto finalizzato alla conclusione dell’esperienza del Gabrio non potrà che avere una risposta adeguata. Numerosa la presenza delle altre realtà occupate cittadine, così come di coloro che in questi giorni hanno mostrato solidarietà al Centro. Tutti i negozi sono rimasti aperti, alla faccia delle cassandre (questurine?) che volevano metterci contro il quartiere. Continua la lettura di Occupiamo quando vogliamo!

Occupata la Circoscrizione 3 – Casa per tutti e tutte (con residenza!)

Venerdì 19 ottobre ore 10 circa. Un nutrito gruppo di inquilini e inquiline delle case occupate di Zona San Paolo ha occupato gli uffici della circoscrizione 3.

Negli ultimi giorni molti mezzi di informazione hanno dedicato alle questioni diritto alla casa, resistenza agli sfratti e occupazioni abitative diversi articoli; fiumi di parole sempre in bilico tra l’emergenza sociale e le mere questioni di ordine pubblico.

Anche il Presidente della Circoscrizione 3 Daniele Valle ha cercato e trovato un po’ di visibilità invocando l’intervento della Prefettura (affermazione così riportata da alcuni quotidiani e poi corretta in “ho chiesto di essere convocato dal Prefetto per discutere della situazione del quartiere”).La visita improvvisata di questa mattina in circoscrizione è nata proprio con l’idea di ricordare ai rappresentanti del Comune in quartiere che la casa è una questione sociale e non di ordine pubblico, e che se proprio vogliono dire qualche cosa a proposito delle case occupate presenti in quartiere che  mettessero mano ai nodi e alle contraddizioni che la macchina infernale della burocrazia genera su tante questioni, una tra queste è sicuramente quella della residenza.

Il Presidente di Circoscrizione -che pare fosse fuori Torino- ha parlato al telefono con alcuni inquilini; ma evidentemente pensare che una telefonata di benevolenza potesse porre fine all’occupazione rumorosa degli uffici di corso Peschiera era -da parte di Valle e degli uomini della Questura giunti in forze- contare un po’ troppo sulla buona sorte. E così l’occupazione a ritmo di tamburo è proseguita e gli animi si sono riscaldati nel sostenere che “che vi piaccia o no siamo cittadini di questo quartiere!” Continua la lettura di Occupata la Circoscrizione 3 – Casa per tutti e tutte (con residenza!)

Di occupazioni, sindaci e manovre questurine…

Che a Torino ci siano enormi problemi sociali è cosa risaputa.
Che il problema casa sia uno di questi è noto a noi come all’Amministrazione, visto che Torino è la città in Italia con il più alto numero di sfratti in relazione alla popolazione.
Ci si aspetterebbe allora che il comune promuovesse delle politiche per incoraggiare dei piani di edilizia popolare, attuando magari allo stesso tempo una pratica di requisizione degli innumerevoli edifici vuoti.. Ma niente di tutto questo avviene. Il comune ritiene che il problema casa sia principalmente un problema di ordine pubblico e demanda alla forze di polizia una possibile soluzione. Continua la lettura di Di occupazioni, sindaci e manovre questurine…

Sab 20 Ottobre 2012: CORTEO Basta mani sulla città – Disegniamo mappe della libertà

Il tempo della crisi impone di prendere delle posizioni chiare. Vi sono soggetti che nella crisi rilanciano pratiche di lotta sociale, di riappropriazione, di autogestione, consci e convinti che solo tali pratiche siano portatrici di cambiamento, che siano in grado di essere un limite al dilagare della miseria dell’esistente e della perdita di solidarietà. Ma vi sono anche soggetti che invece approfittano di tali momenti per attaccare diritti acquisiti, per svendere patrimonio pubblico, per privatizzare beni comuni, per attaccare le voci discordanti del panorama politico. Per favorire i loro interlocutori finanziari e bancari.

In un contesto del genere la vicenda del CSOA Gabrio è emblematica di come coloro che sono gli artefici principali di una congiuntura economica e sociale così difficile si muovano per difendere gli interessi di pochi. Occupato da 18 anni il Centro è cuore pulsante di attività politiche e sociali non allineate, voce di chi, per mandato di Monti o di Fassino, è costretto a sacrifici. Con le sue pratiche promuove un attacco diretto alla crisi, senza mediazioni con occupazioni, autogestione, socialità fuori da schemi economici. Ed ecco che, con la scusa dell’interesse pubblico, il Comune, rappresentante di quella classe partitica così portata a ruberie e privilegi, è pronto ad eliminare un’esperienza che ormai connota profondamente il quartiere San Paolo. Continua la lettura di Sab 20 Ottobre 2012: CORTEO Basta mani sulla città – Disegniamo mappe della libertà

Contro la crisi azione diretta: benvenuti in via Frejus 103 bis!

Oggi pomeriggio all’interno della campagna “I love Gabrio – Gabrio per tutti, Amianto per Nessuno” era prevista una critical mass in zona San Paolo, per affermare con forza che
l’amianto al Gabrio deve sì sparire, ma le realtà che da 18 anni vi vivono e vi lottano non devono essere buttate giù insieme ai muri; perché la vivibilità passa dalle bancarelle rionali e non da nuovi ipermercati; perché al quartiere vengano restituiti spazi verdi ed aree gioco; perché il benessere della gente dipende da canoni di affitto corretti; perché i debiti del Comune non possono essere scaricati sulla gente mediante nuove strisce blu, che servono solo a far cassa. Perché salute, ambiente, sostenibilità sono nostri diritti. Continua la lettura di Contro la crisi azione diretta: benvenuti in via Frejus 103 bis!