Speciale 25 Aprile 2015 – 70 anni: la resistenza continua, la libertà è nella lotta

In tutta Europa crescono le formazioni di estrema destra che mescolano populismo, nazionalismo e neonazismo dichiarato. La crisi economica i cui costi vengono sistematicamente riversati sulle classi subalterne facilita l’attecchimento di parole d’ordine che individuano un nemico cui attribuire tutte le colpe: rom, musulmani e stranieri in genere, o chi viene in qualche modo percepito come diverso, estraneo.
In Italia l’estrema destra e la destra istituzionale hanno denominatori comuni politici e culturali: dal rifiuto della società meticcia alla xenofobia violenta, dalla concezione patriarcale del rapporto uomo-donna, alla stigmatizzazione violenta dell’omosessualità. Comune a tutte queste destre è il tentativo di legittimarsi affermando ormai un presunto superamento dell’antifascismo. D’altronde i neo-fascisti hanno vita facile nel vendere le loro bugie; negli ultimi vent’anni abbiamo guardato con disgusto autorevoli esponenti del centro-sinistra fare a gara tra sdoganamenti dei “ragazzi di Salò” e sproloqui a proposito di “pacificazione” o di “ragioni dei vinti”. Tutti tentativi mirati a svuotare il 25 aprile e la lotta di Resistenza e Liberazione dal suo significato più vero e profondo.

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Nella foto: Partigiani in azione sui tetti di Torino. Sullo sfondo la Mole Antoneliana

L’operazione di mistificazione e svuotamento del 25 aprile, del trasformarlo in una ricorrenza retorica e sempre più lontana non è avvenuta per caso.
E non è per caso che proprio nei momenti di povertà, di crisi, fascisti e razzisti hanno terreno più fertile per seminare odio e xenofobia. Perchè l’odio e la xenofobia sono i grimaldelli sociali attraverso i quali chi detiene il potere opera una divisione tra i tanti che oltre a essere lontani (e schiacciati) dal potere non hanno neanche i soldi per arrivare a fine mese, sgretolando in interessi particolari la forza che sta nel percepirsi come tutti uguali, tutti privati di diritti e libertà, tutti e tutte con un nemico chiaro nelle istituzioni e nella grande classe imprenditoriale del Paese. Sono infatti questi i responsabili della crisi e delle politiche di sacrificio che subiamo ogni giorno. E il neo-fascismo sdoganato e con ben più di un piede nelle istituzioni è strettamente funzionale a questo meccanismo di divisione.
In questo contesto si verificano inoltre alleanze come quella a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi tra i neo-fascisti di Casa Pound e la Lega Nord, che probabilmente Continua la lettura di Speciale 25 Aprile 2015 – 70 anni: la resistenza continua, la libertà è nella lotta