QUESTA E’ LA PAGINA DEL VECCHIO COLLETTIVO ORTO la TERRA ZApPATA DI VIA REVELLO 3, LA NUOVA PAGINA DELL’ORTO IN VIA MILLIO 42 SI TROVA QUI
La casa è di chi l’abita, i territori di chi li vive, la terra di chi la zappa!
A Settembre del 2011 un gruppo di persone ha iniziato a pensare di fare un’orto urbano anche al CSOA Gabrio, in via revello3, vista la scarsità di orti comunitari in città e la magnifica possibilità di avere un po’ di terra sotto i piedi qui a Torino.
Ora siamo pront* per iniziare a seminare, piantare e farlo crescere.
PERCHE’ FARE UN ORTO URBANO?
Per prima cosa abbiamo pensato che sarebbe un vero peccato non prendersi cura di tanto spazio a disposizione e non organizzare qualcosa di costruttivo,dove socializzare, condividere e imparare conoscenze nuove e antiche.
Abbiamo anche pensato che questo progetto può rappresentare un momento formativo, l’occasione per ristabilire il rapporto con la terra, anche in ambito urbano, imparando a rispettare i cicli stagionali e a far fronte ai vari problemi relativi all’autorecupero degli spazi nella città.
Siamo ormai tristemente abituati alla cementificazione selvaggia, a sprecare le risorse naturali, prima tra tutte la terra, e alle speculazioni in genere. Nel sud del mondo la terra da coltivare è diventata un bene prezioso, oggetto di un frenetico “accaparramento” o land grabbing; la vogliono le multinazionali dell’agrobusinnes, i magnati del petrolio. Anche in Italia vince la logica del profitto e si avvia il processo di svendita dei beni pubblici a soggetti privati.
Si sono venduti l’energia, i trasporti, gli acquedotti, gli immobili e adesso si vendono pure la terra!
Un paese che vende le terre agricole pubbliche è un paese che rinuncia definitivamente alla propria Sovranità Alimentare, è un paese che mette con prepotenza l’interesse privato al di sopra del bene comune.
Rispettare la terra ci porta anche a fare una riflessione sul consumo del cibo, su ciò che portiamo ogni giorno sulle nostre tavole. La presenza sul mercato di catene a grande distribuzione come i supermarket, ci fa perdere consapevolezza riguardo alla provenienza dei beni di prima necessità.. Siamo abituati ad avere “Tutto e Subito”, senza interrogarci sulle caratteristiche dei cicli di produzione e sul grado di sfruttamento che impongono agli animali, alle persone e alla natura.
Rispolverare l’arte del saper fare, può farci apprezzare l’importanza di avere beni di prima necessità a “Km 0”.
Riteniamo vitale aprire le porte al quartiere per rendere la terra accessibile a tutti per “Diritto”, in modo da raccogliere proposte e iniziative provenienti da più voci e passo dopo passo costruire questo progetto insieme.
Per quanto riguarda l’impostazione che vogliamo dare all’orto, ci sembra giusto pensare ad un sistema input-output a ciclo chiuso, dove non si spreca nulla e gli scarti prodotti da un’attività possono diventare risorsa per un’altra.
Ci troviamo ogni Lunedi dalle 18.30 (solo primavera ed estate) ed il Mercoledi dalle 14.30 in poi
Partecipa anche tu all’ORTO COLLETIVO la TERRA ZApPATA – vieni a piantare patate e bagnare la calendula, apprenderemo insieme a tagliare i passaggi che portano la verdura dalla terra alla terrina!
ciao tutte e tutti,
aspettando di confermare la data per il prossimo mercato in Zona San Paolo Antirazzista, segnaliamo che anche a Pinerolo è nato un gruppo sulle orme di Genuino Clandestino dal nome inTERRAzione http://dopin.altervista.org/interrazione/
a presto!
segnaliamo il prossimo appuntamento di Genuino Clandestino a Milano http://genuinoclandestino.noblogs.org/post/2012/09/14/milano-5-6-7-ottobre/