SOLIDARIETÀ A LƏ COMPAS ARRESTATƏ

Dopo una grande settimana di mobilitazioni in tutt’Italia, il governo, che sul piano pubblico continua a mantenere una posizione ambigua (e implicitamente complice) sul genocidio portato avanti da Israele, è invece risoluto ed efficiente nel portare avanti il suo progetto di repressione del dissenso interno.

La storia di Anan, Alì e Mansour dimostra chiaramente sia la fame di repressione che l’asservimento allo Stato genocida. A Milano, dove 200000 persone hanno cercato di occupare la stazione centrale in segno di solidarietà col popolo palestinese, la repressione ha colpito con una brutalità tanto eccessiva quanto gratuita. Due compagnx minorenni organizzatx nell’ambito del CSA Lambretta sono statx arrestatx con motivazioni pretestuose e, dopo aver passato 3 notti in attesa di udienza al carcere Beccaria (tristemente noto per gli abusi della gestione), si sono trovatx ad affrontare aggravanti pesanti, domiciliari e, cosa di una gravità inaudita, persino il divieto di frequentare la scuola. A questo si aggiungono altri arresti e altre misure repressive come l’obbligo di firma per altrx compagnx maggiorenni.L’apparato repressivo mostra come la vera violenza non siano due vetrine rotte, le cui spese verrano prontamente coperte dalle assicurazioni dei marchi miliardari che hanno negli anni colonizzato la stazione centrale, ma la furia con cui lo Stato si scaglia contro qualunque espressione di dissenso che esca dai confini del “decoro”. Viene criminalizzato qualunque momento di piazza nel quale la rabbia, l’angoscia e il legittimo desiderio di lottare per un mondo migliore non si lascino imbrigliare all’interno di una cornice pacificata, innocua per chi sta al potere e accettabile per il pubblico moderato che guarda da casa, i cui sogni tranquilli non vanno perturbati.Queste misure repressive cercano di farci sentire solx e impotentx, sotto la perenne minaccia di uno Stato in grado di rovinare le nostre vite e la nostra salute fisica e mentale se non ci lasciamo disciplinare.

Come CSOA Gabrio esprimiamo la nostra piena solidarietà e complicità a Lambretta, a tutti i collettivi di Milano che sono scesi in piazza il 22 settembre e a tuttx lx compagnx arrestatx. Lx ringraziamo per aver avuto il coraggio di sfidare il dispositivo di polizia che voleva impedire loro di esercitare il diritto di scioperare e di portare la legittima e doverosa solidarietà al popolo palestinese.In quelle stazioni c’eravamo tuttx e non avremo paura di tornarci nelle prossime settimane.

Libertà per tuttx!