(Da Infoaut)
Domenica 31/01/10 sera verso le 22.30 è stato incendiato e completamente distrutto il presidio di Bruzolo.
L’operazione è andata in porto dopo altri due tentativi pregressi: 3
settimane fa con l’incendio domato in tempo ma con struttura
danneggiata, e sabato notte lasciando anche una bombola del gas aperta
vicino al fuoco. Nel frattempo la settimana scorsa, nella notte della
manifestazione dei 40.000 no tav di Susa era andato distrutto il
presidio di Borgone. Da ieri invece il presidio è stato distrutto
completamente. In tutto questo report d’infamità vi è da annotare
anche l’imbrattamento di alcuni cippi partigiani con scritte “sì tav” a
Caprie. La mano di tali atti è chiaramente sconosciuta ma è chiaro che
in piedi ci sia un attacco nei confronti del movimento no tav che trova
humus fertile in chi ogni giorno imbastisce una campagna continua e
martellante che mira a delegittimarlo e indebolirlo. Forse laddove non
arrivano le vittorie politiche della lobby del Tav arrivano gli atti
intimidatori di chi compone la lobby o forse di chi si sente
legittimato ad appoggiarla esternamente? Non lo sappiamo, ma non
abbiamo paura.
settimane fa con l’incendio domato in tempo ma con struttura
danneggiata, e sabato notte lasciando anche una bombola del gas aperta
vicino al fuoco. Nel frattempo la settimana scorsa, nella notte della
manifestazione dei 40.000 no tav di Susa era andato distrutto il
presidio di Borgone. Da ieri invece il presidio è stato distrutto
completamente. In tutto questo report d’infamità vi è da annotare
anche l’imbrattamento di alcuni cippi partigiani con scritte “sì tav” a
Caprie. La mano di tali atti è chiaramente sconosciuta ma è chiaro che
in piedi ci sia un attacco nei confronti del movimento no tav che trova
humus fertile in chi ogni giorno imbastisce una campagna continua e
martellante che mira a delegittimarlo e indebolirlo. Forse laddove non
arrivano le vittorie politiche della lobby del Tav arrivano gli atti
intimidatori di chi compone la lobby o forse di chi si sente
legittimato ad appoggiarla esternamente? Non lo sappiamo, ma non
abbiamo paura.
La campagna di boicottaggio di chi lavora per il tav viene additata
come persecuzione e i politici si sentono in dovere di dimostrare la
loro solidarietà alla Geo.mont che abbiamo indicato come traditrice
della valle. nessuno però degli stessi ha sprecato una parola per
condannare gli attentati nei confronti del movimento no tav.
come persecuzione e i politici si sentono in dovere di dimostrare la
loro solidarietà alla Geo.mont che abbiamo indicato come traditrice
della valle. nessuno però degli stessi ha sprecato una parola per
condannare gli attentati nei confronti del movimento no tav.
Questa sera alle 18.00 al presidio No Tav di Susa-Autoporto
assemblea per informarsi e raccogliere idee sul da farsi per affrontare
questa grave situazione
A ciascuno il suo , risponderemo a tutti, la paura non abita in Val di Susa.