Anna era una donna libera, che si autodeterminava; era una compagna, una lottatrice, un’agitatrice col sorriso.
L’abbiamo persa in un sospiro, vorremmo starcene stretti, a sfogare il dolore.
Ma Anna si merita altro.
Anna ha lottato contro la precarizzazione della sua vita, così come tante altre persone oggi.
Anna era una mamma meravigliosa, era la maga in cucina, lo spazio bimbi che ha aiutato a mettere su con altre mamme e papà, era la maestra d’ infanzia che lottava contro un lavoro precario, era la capacità di reinventarsi contadina e trasformatrice nei mercatini autogestiti, era l’amore per il territorio, contro il TAV, le speculazioni e la svendita dei beni comuni.
Non possiamo stare zitti mentre gli avvoltoi non perdono l’occasione di fare campagna antiabortista. Non possiamo tacere di fronte ai giornalisti che come topi rosicchiano il dolore e ingrassano la notizia.
Non possiamo accettare neanche che si dica “é tutt’apposto, l’RU486 é sicura”, é una tragica fatalità perché noi – come Anna – siamo per l’aborto libero, gratuito e sicuro, e non si dovrebbe morire a 36 anni per un’interruzione volontaria di gravidanza tra le mura di un ospedale.
In questo momento vorremmo stare in silenzio, per elaborare la tragedia, per non parlare prima di sapere cosa é successo, perché la risposta a quel che é successo può essere d’aiuto ad altre donne, e questo Anna, come noi, lo avrebbe voluto.
Quello che sappiamo é che non avrebbe mai desiderato essere lo strumento di altri.
E allora chiediamo rispetto per Anna, per noi e per la sua famiglia.
5 commenti su “Come un cuore grande il cielo – Ciao Anna”
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ANNA l’ho incontrata ad una manifestazione degli operatori sociali non dormienti…ci siamo scambiate per un pò la sua gonna lunga anni 70,in una giornata di sole, tra tanto colore giallo…altre volte ci siamo sgambiate sorrisi e qualche parola, dolcetti vegani sfiorandoci le mani..che rabbia ora per la sua morte e per questo sistema di merda che strumentalizza il dolore individuale e collettivo…Non smetteremo di lottare mai…come se tu fossi ancora qua con noi
Cara Anna, ho il dubbio di averti incontrata l’anno scorso ad un mercatino libero fuori dal Museo della Resistenza. Vorrei averti conosciuta meglio e mi spiace che non ci sei più.
Invito le tue compagne e i tuoi compagni del Gabrio a fare qualcosa contro le menate che ha sparato quell’ignobile ostetrica del Martini, perché finché ci sarà gente che ragiona così nessun diritto sarà garantito.
Ciao Anna, una delle migliore cuoche di tutti i tempi…