Consiglio aperto della III circoscrizione – Di amianto, concerti e speculazioni politiche: Un confronto sulle libertà

Giovedì 23 Luglio abbiamo avuto la possibilità di un confronto/scontro aperto e democratico con chi in questi mesi ha raccolto firme contro i nostri concerti.

PicsArt_1383614901685Un confronto/scontro reso possibile dalle nostre intelligenze e delle persone rappresentati dei firmatari della petizione, nonostante il provocatorio ordine del giorno proposto da Lega, Forza Italia e Ncd che arrivava a chiedere lo sgombero del centro sociale (almeno alla fine del dibattito l’hanno ritirato!) e l’atteggiamento provocatorio del solito consigliere Iannetti! Per noi è solo l’inizio: abbiamo cercato di ascoltare con attenzione il disagio, la rabbia e anche l’odio che abbiamo provocato con le nostre feste e concerti, ribadendo sempre con forza che non rinunceremo mai alla nostro controcultura perché parte integrante del nostro progetto politico. Lavoreremo per colmare le distanze che esistono tra noi e i nostri vicini, un primo passo l’abbiamo fatto ieri finendo di guardarci con odio e riconoscendoci come esseri umani!

Ci teniamo a specificare alcune cose

Amianto: abbiamo fatto un semplice accesso agli atti comunali per comprendere lo stato dello stabile e le verifiche e ai lavori svolti all’interno della struttura. Qualunque abitante delle strade che circondano il Gabrio può farlo, anzi ci pare strano che i consiglieri di circoscrizione che avete frequentato non vi abbiano messo a disposizione i dati ufficiali… Ecco qui il PIANO DI MANUTENZIONE E CONTROLLO DELL’AMIANTO elaborato dal Centro Sociale Gabrio. Perchè utilizzare lo spauracchio dell’amianto (e della salute pubblica) per le proprie speculazioni politiche è vergognoso, oltre che da sciacalli.

Chiusura struttura: la scuola Pezzani è stata chiusa nell’ambito degli accorpamenti voluti con la contestata (almeno da noi!) legge Gelmini e non per la presenza d’amianto. Quando abbiamo occupato abbiamo trovato di tutto compresi registri scolastici, stampanti, fotocopiatrici, attrezzature sportive e molto altro. Alcuni di noi che hanno i figli che frequentano l’I.C. Alberti (l’ultima struttura pubblica che ha avuto in gestione la scuola) hanno contattato l’istituto per valutare se i materiali abbandonati dai traslocatori del comune potessero essere ancora utili. In questo modo abbiamo permesso che l’istituto rientrasse in possesso di attrezzature e documenti!

Utenze: le paghiamo quindi come tutti/e

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Lettera aperta consiglio di circoscrizione 23 luglio 2015

E’ questa una lettera aperta a coloro ai quali è diretta l’attenzione delle nostre pratiche quotidiane, nella speranza di sanare possibili distanze generate dalla non conoscenza e dalla mala informazione, e di sostituire ai pregiudizi che pretendono di definire ciò che siamo, la curiosità per ciò che facciamo.
Siamo qui per confrontarci, un confronto che nasce però per noi dall’impegno politico ventennale che ha il nostro centro sociale in questo quartiere.
Ci rendiamo perfettamente conto che le nostre numerose attività hanno un impatto sulla quiete del quartiere come anche gli schiamazzi a tarda ora che arrivano dai frequentatori dei giardini all’angolo tra via Millio e via Malta o il parcheggio in doppia fila davanti al panettiere, al verduriere e al supermercato di via Millio e questi sono solo degli esempi, ma soprattutto sappiamo che avere uno stabile abbandonato sotto casa può risultare molto più pericoloso. Quando abbiamo occupato la scuola Pezzani abbiamo trovato la struttura in stato di totale abbandono, già visitata dai ladri, nonostante fosse stata chiusa ufficialmente solo tre mesi prima.
Il nostro primo impegno è stato quello di conservare la struttura e di salvare tutte le attrezzature (di proprietà pubblica) in esso contenute dall’abbandono a cui la stessa amministrazione pubblica l’aveva destinata.

Oggi dopo circa due anni di occupazione numerose sono le attività e i gruppi del nostro centro sociale: lo sportello Diritto alla casa per gli sfrattati, la microclinica Fathi, l’Infoshock, lo spazio bimbi Anneke, lo scambio vestiti e la distro Zona Bandita, l’orto di Walter, la palestra popolare Dante Di Nanni, la scuola di musica, una cucina popolare il laboratorio artistico e quello informatico, l’ aula studio e il qui contestato salone per i concerti. Vogliamo informarvi che subito abbiamo raccolto tutte le informazioni disponibili sull’amianto contenuto nella struttura, non limitandoci agli atti comunali disponibili, ma effettuando ulteriori nostre verifiche: insomma sappiamo dov’è l’amianto, presente soprattutto nei pannelli esterni, e che a oggi non rappresenta un pericolo perchè incapsulato e ci rendiamo certamente disponibili con l’amministrazione per procedere alla sua rimozione
Un problema quello dell’amianto che abbiamo a cuore: la nostra precedente occupazione di via Revello ne era pieno e nonostante le roboanti dichiarazioni degli amministratori suscitate a volte, ci preme sottolinearlo ai nostri vicini, anche da raccolte firme siamo stati noi con le nostre forze e la nostra autorganizzazione a contenere il problema. Quando ci è stato possibile siamo stati noi ha trovare una soluzione non violenta per consegnare la struttura stessa all’amministrazione comunale in modo che si potesse avviare la bonifica. Anzi consigliamo a tutti e tutte di dare un’occhiata alla situazione attuale dello stabile di via Revello 3/5 ora che è di nuovo “gestita” dal comune: è in stato di totale abbandono e nessuno più si occupa neanche dei marciapiedi esterni ed inoltre della promessa bonifica non c’è traccia se non in uno striscione pubblicitario ogni giorno più sbiadito che l’annuncia!

Oggi siamo qui per parlare anche dei nostri concerti: è vero li autorganiziamo e autofinanziamo al di fuori di ogni logica di mercato, anche statale, e di show bussiness ad iniziare dalla scelta di chi far suonare fino all’impatto che ogni nostra festa può comportare sul vicinato. Sappiamo bene che il nostro spazio concerti permette di dare spazio a gruppi grandi e piccoli che non vengono neanche presi in considerazioni dai circuiti “ufficiali”. Inutile fare un elenco di nomi nati, cresciuti o semplicemente passati nel nostro spazio musicale, ma il fatto che i nostri 18 concerti di quest’anno abbiano attirato un così alto numero di persone ci rende consapevoli del successo delle nostre politiche controculturali oltre a metterci in contrasto con i nostri vicini. Ripetiamo: abbiamo organizzato 18 serate quest’anno (da Ottobre a Maggio fa poco più di 2 serate al mese ) di cui 9 nel salone concerti ed il restante nella sala piccola al piano interrato, proprio con lo scopo di limitare il disturbo arrecato al vicinato, oltre ad anticipare l’orario di inizio delle serate e di conseguenza la fine delle stesse anche se non sempre ci siamo riusciti. Diamo questi numeri perché crediamo sia importante fare chiarezza sul numero delle serate che costituiscono un problema, onde evitare facili strumentalizzazioni di chi, mentendo, parla di “disturbo continuo” e dell’impossibilità di “riuscire ormai a chiudere occhio”. Nel gestirle, così come nei lavori di insonorizzazione che abbiamo sostenuto a nostre spese, ci siamo sempre posti l’obbiettivo di ridurre al massimo l’impatto sul vicinato, ma siamo qui a dirvi che saremo felici di confrontarci con voi sulla questione ed attivare le nostre comuni intelligenze per trovare una soluzione, chiarendo però che per noi è un’ attività alla quale non possiamo rinunciare perchè è così che autofinanziamo il centro sociale e proponiamo controcultura senza arricchire nessuno come invece avviene per i locali della movida voluti dalle giunte comunali.

Luoghi come il consiglio di circoscrizione poco hanno a che fare con la risoluzione dei problemi quotidiani, e i consiglieri, aggrappati alla loro poltrona ed ai loro gettoni di presenza da 6/700cento € mensili, sanno solo usarci per i loro interessi elettorali ignorandoci o ancora peggio aizzandoci uno contro l’altro come sono soliti fare un paio di loschi figuri qui parcheggiati, gli stessi loschi figuri che organizzano ronde per il quartiere contro le persone più deboli.
Siamo convinti che il Gabrio e i centri sociali siano, per i quartieri e per la città, una ricchezza sociale e culturale da valorizzare e da arricchire con la partecipazione. Pertanto, gentili vicini e vicine, vi invitiamo a discutere con noi dei problemi perchè il Gabrio è uno spazio aperto, e tutte le persone sono le benvenute tranne, questo ci teniamo a dirlo, a fascisti,razzisti, istigatori e ispettori di ogni genere.

Con rispetto
CENTRO SOCIALE OCCUPATO AUTOGESTITO GABRIO