25 aprile contro fascismo e repressione, per una resistenza ecologista

25 aprile 2023 ★

 

Programma

Comunicato

Oggi,ieri,domani.Sempre.

Come ogni anno, il 25 aprile, scendiamo per le strade di borgo San Paolo per manifestare contro i fascismi di ieri e i fascismi di oggi.

La storia dellə partigianə e la storia della liberazione ci ricordano quanto ci sia ancora da lottare.

Quest’anno sposteremo l’inizio della passeggiata in un luogo particolarmente evocativo per questa città e per questa circoscrizione, per la sua posizione e per le lotte che l’hanno caratterizzato segnandone la storia passata e attuale: il giardino artiglieri da Montagna. 

Evocativo perché dirimpetto al Carcere le Nuove, simbolo della repressione fascista, luogo di reclusione per gli oppositori del regime e dopo l’8 settembre 1943 carcere per operai, ebrei, partigiani, renitenti alla leva, rastrellati dalle SS.

Evocativo perché a pochi passi da un simbolo della repressione, il palazzo di giustizia, le cui aulee sono note alle tante persone che continuano a lottare per una vita degna e un altro mondo possibile.

Luogo simbolico anche perché in queste settimane è stato e continua ad essere terreno di lotta contro la cementificazione, la speculazione e la privatizzazione che stanno investendo pericolosamente la nostra città.

Un luogo che ha visto nascere LEA (Laboratoria ecologista autogestita), una rete di soggetti che vogliono contrastare l’edificazione dell’ennesimo supermercato, Esselunga, sopra questo giardino. Ma non è un caso isolato. La Pellerina e Il parco del Meisino subiranno la medesima operazione di abbattimento.

La repressione nei confronti di chi lotta contro tutto ciò, contro un sistema che limita il benessere delle nostre esistenze, che crea società dannose per la nostra salute, per l’ambiente, per la nostra libertà e autodeterminazione, si è manifestata in tutta la sua ridicolezza con lo sgombero dell’ex caserma Lamarmora, occupata solo da 5 giorni al fine di prendersi cura del parco e portare avanti la campagna contro Esselunga.

 

Lotte ecologiste, che dopo la strumentale gogna mediatica di questi mesi,si tenta di silenziare con la recente approvazione del decreto legge contro l’attivismo per la giustizia climatica, che prevede multe e carcere per azioni totalmente pacifiche.

A dimostrazione che per il neo governo fascista e populista l’unica soluzione a problemi complessi risiede nello spropozionato uso dello strumento penale, aumentando e moltiplicando i reati. Come il decreto anti rave, partorito dopo solo qualche settimana dalla formazione del governo Meloni, inutile e fortemente discrezionale nella sua eventuale applicazione.

Ma la repressione, segnale mortifero di un sistema sociale e politico ormai allo stremo, non is limita certo a colpire le sole lotte ecologiste: si propaga infatti a chi si batte contro la detenzione e il sistema carcerario, contro i regimi di isolamento e tortura come il 41 bis, contro il razzismo istituzionale, evidente in uno dei suoi simboli più invisibilizzati e disumani, i centri di permenanza per il rimpatrio (CPR).

Colpisce, di fatto, chiunque si batta per un mondo migliore e per un’esistenza più degna.

La repressione non cade dall’alto passivamente. Come le nostre nonne e i nostri nonni partigiani, alla vostra repressione segue la nostra decisione di non lascirci schiacciare.

Lo hanno dimostrato i detenuti del lager/Cpr di Torino che nel mese di febbraio hanno dato fuoco alle loro gabbie, portando alla chiusura del centro. Lo dimostra Alfredo Cospito, che con il suo corpo ha obbligato tuttx a riflettere sul senso del punitivismo vendicativo della detenzione e della tortura. Lo ha dimostrato LEA in queste settimane con l’occupazione della caserma, con il presidio permanente al parco e la lotta contro la cementificazione.

La storia della resistenza continua a vivere in noi e ci insegna a non essere indifferenti, a lottare insieme per un mondo liberato da fascismo, razzismo e sessismo.

(Il 25 aprile vi invitiamo, quindi a scendere in piazza con noi perché, di fronte ad un contesto politico che tende sempre di più al fascismo, e che dimostra come i camerati, al governo, fanno gli interessi della finanza e dei padroni economici, è urgente costruire reti che facciano da argine ad ogni rigurgito repubblichino e che vedano nella lotta partigiana un incoraggiamento per lottare ogni giorno per un parco senza Esselunga, per un mondo senza padroni e liberato dal fascismo, per una vita bella!)

“I nostri morti, quelli di oggi, quelli di domani, quelli di ieri, erano con noi; e sarebbero statə con noi sempre; per noi e per tuttə”

Inizio concentramento ore 14.00 Giardini Artiglieri da Montagna

Partenza Corteo 15.30 e a seguire musica, distro e apertivo nella pedonale Dante di Nanni

Ora e sempre Resistenza!