Ieri 28 novembre, i detenuti hanno protestato contro le condizioni in cui sono costretti a vivere.
La rivolta è nata con lo sciopero della fame di alcune persone provate da ciò che subiscono da giorni e si è conclusa con violenza e repressione (il trasferimento in carcere di un detenuto).
Da tempo i detenuti denunciano l’assenza di misure sanitarie legate alla pandemia in corso (il sovraffollamento delle celle e la mancanza di dispositivi individuali) e la pessima qualità del cibo, imbottito di calmanti e sedativi.
A causa dell’assenza di trasparenza di questi spazi verso l’esterno, non è possibile reperire ulteriori informazioni su quanto accaduto.
Solidarietà ai/alle detenut* in tutti i CPR
Chiudere subito i lager di Stato e fermare le deportazioni
Liber* tutt*
Mai più CPR, Mai più Lager