Sul primo maggio 2022

Quanto successo durante il corteo del Primo Maggio è inaccettabile, esattamente come la ricostruzione giornalistica che ne è stata fatta.

Lo spezzone sociale composto da varie realtà e sensibilità è stato brutalmente bloccato e caricato dalle forze dell’ordine mentre si trovava in Via Roma in maniera assolutamente gratuita ed insensata. I giornali parlano di tentativi di sfondare il cordone di polizia e di bastoni, falsità da velina questurina che provano a riabilitare l’assurda gestione dell’ordine pubblico. Diverse cariche con decine di manifestanti ferit*

Lo spezzone sociale, che semplicemente stava sfilando in corteo, era composto da decine di realtà della città che si battono contro la guerra, lo sfruttamento sul lavoro, la violenza di genere, il razzismo e la devastazione ambientale. È comodo ricondurre una piazza ricca e articolata, che affronta la questione del rifiuto della guerra partendo da sensibilità diverse, a un gruppo di facinorosi.

Lo spezzone sociale era in realtà una delle parti più numericamente nutrite del corteo e sicuramente quello più marcatamente attraversato da giovani. Ai/alle giovani e ai loro interrogativi sul futuro viene risposto con manganellate e divieti.

L’intervento della polizia tendeva proprio a separare questa parte del corteo dall’altra parte della manifestazione, anch’essa consistente e formata dalle associazioni pacifiste e dalle organizzazioni della sinistra radicale, che si caratterizzava contro la guerra e contro il governo che la sostiene. Questa manovra è stata sconfitta dalla solidarietà che si è realizzata in piazza.

Rimandiamo al mittente la narrazione falsificata che è stata fatta dai giornali e chiediamo che venga ristabilita la verità.

Crediamo che quella appena passata, benché funestata dalla violenza delle forze dell’ordine, sia stata un’importante giornata che pone le basi per costruire una mobilitazione popolare e di massa contro la guerra ed il riarmo nella nostra città. Una mobilitazione necessaria e urgente di fronte all’irresponsabile corsa al riarmo e ai costi umani, sociali e ambientali della guerra.

Non ci fermeremo qui: continueremo a mobilitarci in questa direzione attraversando le prossime giornate di lotta, in particolare lo sciopero generale indetto dai sindacati di base per il 20 Maggio. Le nostre vite valgono più dei loro profitti!

Network Antagonista Torinese

(Csoa Askatasuna, Csa Murazzi, Kollettivo Studenti Autorganizzati Torino – KSA , Collettivo Universitario Autonomo – Torino , Prendocasa Torino , Spazio Popolare Neruda – Le famiglie dello Spazio popolare Neruda)

 

Cobas Torino

Collettivo Studentesco Valsusa

Comitato Giovani No TAV

Csoa Gabrio

Cub Torino

Ecologia Politica Torino

Fridays For Future Chieri

Fridays For Future Torino

Fridays For Future Val Susa – Italy

Fronte della Gioventù Comunista – Torino

Fronte Popolare Torino

LaSt Laboratorio Studentesco

Mamme in piazza per la libertà di dissenso

Manituana – Laboratorio Culturale Autogestito

Movimento NoTav – Notavinfo Notav

Non Una di Meno – Torino

Potere al Popolo – Torino

Progetto Palestina

Rifondazione Comunista Torino

Sinistra Anticapitalista Torino

Si Studenti Indipendenti