Avremo la possibilità di incontrarci e condividere diversi momenti ed attività con cui esprimerci attraverso il nostro corpo, celebrarlo come luogo unico di possibilità e strumento di lotta, intendendo la salute come un processo condiviso e partecipato di benessere a 360 gradi e non come semplice cura del sintomo.
Chiunque potrà partecipare! Dal venerdì alla domenica sarà presente uno spazio educativo per persone piccole di ogni età, in modo da permettere ad ogni genitore di esserci!
Se fai autoproduzione e vuoi prenotare spazio per le tue creazioni, scrivi in DM o via mail!
Leggi il programma e scrivici per ulteriori info
Giovedì 1 dicembre – La salute come benessere di comunità
Ore 19 – Cena Sociale
Cena di comunità per sperimentare attraverso il cibo strumenti di condivisione e di scambio di storie, esperienze e tradizioni. La cena sarà vegana con opzione celiaca! Offerta libera, consigliato 3 euro. Per prenotazioni consultoriafam.to@gmail.com
Cena di comunità per sperimentare attraverso il cibo strumenti di condivisione e di scambio di storie, esperienze e tradizioni. La cena sarà vegana con opzione celiaca! Offerta libera, consigliato 3 euro. Per prenotazioni consultoriafam.to@gmail.com
Ore 21.30 – Serata di performance & poetry per iniziare il festival con:
– Lapsus Lumine
– Ciolle
– Chiara De Cillis
– Elena Cappai Bonanni
– Lapsus Lumine
– Ciolle
– Chiara De Cillis
– Elena Cappai Bonanni
Se vuoi performare una tua poesia a tema salute / corpi / emozioni, scrivi a consultoriafam.to@gmail.com
Venerdì 2 dicembre – La salute come lotta collettiva contro le disuguaglianze
Ore 16:00 – Laboratorio musicale di percussioni con Peppe Leone
Un laboratorio di più giorni per costruire comunità attraverso le musiche e le abilità musicali provenienti da diversi Sud, connettendo la salute alla cura collettiva. Il lab continuerà sabato agli stessi orari e finirà con la restituzione in parata domenica. Come Microclinica cerchiamo di costruire e abitate il nostro spazio orbitando nella vasta galassia della salute partecipativa, dove chi necessita di un qualsiasi servizio medico non sia un semplice utente alla ricerca di una prestazione occasionale, ma sia un pezzo di un puzzle più ampio e complesso, dove l’assenza di un singolo frammento porta a incompiutezza.
Un laboratorio di più giorni per costruire comunità attraverso le musiche e le abilità musicali provenienti da diversi Sud, connettendo la salute alla cura collettiva. Il lab continuerà sabato agli stessi orari e finirà con la restituzione in parata domenica. Come Microclinica cerchiamo di costruire e abitate il nostro spazio orbitando nella vasta galassia della salute partecipativa, dove chi necessita di un qualsiasi servizio medico non sia un semplice utente alla ricerca di una prestazione occasionale, ma sia un pezzo di un puzzle più ampio e complesso, dove l’assenza di un singolo frammento porta a incompiutezza.
Se vuoi iscriverti scrivi a nicolamiconi0@gmail.com
Ore 18.30 – Assemblatorio – assemblea laboratoriale sulle nostre esperienze
Assemblea aperta a chiunque, per aprire insieme un percorso politico sul riconoscimento della violenza strutturale nei luoghi della salute. Partiremo dalla condivisione di esperienze di invalidazione medica, discriminazioni e disuguaglianze per immaginare un laboratorio con metodologie non formali da portare in giro per la città e le comunità, che porti ad avere consapevolezza di questi fenomeni, a costruire alleanze tra oppressioni diverse e forme di autodifesa collettive. Cosa possiamo fare quando ci troviamo in queste situazioni? Costruiamo insieme un processo permanente di discussione!
Assemblea aperta a chiunque, per aprire insieme un percorso politico sul riconoscimento della violenza strutturale nei luoghi della salute. Partiremo dalla condivisione di esperienze di invalidazione medica, discriminazioni e disuguaglianze per immaginare un laboratorio con metodologie non formali da portare in giro per la città e le comunità, che porti ad avere consapevolezza di questi fenomeni, a costruire alleanze tra oppressioni diverse e forme di autodifesa collettive. Cosa possiamo fare quando ci troviamo in queste situazioni? Costruiamo insieme un processo permanente di discussione!
Ore 21:30 – Cena benefit Palestra Popolare Iris Versari
Ore 22.30 – Concerto di percussioni di Peppe Leone per fare caciara insieme!
Sabato 3 dicembre – L’arte come cura
Ore 10:00 – Danzamovimento terapia
La danzamovimento terapia è uno strumento oggetto e soggetto di cura della persona, della corporeità dei suoi stati mentali ed emotivi della sua sfera relazionale.
In questo laboratorio si avrà la possibilità non solo di abitare in maniera consapevole il luogo in cui ci troviamo, ma di abitare il corpo, lo spazio, il tempo e le relazioni attraverso una profonda e collettiva esperienza ludico-creativa.
Per favorire la laboratorialità il numero di partecipanti sarà limitato! Per prenotare scrivere a consultoriafam.to@gmail.com
La danzamovimento terapia è uno strumento oggetto e soggetto di cura della persona, della corporeità dei suoi stati mentali ed emotivi della sua sfera relazionale.
In questo laboratorio si avrà la possibilità non solo di abitare in maniera consapevole il luogo in cui ci troviamo, ma di abitare il corpo, lo spazio, il tempo e le relazioni attraverso una profonda e collettiva esperienza ludico-creativa.
Per favorire la laboratorialità il numero di partecipanti sarà limitato! Per prenotare scrivere a consultoriafam.to@gmail.com
Ore 10:00 – Laboratoria di Shibari
Il BDSM è stato per troppo tempo rivendicato in spazi e da persone profondamente sessiste e violente, noi vogliamo ribaltare questa narrazione rivendicano la sua natura intrinsecamente femminista.
Impareremo non solo come legare i nostri corpi e quellə dellə nostrə partner ma anche a rivedere il concetto di sessualità genitalocentrica, ci focalizzeremo sul consenso, sulla sicurezza e sulla possibilità di trasporto emotivo e erotico attraverso le corde.
Il laboratorio sarà aperto a 12 coppie di persone, amicu, compagnu, partner, non è importante la natura o il genere della coppia basta che essa condivida fiducia e voglia di mettersi in gioco.
Viene sconsigliato di indossare jeans o altri tessuti poco elastici.
Per favorire la laboratorialità il numero di partecipanti sarà limitato! Per prenotare scrivere a consultoriafam.to@gmail.com
Il BDSM è stato per troppo tempo rivendicato in spazi e da persone profondamente sessiste e violente, noi vogliamo ribaltare questa narrazione rivendicano la sua natura intrinsecamente femminista.
Impareremo non solo come legare i nostri corpi e quellə dellə nostrə partner ma anche a rivedere il concetto di sessualità genitalocentrica, ci focalizzeremo sul consenso, sulla sicurezza e sulla possibilità di trasporto emotivo e erotico attraverso le corde.
Il laboratorio sarà aperto a 12 coppie di persone, amicu, compagnu, partner, non è importante la natura o il genere della coppia basta che essa condivida fiducia e voglia di mettersi in gioco.
Viene sconsigliato di indossare jeans o altri tessuti poco elastici.
Per favorire la laboratorialità il numero di partecipanti sarà limitato! Per prenotare scrivere a consultoriafam.to@gmail.com
Ore 14.00 – Assemblea sulle pratiche transfemministe dimutuo-sostegno nell’ambito della salute.
Assemblea tra realtà da tutta Italia che si occupano di mutualismo sulla salute di genere, per confrontarsi alla luce della fase che stiamo vivendo, che vede sempre più problematico l’accesso all’autodeterminazione sul proprio corpo (IVG, affermazione di genere) e l’accesso alla salute in generale, considerando le lunghissime liste d’attesa, la privatizzazione della sanità e l’approccio della medicina che nega i nostri corpi. Quali pratiche ogni realtà mette in campo? Come si può trasformare la pratica di sostegno, mutualismo e supporto, in lotta per far presente le mancanze del SSN ed ottenere nuovi diritti? Come intessere alleanze tra noi? Come coinvolgere in queste lotte chi attraversa per necessità i nostri spazi, a partire dalla propria storia?
Assemblea tra realtà da tutta Italia che si occupano di mutualismo sulla salute di genere, per confrontarsi alla luce della fase che stiamo vivendo, che vede sempre più problematico l’accesso all’autodeterminazione sul proprio corpo (IVG, affermazione di genere) e l’accesso alla salute in generale, considerando le lunghissime liste d’attesa, la privatizzazione della sanità e l’approccio della medicina che nega i nostri corpi. Quali pratiche ogni realtà mette in campo? Come si può trasformare la pratica di sostegno, mutualismo e supporto, in lotta per far presente le mancanze del SSN ed ottenere nuovi diritti? Come intessere alleanze tra noi? Come coinvolgere in queste lotte chi attraversa per necessità i nostri spazi, a partire dalla propria storia?
Ore 16:00 – Laboratorio musicale di percussioni – seconda parte
Ore 18:00 – Comunicazione non verbale e movimento
Il presente laboratorio vuole essere un’occasione per stimolare due forme di esplorazione della comunicazione non verbale e del movimento, fra loro considerate intrinsecamente legate: quella individuale e quella di gruppo.
Una prima indagine è rivolta “all’interno”: a partire da un lavoro di concentrazione, di autoascolto e di movimento libero si vuole stimolare un lavoro di presa di consapevolezza del corpo e di come esso reagisce ed agisce attraverso stimoli di diverso tipo. Un secondo momento è dedicato principalmente ad esplorare forme di comunicazione non verbale e di percezione di gruppo portando fuori l’attenzione che si è esercitata internamente. Si vorrebbe quindi offrire uno spazio per, al contempo, esercitarsi nel sentire e valorizzare la dimensione di gruppo, e nell’affermare la propria presenza all’interno di una comunità, esplorando come ci si può muovere in modo elastico fra definizione del sé e partecipazione alla collettività.
Il laboratorio è immaginato su un arco di circa 3 ore e, a parte uno spazio ampio e delle casse per la musica, non ha bisogno di altro materiale. Consigliato vestirsi comodu e avere delle calze comode per muoversi senza scarpe.
Il presente laboratorio vuole essere un’occasione per stimolare due forme di esplorazione della comunicazione non verbale e del movimento, fra loro considerate intrinsecamente legate: quella individuale e quella di gruppo.
Una prima indagine è rivolta “all’interno”: a partire da un lavoro di concentrazione, di autoascolto e di movimento libero si vuole stimolare un lavoro di presa di consapevolezza del corpo e di come esso reagisce ed agisce attraverso stimoli di diverso tipo. Un secondo momento è dedicato principalmente ad esplorare forme di comunicazione non verbale e di percezione di gruppo portando fuori l’attenzione che si è esercitata internamente. Si vorrebbe quindi offrire uno spazio per, al contempo, esercitarsi nel sentire e valorizzare la dimensione di gruppo, e nell’affermare la propria presenza all’interno di una comunità, esplorando come ci si può muovere in modo elastico fra definizione del sé e partecipazione alla collettività.
Il laboratorio è immaginato su un arco di circa 3 ore e, a parte uno spazio ampio e delle casse per la musica, non ha bisogno di altro materiale. Consigliato vestirsi comodu e avere delle calze comode per muoversi senza scarpe.
Per favorire la laboratorialità il numero di partecipanti sarà limitato! Per prenotare scrivere a consultoriafam.to@gmail.com
Ore 18:00 – Emozioni e rabbia tra rap e poesia con Wissal Houbabi
Un laboratorio arabo-italiano per esprimere il vissuto dei propri corpi attraverso la parola, senza esclusioni di colpi emotivi, rime e barre.
Per favorire la laboratorialità il numero di partecipanti sarà limitato! Per prenotare scrivere a consultoriafam.to@gmail.com
Per favorire la laboratorialità il numero di partecipanti sarà limitato! Per prenotare scrivere a consultoriafam.to@gmail.com
Ore 18:00 – Assemblea esperienze mutualismo salute trans (coordinata da Sei Trans)
Quali sono le difficoltà che le persone trans incontrano nell’accesso alla salute (per i percorsi di affermazione di genere, ma non solo)? Quali sono le differenze nelle diverse città? Quali le esperienze di mutualismo e attivismo sul territorio attivate? Quali strategie di lotta comuni possiamo adottare? Ne parliamo insieme a diverse realtà che hanno attivato esperienze di mutualismo in diverse città italiane e alle persone trans che vorranno condividere le loro esperienze con il SSN e con il personale medico più in generale.
Quali sono le difficoltà che le persone trans incontrano nell’accesso alla salute (per i percorsi di affermazione di genere, ma non solo)? Quali sono le differenze nelle diverse città? Quali le esperienze di mutualismo e attivismo sul territorio attivate? Quali strategie di lotta comuni possiamo adottare? Ne parliamo insieme a diverse realtà che hanno attivato esperienze di mutualismo in diverse città italiane e alle persone trans che vorranno condividere le loro esperienze con il SSN e con il personale medico più in generale.
Dalle ore 19:00 alle 22:00 – Test HIV con ANLAIDS
Chiunque voglia avrà la possibilità di essere testatə e accompagnato da volontari LILA nei locali della Microclinica. Insieme vogliamo costruire prevenzione ed abbattere lo stigma sull’HIV. Accesso libero!
Chiunque voglia avrà la possibilità di essere testatə e accompagnato da volontari LILA nei locali della Microclinica. Insieme vogliamo costruire prevenzione ed abbattere lo stigma sull’HIV. Accesso libero!
Ore 21:00 – Presentazione mostra dei Conigli Bianchi sull’ HIV
Una mostra per sfatare miti, stigma e tabù sull’HIV.
I luoghi comuni che circondano l’HIV sono ancora troppi. Attraverso l’arte e il suo potere sovversivo proviamo a contrastare più di 40 anni di sensazionalismo e cattiva informazione.
L’HIV non può più essere ridotto a un tema meramente “medico”. É qualcosa che coinvolge l’affettività, la sessualità e la qualità delle nostre interazioni sociali in maniera complessa, e con l’aiuto di illustratorə, performer e attivistə proviamo restituire quella complessità.
Una mostra per sfatare miti, stigma e tabù sull’HIV.
I luoghi comuni che circondano l’HIV sono ancora troppi. Attraverso l’arte e il suo potere sovversivo proviamo a contrastare più di 40 anni di sensazionalismo e cattiva informazione.
L’HIV non può più essere ridotto a un tema meramente “medico”. É qualcosa che coinvolge l’affettività, la sessualità e la qualità delle nostre interazioni sociali in maniera complessa, e con l’aiuto di illustratorə, performer e attivistə proviamo restituire quella complessità.
Ore 22 – Anticorpə in festa!
Performance musicali e dj set per sculettare insieme e liberarci! More details soon!
Performance musicali e dj set per sculettare insieme e liberarci! More details soon!
Domenica 4 – Riappropriamoci dei nostri corpi
Ore 11.00 / 16.00 – Pleasure Body, laboratorio su piacere & riposo
Pleasure Body si offre come spazio di facilitazione a pratiche e conversazioni legate al piacere e al riposo, guardando agli attriti e alle molteplici significanze comprese in queste parole.
Pleasure Body mette in discussione il linguaggio attorno ai lavori di cura ponendosi come spazio critico e di indagine verso parole come benessere, salute, guarigione.
Le proposte somatiche di Pleasure Body mettono al centro il riposo come pratica di resistenza.
Durante il workshop, Giorgia Ohanesian Nardin tesserà i suoi studi come mover con alcune pratiche di movimento proprie di tradizioni delle regioni del Sud Ovest Asiatico e del Nord Africa (Regioni SWANA – South West Asian and North African, acronimo decoloniale in sostituzione del termine Medio-Oriente), portando particolare attenzione alle zone del bacino, delle anche e del culo.
Verrà accordata priorità a persone queer, trans, non binarie, a persone nere e razzializzate.
Per partecipare inviare una mail all’indirizzo consultoriafam.to@gmail.com entro il 1 dicembre, rispondendo alla domanda: cosa ti fa sentire di voler prendere parte a questo spazio?
non è richiesta dimestichezza o conoscenza dei linguaggi della danza e del movimento.
Il workshop è in italiano. Non è prevista la traduzione LIS.
Pleasure Body si offre come spazio di facilitazione a pratiche e conversazioni legate al piacere e al riposo, guardando agli attriti e alle molteplici significanze comprese in queste parole.
Pleasure Body mette in discussione il linguaggio attorno ai lavori di cura ponendosi come spazio critico e di indagine verso parole come benessere, salute, guarigione.
Le proposte somatiche di Pleasure Body mettono al centro il riposo come pratica di resistenza.
Durante il workshop, Giorgia Ohanesian Nardin tesserà i suoi studi come mover con alcune pratiche di movimento proprie di tradizioni delle regioni del Sud Ovest Asiatico e del Nord Africa (Regioni SWANA – South West Asian and North African, acronimo decoloniale in sostituzione del termine Medio-Oriente), portando particolare attenzione alle zone del bacino, delle anche e del culo.
Verrà accordata priorità a persone queer, trans, non binarie, a persone nere e razzializzate.
Per partecipare inviare una mail all’indirizzo consultoriafam.to@gmail.com entro il 1 dicembre, rispondendo alla domanda: cosa ti fa sentire di voler prendere parte a questo spazio?
non è richiesta dimestichezza o conoscenza dei linguaggi della danza e del movimento.
Il workshop è in italiano. Non è prevista la traduzione LIS.
Ore 11:00 – Riapproriarsi di sé attraverso la scrittura con Espérance Hakuzwimana
La scrittura ha un potere profondo e salvifico che sarà esplorato attraverso questo laboratorio. Un momento per riflettere insieme sulla scrittura come mezzo di elaborazione, espressione delle emozioni più profonde, scoperta e riappriopriazione di sé. La scrittrice Esperance Hakuzwimana guiderà le persone partecipanti in un esercizio collettivo di scrittura creativa. Per favorire la laboratorialità il numero di partecipanti sarà limitato! Per prenotare scrivere a consultoriafam.to@gmail.com
La scrittura ha un potere profondo e salvifico che sarà esplorato attraverso questo laboratorio. Un momento per riflettere insieme sulla scrittura come mezzo di elaborazione, espressione delle emozioni più profonde, scoperta e riappriopriazione di sé. La scrittrice Esperance Hakuzwimana guiderà le persone partecipanti in un esercizio collettivo di scrittura creativa. Per favorire la laboratorialità il numero di partecipanti sarà limitato! Per prenotare scrivere a consultoriafam.to@gmail.com
ore 11:00 – Laboratorio Alimentazione e preparazione collettiva del pranzo
Un laboratorio per appropriarci del cibo in una matrice non mediterraneo-centrica, imparando insieme quali sono gli alimenti che possono aiutarci ad evitare di acquistare costosissimi integratori vitaminici, contro quell’idea di vita “sana” che ci propinano sui social e in tv, inaccessibile a chi non ha il privilegio del tempo e della ricchezza. Per favorire la laboratorialità il numero di partecipanti sarà limitato! Per prenotare scrivere a consultoriafam.to@gmail.com
Un laboratorio per appropriarci del cibo in una matrice non mediterraneo-centrica, imparando insieme quali sono gli alimenti che possono aiutarci ad evitare di acquistare costosissimi integratori vitaminici, contro quell’idea di vita “sana” che ci propinano sui social e in tv, inaccessibile a chi non ha il privilegio del tempo e della ricchezza. Per favorire la laboratorialità il numero di partecipanti sarà limitato! Per prenotare scrivere a consultoriafam.to@gmail.com
ore 15:00 – Gruppo di mutuo aiuto per chi vive malattie croniiche
Gruppo di mutuo aiuto per chi condivide malattie difficili da diagnosticare e che portano difficoltà sul piano sociale, economico e relazionale. Che sia una malattia vissuta dalla nascita o diagnosticata da poco, non sei solə! Attraverso lo scambio tra pari si cercano modi per sentire meno la solitudine e reagire all’abilismo che ci circonda, costruendo insieme strategie di resistenza.
Gruppo di mutuo aiuto per chi condivide malattie difficili da diagnosticare e che portano difficoltà sul piano sociale, economico e relazionale. Che sia una malattia vissuta dalla nascita o diagnosticata da poco, non sei solə! Attraverso lo scambio tra pari si cercano modi per sentire meno la solitudine e reagire all’abilismo che ci circonda, costruendo insieme strategie di resistenza.
ore 15:00 – Laboratorio artistico, parrucchieristico e trucco collettivo!
Costruiamo insieme cartelli e modi per comunicare al quartiere i nostri bisogni. Sono invitate tutte le lingue, le espressioni di genere e le creatività per portare in strada e su carta le nostre storie, rivendicazioni, idee, rivendicazioni ed esperienze di merda!
Costruiamo insieme cartelli e modi per comunicare al quartiere i nostri bisogni. Sono invitate tutte le lingue, le espressioni di genere e le creatività per portare in strada e su carta le nostre storie, rivendicazioni, idee, rivendicazioni ed esperienze di merda!
ore 17:00 – Parata irriverente per le strade di San Paolo
Abolire la quarta parete. Anzi distruggerla. Nel nostro caso il tentativo non si limiterà a una semplice immersione fisica rivolta al quartiere e a chi attraversa e utilizza a vario titolo lo spazio della microclinica e della consultoria, ma sarà un progressivo coinvolgimento di tante e diverse soggettività unite da alcune simili oppressioni.
Immaginando un rumoroso Marco Cavallo che sfondi le simboliche barriere che ostacolano l’accesso alla cura, riteniamo fondamentale che questa quattro giorni termini con una festa rumorosa in strada, emblema dell’orizzontalità, dell’assenza del binarismo palco-platea, medicə-paziente e di tutti i binarismi.
Un samsara di quartiere in cui non necessariamente dover trovare un senso e una modalità di svolgimento, ma capace di evidenziare le assurdità e le brutalità di un approccio alla salute che ormai è sempre più distante dalle reali necessità delle persone. Tuttə possono scegliere la propria parte.
Vogliamo rivendicare per le strade di Torino il diritto ad una salute accessibile, gratuita, priva di giudizi e di barriere.
Il diritto a una medicina che dovrebbe rivolgersi anche a quelle soggettività costantemente emarginate e marginalizzate in quanto fuori dalla norma.
Noi partiremo proprio da questo margine, con il beneficio di una più ampia prospettiva sulle cose, senza la volontà di arrivare a un presunto centro, ma con la consapevolezza che ogni margine può rappresentarne uno.
Abolire la quarta parete. Anzi distruggerla. Nel nostro caso il tentativo non si limiterà a una semplice immersione fisica rivolta al quartiere e a chi attraversa e utilizza a vario titolo lo spazio della microclinica e della consultoria, ma sarà un progressivo coinvolgimento di tante e diverse soggettività unite da alcune simili oppressioni.
Immaginando un rumoroso Marco Cavallo che sfondi le simboliche barriere che ostacolano l’accesso alla cura, riteniamo fondamentale che questa quattro giorni termini con una festa rumorosa in strada, emblema dell’orizzontalità, dell’assenza del binarismo palco-platea, medicə-paziente e di tutti i binarismi.
Un samsara di quartiere in cui non necessariamente dover trovare un senso e una modalità di svolgimento, ma capace di evidenziare le assurdità e le brutalità di un approccio alla salute che ormai è sempre più distante dalle reali necessità delle persone. Tuttə possono scegliere la propria parte.
Vogliamo rivendicare per le strade di Torino il diritto ad una salute accessibile, gratuita, priva di giudizi e di barriere.
Il diritto a una medicina che dovrebbe rivolgersi anche a quelle soggettività costantemente emarginate e marginalizzate in quanto fuori dalla norma.
Noi partiremo proprio da questo margine, con il beneficio di una più ampia prospettiva sulle cose, senza la volontà di arrivare a un presunto centro, ma con la consapevolezza che ogni margine può rappresentarne uno.
Perchè il festival?
Un festival per noi, per chi ha attraversato la Microclinica e la Consultoria, per chi vorrebbe attraversarle nel futuro, per chi vuole sapere cosa facciamo!
Avremo la possibilità di incontrarci e condividere diversi momenti ed attività con cui esprimerci attraverso il nostro corpo, celebrarlo come luogo unico di possibilità e strumento di lotta, intendendo la salute come un processo condiviso e partecipato di benessere a 360 gradi e non come semplice cura del sintomo.
Grazie alle persone che terranno laboratori e workshop, collettivizzeremo tecniche e pratiche di riscoperta ed espressione di sé, potremo ripartire da noi e trovare un momento per liberarci della violenza che tutti i giorni si consuma sui nostri corpi, rivendicando il diritto alla salute per tutt*, in tutte le sue forme, contro le disuguaglianze e le discriminazioni che viviamo ogni giorno.
Vogliamo sperimentare una cura collettiva promiscua, che superi il concetto di salute individualista e produttivista che ci viene imposto, vogliamo rivendicare spazi di radicalità e benessere, vogliamo intessere relazioni di sorellanza, creare comunità nel quartiere e costruire alleanze perché sempre più persone possano accedere al diritto alla salute di cui abbiamo bisogno.
Avremo la possibilità di incontrarci e condividere diversi momenti ed attività con cui esprimerci attraverso il nostro corpo, celebrarlo come luogo unico di possibilità e strumento di lotta, intendendo la salute come un processo condiviso e partecipato di benessere a 360 gradi e non come semplice cura del sintomo.
Grazie alle persone che terranno laboratori e workshop, collettivizzeremo tecniche e pratiche di riscoperta ed espressione di sé, potremo ripartire da noi e trovare un momento per liberarci della violenza che tutti i giorni si consuma sui nostri corpi, rivendicando il diritto alla salute per tutt*, in tutte le sue forme, contro le disuguaglianze e le discriminazioni che viviamo ogni giorno.
Vogliamo sperimentare una cura collettiva promiscua, che superi il concetto di salute individualista e produttivista che ci viene imposto, vogliamo rivendicare spazi di radicalità e benessere, vogliamo intessere relazioni di sorellanza, creare comunità nel quartiere e costruire alleanze perché sempre più persone possano accedere al diritto alla salute di cui abbiamo bisogno.