Archivi categoria: Microclinica Fatih

Anticorpə: festival della salute transfemminista e di comunità – Programma

Avremo la possibilità di incontrarci e condividere diversi momenti ed attività con cui esprimerci attraverso il nostro corpo, celebrarlo come luogo unico di possibilità e strumento di lotta, intendendo la salute come un processo condiviso e partecipato di benessere a 360 gradi e non come semplice cura del sintomo.

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TUTTƏ FUORI

Domenica 19 Giugno ci siamo trovatx con tante realtà torinesi sotto le mura del cpr di Corso Brunelleschi, prima di partire in corteo per le strade del quartiere San Paolo e Cenisia, per ribadire che questi Lager vanno chiusi e per ricordare con rabbia tutte le morti di cui quei luoghi e chi li legittima sono colpevoli.

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Blindati, scudi e telecamere, questa è stata l’unica risposta che l’Ordine dei Medici ha saputo dare

 

 

Blindati, scudi e telecamere,
questa è stata l’unica risposta che l’Ordine dei Medici ha saputo dare

Un apparato securitario spropositato che si contrapponeva ad una semplice richiesta di dialogo da parte di medic*, infermierə e antirazzistə di questa città. Un palese tentativo di screditare e criminalizzare il presidio indetto da lavoratori e lavoratrici del settore sanitario.
Non pervenuto il Dott. Giustetto, Presidente dell’Ordine. Continua la lettura di Blindati, scudi e telecamere, questa è stata l’unica risposta che l’Ordine dei Medici ha saputo dare

CPR e salute, solo silenzio dall’Ordine dei medici

A 5 mesi di distanza dalla sua pubblicazione, il Dott. Guido Giustetto, Presidente dell’Ordine dei Medici, non ha dato nessuna risposta alla lettera firmata da 121 tra medic e infermier in cui si mettevano in luce le evidenti contraddizioni dell’accordo Prefettura, Gepsa, Ordine dei Medici.
Come firmatari e firmatarie della lettera, come lavoratori e lavoratrici della sanità,come solidali e come antirazziste ed antirazzisti di questa città, riteniamo quindi urgente e necessario trovarci in presidio sotto la sede dell’Ordine lunedì 29 ovembre per ribadire quanto già scritto:
“chiediamo che l’ordine dei Medici di Torino esca dal silenzio, faccia tutto ciò che è necessario affinché sia fatta completa luce sulla morte di Moussa Balde, riveda i termini di un accordo che si pone in continuità con la fin qui scellerata gestione del CPR di Torino.
L’ordine dei medici in quanto ente che nel suo giuramento si propone di perseguire la tutela della salute fisica e psichica, il trattamento del dolore e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della dignità e libertà della persona non può per definizione accettare l’esistenza dei CPR, e dovrebbe formalmente schierarsi per la loro abolizione.”

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27 volte GRAZIE

Sono state delle giornate intense e ancora facciamo fatica a renderci conto della bellezza che ha attraversato e ci ha attraversato in quest’ultima settimana. Continua la lettura di 27 volte GRAZIE

Ordine dei medici complice del silenzio nel CPR di Torino

I CPR (Centro di Permanenza per il Rimpatrio, un tempo noti come CPT, poi CIE) sono stati istituiti nel 1998 dalla legge Turco-Napolitano e poi riformati dalla Bossi-Fini. Sono strutture dove vengono reclusi migranti in attesa di rimpatrio coatto sulla base di un semplice atto amministrativo, esclusivamente perché “irregolari”.    Continua la lettura di Ordine dei medici complice del silenzio nel CPR di Torino

MURI, GABBIE E MILIONI – Puntata 2 – CPR di Macomer (NU) – ORS

Inchiesta a puntate a cura dello Sportello Il-legale Antirazzista

Puntata 2

CPR di Macomer (NU)

Ente gestore: ORS Italia s.r.l.

Il primo CPR in Sardegna apre, dopo una serie di ritardi, nel gennaio 2020 presso l’ex Casa Circondariale di Bonu Trau, Macomer (NU), chiusa nel 2014 perché non in possesso dei requisiti minimi prestabiliti dalla legge, e situata in una delle aree meno popolate della regione. La struttura, che ha subito dei lavori di adeguamento, si presta ad ospitare dalle 50 alle 100 persone. Il progetto trova pieno consenso politico sulla base di argomentazioni rassicuranti, come l’aumento dei posti di lavoro e l’imperdibile occasione di sviluppo territoriale: una promessa illusoria ben conosciuta in un’area già militarizzata. Inoltre, la notizia dell’apertura del CPR cavalca l’onda mediatica della falsa “emergenza sbarchi” e  viene proposta come strumento per rallentare la crescita della rotta Algeria – Sardegna.

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