Eccoci di nuovo in piazza…dopo la tendopoli in Piazza San Carlo, dopo l’occupazione dello stabile di Via Muriaglio 11, eccoci di nuovo qui a rivendicare il diritto alla casa.
Siamo 15 famiglie che domenica 25 settembre 2011 hanno occupato una palazzina sfitta da oltre 30 anni per risolvere la propria emergenza abitativa. A molti di voi la notizia apparirà come nuova, i quotidiani, impegnati nelle ultime settimane a trattare la tematica degli sfratti ed a narrare la rassegnazione dei singoli, hanno “dimenticato” di parlare di noi, di chi sceglie consapevolmente di diventare artefice del proprio destino.
Le nostre storie sono tutte molto simili: la crisi e la condizione di precarietà lavorativa (contratti precari, lavoro in nero, qualche stage come unico sostentamento alla “veneranda” soglia dei 50 anni) hanno reso a tutti noi impossibile continuare a pagare l’affitto. E di qui lo sfratto, la richiesta negata di poter accedere ad una casa messa a disposizione dal Comune che ci avrebbe consentito di continuare ad avere un tetto sulla testa ma con un affitto sostenibile, con un’ unica prospettiva possibile…la strada.
Per noi tutti questa non era l’alternativa possibile.
È da questo pensiero comune che è nata l’occupazione di Via Muriaglio 11, in Zona San Paolo. Il quartiere ha immediatamente portato solidarietà al nuovo posto occupato, ci ha fatto subito “sentire a casa”. Abbiamo occupato questo stabile consapevoli delle difficoltà che ci attendono nei mesi futuri: in primo luogo i lavori di auto recupero da affrontare,nonchè le possibili richieste del proprietario dell’immobile volte ad rientrare in possesso della palazzina.
Siamo qui oggi per chiedere al Comune di portare avanti politiche sociali che tengano conto delle reali esigenze in cui versa oggi la nostra città, che nonostante i grandi proclami di ripresa economica e di raggiungimento di un nuovo benessere dopo le Olimpiadi del 2006, è più povera e indebitata e a farne le spese sono i cittadini che non riescono ad arrivare a fine mese.
Perchè così tante palazzine di privati e pubbliche sono chiuse nonostante l’esigenza concreta di molte persone di avere un tetto sulla testa? Perchè molti immobili ATC e comunali sono chiusi da anni e a Torino sono state assegnate solo 200 case in emergenza abitativa, a fronte di oltre 3.500 sfratti eseguiti? Perchè, come è già avvenuto in altre città italiane, il sindaco non requisisce le palazzine di privati chiuse da anni, per resitituirle alla collettività?
Di fronte ad una situazione ogni giorno più insostenibile e ai tagli indiscriminati, riteniamo che sia necessario e urgente:
-L’IMMEDIATO BLOCCO DEGLI SFRATTI;
-L’ASSEGNAZIONE DELLE CASE ATC E COMUNALI SFITTE;
-LA REQUISIZIONE DEGLI IMMOBILI PRIVATI SFITTI DA ANNI;
-L’APERTURA DI UNA TRATTATIVA CON IL COMUNE per affrontare la questione dell’emergenza casa partendo dal “basso”, partendo cioè da chi la crisi la sta vivendo sulla propria pelle, e per ribadire che via Muriaglio 11 esiste e che non è chiudendo gli occhi davanti a realtà come questa che è possibile affrontare il problema. Le famiglie che occupano questo immobile vogliono delle risposte da chi già da tempo avrebbe dovuto avvicinarsi al problema.
PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ALL’OCCUPAZIONE DI VIA MURIAGLIO 11 E PER IL DIRITTO ALLA CASA
LUNEDI’ 10 OTTOBRE h. 17.00 PIAZZA PALAZZO DI CITTA’
“O SEI PARTE DEL PROBLEMA, O SEI PARTE DELLA SOLUZIONE”
Le inquiline e gli inquilini di Via Muriaglio 11
SPORTELLO PER IL DIRITTO ALLA CASA ZONA SAN PAOLO
LUNEDI E GIOVEDI
ORE 18.30-20.30
VIA REVELLO 5
FOT. IN PROPRIO VIA REVELLO 3