Il 15 ottobre a Roma, nel resto d’Europa, nel resto del Mondo scenderà in piazza la rabbia e l’indignazione di milioni di persone. Rabbia ed indignazione per una crisi che ci vogliono far pagare ma di cui non abbiamo colpe. Rabbia ed indignazione contro chi preferisce affamare intere nazioni per salvare banche ed istituti di credito, loro sì colpevoli di questa situazione.
Ormai sono strutture antidemocratiche come il Fondo Monetario o la Banca Europea a determinare la sorte di migliaia di persone, il loro futuro, la possibilità di una vita migliore. Ed una qualsiasi Agenzia di Rating può distruggere l’economia di un intero stato.
A fronte di tale barbaria si deve alzare forte la voce di chi grida “se ne vadano via tutti!”
Governi, banche, circoli finanziari loro hanno creato la crisi, la paghino loro!
Per questo saremo a Roma e ci scioglieremo nel fluire creativo di migliaia di uomini e donne.
Ci ritroveremo lavoratori e lavoratrici, precar*, migrant*, student*, ognuno con il proprio percorso di lotta, di resistenza, di azione nei propri territori, pronti a diventare un unico soggetto perché nelle condizioni degli altri riconosciamo la nostra. Ed il volto di chi cerca di relegarci ai margini della storia è sempre lo stesso.
Per chiedere con forza il diritto all’insolvenza, noi il debito non lo paghiamo; reddito e casa per tut*; libero accesso ai saperi.
Ed allora la nostra rabbia e la nostra indignazione diventeranno la gioia di riprendere in mano le nostre vite, per tornare protagonisti delle nostre esistenze. Perché chiunque di noi vale 1000 volte più di una banca.
Perché ovunque ci sia una piazza Tahir, un luogo di resistenza, un luogo per riprenderci la dignità.
Ci si vede a Roma…