Quello andato in scena oggi a Roma è l’ennesimo e brutale attacco che il governo Renzi sferra contro chi si batte per il diritto all’abitare ed in particolare contro le migliaia di persone che alla crisi hanno scelto di rispondere non abbassando la testa, prendendosi una casa e combattendo ogni giorno per diritti e dignità.
Il Piano Casa del Ministro Lupi e del governo Renzi mostra la sua vera faccia: sgombero per oltre 200 nuclei famigliari che avevano occupato il 7 Aprile scorso, oltre 700 persone buttate per strade con la complicità delle Istituzioni locali e nazionali, e con la violenza dei manganelli agitati dalla mano di Alfano, che a pochi giorni di distanza dalla mattanza del 12 Aprile, tornano a spaccare teste e a reprimere.
Scene da piano (togli) casa.
Scene quelle delle cariche, brutali ed ingiustificate, che sembrano decisamente un regolamento di conti, una vendetta consumata da quegli stessi dirigenti della Polizia elogiati da Pansa per la correttezza nella gestione del #12A.
Scene quelle della resistenza e della determinazione degli/delle occupant* che ci consegnano la voglia di protagonismo di centinaia di persone, che nessuna manganellata, nessuna violenta carica potrà arrestare. Pronte a riprendere in mano le loro vite, a rispondere con azioni concrete alla crisi che li vorrebbe supini e silenti.
Lo conosciamo quel sangue. E’ quello dei più generosi, di chi si mette in mezzo, di chi resiste ad uno sfratto, di chi riprende in mano le proprie vite e occupa.
Oggi ci sentiamo tutte e tutti occupanti della Montagnola.
Non possiamo che esprimere totale solidarietà e complicità a chi è rimasto senza casa e a chi è rimasto ferito. Non possiamo che continuare a stare sempre al fianco di chi decide di non delegare le proprie istanze.
Ne siamo certi, non saranno le manganellate o gli sgomberi a far arretrare chi combatte per la propria dignità. Non ci faremo calpestare dal Piano Casa!
La voglia di lottare non si ferma. Nuove occupazioni sorgeranno, ne siamo convinti.
Spazi Occupati Zona San Paolo