Manifestazione sabato 19 dicembre per dire basta svendite ai privati, la Torino che vogliamo è una città pubblica e giusta!
H 14:30 Piazza Castello
H15:30 Comune di Torino
Quest’estate, dopo 25 anni, ha avviato il suo iter amministrativo la Revisione del Piano Regolatore della città.
La Giunta Appendino vorrebbe varare il Preliminare entro il mese di dicembre.
La revisione del PRG non è un semplice atto amministrativo, è ciò che disegnerà il futuro di Torino per i prossimi decenni e in primo luogo andrebbe discusso pubblicamente, coinvolgendo tutta la città.
L’attuale Amministrazione ha invece coinvolto la cittadinanza a giochi fatti, con incontri ai quali risultava difficile, se non impossibile, accedere e preferendo sempre interloquire con le associazioni di categoria che rappresentano interessi privati: Collegio dei Costruttori, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Federalberghi.
Siamo quindi di fronte al tentativo di imporre un modello di sviluppo urbano della città che avverrà, senza alcuna discussione o confronto, senza coinvolgere il tessuto sociale della città, sordi alle critiche e ai bisogni della collettività.
Questo rappresenta il primo problema di questa Revisione del PRG che, nostro malgrado, conferma un modello di città su cui le élites puntano ormai da 40 anni, portato avanti prima dalle giunte di centro-sinistra (nelle diverse forme assunte fino ad arrivare al PD), e ora dai 5 Stelle
La retorica della città post industriale che doveva reinventarsi turistica e capace di attirare capitali da investire nella ristrutturazione dei siti e delle attività industriali dismesse, appartiene agli anni ’80 del secolo scorso, eppure la Revisione del Piano Regolatore, dopo quasi 40 anni di fallimenti, non se ne discosta per nulla.
Il vecchio e il nuovo PRG mantengono ancora una visione esclusivamente impostata sul centro della città come unico luogo in cui investire soldi pubblici e attrarre il turismo, mentre i restanti quartieri, trasformati negli anni in un enorme periferia dormitorio, continuano ad essere abbandonati all’unica prospettiva del cemento e della speculazione edilizia.
Manca completamente un’azione pubblica per recuperare e far rivivere la nostra città dopo decenni d’impoverimento e di abbattimento dei livelli di vivibilità provocati dalla chiusura di servizi pubblici, sanitari, sociali, educativi e culturali.
Manca una vera iniziativa sulle problematiche sociali e ambientali esplose in questi anni come l’emergenza abitativa e il trasporto pubblico, come mancano anche investimenti per far sopravvivere ed avanzare il tessuto sociale della città.
Vengono invece confermate le possibilità di consumo di suolo, con cui proseguirà la svendita del patrimonio pubblico a favore della cementificazione e di mega progetti speculativi, mentre, in piena crisi sanitaria, rimangono chiusi gli ospedali pubblici né si fa nulla per potenziare la medicina territoriale; anzi Giunta e opposizioni di centrodestra e centrosinistra ripropongono un progetto come il Parco della Salute, che rappresenterebbe un passo ulteriore verso l’ingresso dei privati nella sanità e che va assolutamente bloccato.
Noi movimenti, comitati e associazioni, ci siamo mossi in questi anni per difendere i servizi e gli spazi pubblici, il verde e la vivibilità, e oggi troviamo poco o nulla di confortante nella revisione del PRG voluta dall’amministrazione Appendino, se non una conferma che questa non è la città che vogliamo!
Ci diamo quindi un primo appuntamento per il 19 dicembre, per dare vita ad una iniziativa pubblica all’aperto in piena sicurezza, un momento in cui si incontreranno i percorsi di lotta e resistenza a questa visione della città e che permetterà anche di presentare le Osservazioni al PRG elaborate dalle varie realtà.
Cominciamo a mettere insieme i tasselli di una città diversa, un’altra città, la Torino che vogliamo!