A due giorni dall’imponente manifestazione No Dal Molin che ha rivendicato l’indipendenza degli abitanti di Vicenza dalle logiche di guerra, espressione dell’autonomia e dell’autorganizzazione dei movimenti, il giorno prima dell’inizio del summit dei presunti potenti del mondo, si disvela, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la vera faccia di questo governo e di tutto il reticolato di potere diffuso della governance nazionale. All’alba di questa mattina le forze dell’ordine sono entrate nelle case dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, perquisendo ed arrestando. E’ stato colpito il movimento dell’onda, gli universitari e le universitarie che dall’autunno ’08 hanno rappresentato una delle poche voci fuori dal coro, non piegandosi alla crisi e alla logica di un’università costosa, privata e per pochi. Lo slogan Noi la crisi non la paghiamo ha rappresentato per tutt* la via da seguire e anche per noi, che non universitari, mettiamo in gioco i nostri corpi per tutelare i diritti dei migranti e lottiamo per costruire spazi di socialità nel quartiere. Questa operazione spettacolare di repressione colpisce tutt* ed è quindi necessaria una risposta da parte di tutt*. Inoltre è evidente come le perquisizione della CS Askatasuna e della festa di Radio Sherwood risultino come delle vere e proprie provocazioni.
Le compagne e i compagni del centro sociale occupato autogestito Gabrio esprimono il loro affetto e la loro solidarietà attiva a tutt* gli student* dell’onda e in particolare ai ragazzi e alle ragazze colpiti dalla repressione.
CS Gabrio