Sab 15 Ottobre 2016 – Presentazione della campagna “Quell’erba è anche mia!”

14590043_676658585823960_3336074790053765205_oSABATO 15 OTTOBRE 2016 – C.S.O.A. GABRIO PRESENTA:

PRESENTAZIONE DELLA CAMPAGNA “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!” #quellerbaèanchemia

Dalle 18 Apericena
A seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La storia di un medico antiproibizionista“” con FABRIZIO CINQUINI
Dopo la presentazione DIBATTITTO.

A seguire SERATA DANZANTE CON:

– Jack from Manchester (Hip Hop/Funky/Tecno)
– Andrea Zanardi/Leyendarios

Aderisci alla campagna #quellerbaèanchemia
—-> https://gabrio.noblogs.org/post/2016/10/03/quellerba-e-anche-mia/

• la pratica dell’autoproduzione è una scelta sana e naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive), la disinformazione e la crescita del mercato clandestino gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi (terapeutici, ricreativi e industriali) non può continuare ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Libertà per gli antiproibizionisti perché l’erba prodotta dal Gabrio è sempre stata condivisa, quindi

#QUELLERBAÈANCHEMIA
Manda una mail a quellerbaeanchemia@autoproduzioni.net

Prossimi appuntamenti:
SABATO 5 NOVEMBRE – ASSEMBLEA NAZIONALE ANTIPROIBIZIONISTA @ CSOA GABRIO

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Fabrizio Cinquini è un medico chirurgo versiliese che più volte si è autodenunciato per le proprie piantagioni di canapa coltivata allo scopo di donarla a pazienti con gravi patologie, dalla sclerosi multipla al cancro. Per la sua battaglia antiproibizionista ha subito l’arresto e una condanna in primo grado per la famigerata Fini-Giovanardi, una legge successivamente dichiarata incostituzionale. Il dottor Cinquini non ha mai deciso di sottomettersi a tali ingiuste disposizioni legislative, continuando ad autodenunciarsi e perseverando a curare i suoi pazienti con la canapa pagando questa violazione legislativa con il carcere e gli arresti domiciliari.
La sua coraggiosa battaglia è prima di tutto una battaglia per la libertà d’autodeterminazione contro le grandi lobby medico farmaceutiche, che boicottano una pianta dalle immense potenzialità mediche riconosciute da millenni.
In Italia, Fabrizio Cinquini è diventato un punto di riferimento per il pensiero antiproibizionista, che mira all’approvazione di una legge che finalmente renda possibile l’autocoltivazione per fine terapeutico e ludico della canapa.