Sabato 24 ottobre ore 14,30
Via Caraglio angolo via Monginevro
Zona San Paolo Antirazzista
Dopo un anno dall’apertura della sede di Aliud in via Sestriere, questo gruppo studentesco sovranista-nazionalista di ispirazione fascista si riunisce con altre realtà identirarie italiane a Torino. Oltre i delegati delle varie realtà territoriali ci sarà anche Gabriele Marconi, ex-militante della formazione di estrema destra Terza Posizione. Queste giovanili di Fratelli d’Italia scelgono con impegno gli invitati tanto che lo scorso anno Roberto Rosso dopo aver inaugurato la sede è finito in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Aliud, attiva in università grazie al sodalizio con il Fuan, è stato protagonista della contestazione all’incontro su Fascismo-Colonialismo-Foibe, organizzato dall’Anpi e da altre realtà antifasciste lo scorso febbraio. In quell’occasione tant* student* si sono mobilitat* opponendosi alla presenza fascista in università. La polizia, che da sempre li protegge, ha risposto caricando i/le manifestant* e arrestando 3 antifascist* portati in tutta fretta al carcere delle Vallette. Mesi dopo, la repressione della questura ha colpito nuovamente costringendo 22 student* antifascist* a diverse misure cautelari.
Aliud rivendica apertamente patriarcato e razzismo come propri valori fondamentali.
Diversi sono stati gli attacchi mediatici e le provocazioni che richiamavano al sessismo, alla naturalità dei ruoli di genere e all’importanza della famiglia tradizionale. La violenza sessista e la prevaricazione machista sono dei capisaldi della retorica reazionaria di cui si fregiano, alimentando una logica discriminatoria che legittima femminicidi e aggressioni di genere.
Cavalcando la retorica nazionalista del “prima gli italiani” propagandano soluzioni apertamente fasciste per contrastare la fantomatica invasione degli immigrati. Come la Lega e Fratelli d’Italia, in fatto di migrazioni sono promotori della linea dura che vorrebbe la militarizzazione massiccia delle frontiere, respingimenti in mare (rendendosi de facto responsabili della strage causata dai naufragi) e deportazione collettive. Contrapposti alla solidarietà europea con le rivolte antirazziste esplose negli USA, in seguito alle violenze e omicidi della polizia nei confronti di molt* afroamerican*, rivendicano il “rimanere in piedi” e la vicinanza alle formazioni dell’alt-right razzista e suprematista.
L’estetica dell’uomo dominante, la “ribellione reazionaria” contro l’ordine costituito (di cui essi stessi sono il rovescio della medaglia), l’identitarismo contro la multiculturalità vengono riassunti nel loro motto: Guerra Totale. La guerra totale di cui si riempiono la bocca altro non è che l’ennesima riproposizione di vecchie e putride idee, finanziata con i soldi di ndraghetisti, mafiosi e vecchi fascisti. Aliud e tutte le altre formazioni identitarie-sovraniste-nazionaliste sono un cancro che continua ad afflliggere la società in cui viviamo. Estirparlo attraverso un antifascismo culturale, diffuso e condiviso è nostro compito.