Per la prima volta dopo diversi anni lo spezzone sociale è riuscito ad arrivare al palco di piazza San Carlo senza aggressioni della celere durante il tragitto.
Questo grazie anche al lavoro di mediazione portato avanti dal Coordinamento Antifascista Torinese e dalla Fiom.
Al termine del corteo però abbiamo trovato come sempre una piazza vuota, la dimostrazione che il centro sinistra e i sindacati confederati, espressione di quella fetta elettorale borghese e benpensante, non hanno alcuna intenzione di ascoltare le istanze delle centinaia di giovani,dellə precari(e), degllə studentə e di tutte le soggettività non conformi che componevano il corposo spezzone di coda .
Una voce che ci viene negata, ma che sempre di più tuona coprendo il chiacchiericcio ipocrita di chi è sempre genuflesso agli interessi del potere economico finanziario, voltando la testa davanti a guerre , macelleria sociale, sessismo e razzismo istituzionalizzati.
Davanti ad un governo fascista, classista, sessista e razzista è il momento che ogni soggetto politico o sindacale che si rifà all’eterogeneo mondo della sinistra prenda una posizione netta, ostinata e partigiana.
Senza mediazione alcuna.