GABRIO PER TUTTꞫ, AMIANTO PER NESSUN@

Rispolveriamo un vecchio, ma sempre valido slogan per dare qualche aggiornamento sulla questione amianto al Gabrio, anche perché spesso tanto viene detto e riportato da giornali e/o pseudo politici senza alcuna cognizione di causa.
Nella scuola occupata di via Millio c’è da sempre l’amianto, come nella maggior parte dell’edilizia degli anni ’70 di Torino e non solo.

Una volta emersa la questione nel 1997 e fino al suo funzionamento, il Comune si è occupato di alcuni lavori di messa in sicurezza e di un piano di gestione e controllo.
Quando la scuola
 nel 2013 è stata occupatacon estrema attenzione è stata ripresa la documentazione pubblica esistentemessa in sicurezza la struttura e prodotto un documento pubblico di (auto)gestione dello stabile¹.
In fondoil nostro collettivo ha sempre dovuto fare i conti con la presenza dell’amianto²: anche nella precedente occupazione di via Revello ci siamo presi cura e messo in sicurezza un edificio che lo conteneva e abbiamo dovuto sopportare gli attacchi di una certa politica pronta a gridare allo scandalo mentre copre chi ha lucrato per anni sull’amianto ben conoscendone i danni per la salute.
A dicembre 2024 abbiamo deciso di fare un controllo approfondito sullo stato dell’amianto nella struttura: non c’era un’urgenza particolare, ma dall’occupazione abbiamo seguito il documento e le indicazioni di espert*, anche perché l’ultima era stata effettuata nel 2012.
Con ingegneri specializzati abbiamo revisionato il piano di Manutenzione e Controllo, effettuato sopralluoghi in tutte le aree in cui è presente l’amianto e fatto diversi campionamenti professionali dell’aria per verificare se ci fosse dispersione di fibre di amianto.
I risultati³ hanno evidenziato che: 
  • non c’è nessuna dispersione di fibre di amianto;
  • i manufatti che contengono amianto sono in sicurezza;
  • come evidenziato dai tecnici, la manutenzione e il controllo dell’amianto portato avanti dal collettivo è stato efficace per garantire la salute di chi frequenta e di chi abita le aree circostanti.
Insomma
L’AMIANTO AL GABRIO
 C’È, MA È SOTTO CONTROLLO E IN SICUREZZA.
Questo si aggiunge ai fatti che dimostrano come la capacità di autogestire un luogo sottratto all’abbandono sia concreta. 
Cercare di creare un luogo in primis sicuro per chi lo frequenta o ci vive vicino è sempre una nostra priorità, per questo abbiamo autofinanziato delle costosissime analisi specialistiche e abbiamo speso e spendiamo altrettante ore nella manutenzione fisica del Gabrio.
In un contesto in cui in nome del profitto e della speculazione anche le città sono sempre più riempite di vecchie e nuove nocività, tra PFAS trovati nelle acque, polveri sottili e depositi di smarino che si decidono di costruire vicino a grandi centri abitati come a Susa, per noi le priorità continuano ad essere altre: la messa in sicurezza dei territori e il prendersi cura delle comunità che li vive.
Continueremo a fare la nostra parte anche dal 42 di Via Millio.
CSOA GABRIO

Note