Sbigottiti leggiamo che, dopo l’insulto razzista a una ministra del governo da parte del vicepresidente del senato Calderoli, la Lega rilancia sul tema dell’immigrazione clandestina, convocando una manifestazione a Torino per il 7 settembre.
Non crediamo sia una scelta a caso: al di là dell’ovvia scelta del capoluogo di una regione governata da un leghista, forse si pensa che una tra le città più devastate dalla crisi possa essere terreno fertile per seminare odio…. mentre è proprio tra i migranti che le conseguenze della crisi son le più disastrose: per via del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, la disoccupazione per molti/e segna la caduta verso il ricatto dell’illegalità.
Inoltre, in quel giorno, sulla pelle dei migranti a Torino rischia di giocarsi una dialettica politica che non fa altro che vittime: da un lato la vile e diretta aggressione leghista, dall’altro l’ipocrita buonismo di un’amministrazione comunale che mentre a parole concede una fittizia cittadinanza, nei fatti rende la vita difficile ai migranti negando un semplice atto amministrativo come la residenza a chi vive sul suolo torinese ma non ha i soldi per affittare regolarmente una casa, e ospita un lager dove sono rinchiusi i migranti “colpevoli” di essere senza permesso di soggiorno, magari dopo aver perso il lavoro, o semplicemente per aver cercato una vita migliore senza curarsi degli incasellamenti degli organismi nazionali e internazionali, che definiscono chi è in quota e chi no, chi è rifugiato e chi no.
Ma per fortuna Torino non è fatta solo di questo: da anni fitte reti di solidarietà si tessono dal basso, nelle case occupate, nei presidi solidali, nei gesti quotidiani di resistenza al razzismo e costruiscono un tessuto sociale che è ben diverso dal triste spettacolo che ci danno i politici!
Invitiamo tutti e tutte a mobilitarsi e ad incontrarci in un assemblea pubblica
Giovedì 1 Agosto 2013 ore 18:30
c/o Radio Blackout – Via Cecchi 21/a
Ferma la lega, ferma il razzismo istituzionale e strisciante!