Lampedusa, Massa e Torino – Diritti per le/i migranti

Torino 31 -01- 09

Oltre 500 persone sono scese in piazza oggi pomeriggio al presidio convocato da Rifugiati e Rifugiate di Corso Peschiera e via Bologna e Comitato di Solidarietà.

Il presidio convocato dopo la giornata di martedì scorso che aveva visto le forze dell’ordine aggredire il presidio de* rifugiat* davanti alla Prefettura voleva essere certo una risposta a quegli episodi, ma anche più in generale una giornata di lotta in stretto contatto anche con i momenti di piazza di oggi a Milano e Roma, e con le lotte di resistenza de* migranti esplose a Lampedusa e Massa. Il presidio aveva tra le parole d’ordine anche la netta opposizione nei confronti dell’imminente approvazione da parte del governo del pacchetto sicurezza.

Le foto: Corteo 31-01-09 Riugiat*

Poco dopo l’orario di convocazione il presidio -ancora una volta davanti alla prefettura- si è trasformato in un corteo che si è mosso dietro lo striscione “Lampedusa, Massa, Torino Diritti per i/le Migranti” in direzione del mercato di porta Palazzo. Il lungo passaggio attorno alla piazza del mercato è stato caratterizzato da diversi interventi in solidarietà con la lotta de* rifugiat* e contro il pacchetto sicurezza e le politiche razziste del governo.

Da Porta Palazzo il corteo è tornato verso il centro e dopo essere ripassato sotto la prefettura ha raggiunto la sede RAI di via Verdi per denunciare la manipolazione che i media hanno operato sull’informazione relativa alle cariche di martedì sera.

Diciamo innanzitutto che quella di oggi è stata una giornata importante su almeno due livelli.

In primo luogo la risposta di piazza è stata in grado di dimostrare ancora una volta la determinazione dei nostri fratelli e sorelle rifugiat*: nei giorni scorsi abbiamo assistito ad un rincorrersi di numerose dichiarazioni di vari politici cittadini che gridavano scandalizzati ad un supposto tentativo di strumentalizzazione delle rivendicazioni de*rifugiat* da parte dei centri sociali; abbiamo risposto contrastando l’atteggiamento colonialista che si trova nella mente di chi nega ostinatamente la soggettività migrante, hanno risposto i/le rifugiat* smentendo le affermazioni del Sindaco Chiamparino, ha risposto la piazza di oggi unita e compatta. Durante il corteo è emerso con forza il protagonismo de* rifugiat*: i molti interventi e gli slogan (casa, lavoro e residenza su tutti gli altri) urlati incessantemente dall’inizio alla fine hanno dimostrato che il tentativo di impaurire questa lotta con la violenza della polizia non ha raggiunto il suo obiettivo.

In secondo luogo riteniamo che la giornata di oggi abbia chiarito una volta per tutte una polarizzazione inequivocabile sullo scenario cittadino. Da una parte c’è la lotta delle case occupate di corso Peschiera e via Bologna, una lotta per la dignità che continuiamo a sostenere con ostinazione; intorno a questa lotta si sono mosse molte cose ed un coordinamento di associazioni del privato sociale ha imposto al comune l’apertura di un tavolo che possa arrivare quanto prima ad una soluzione concreta per i bisogni di tutti gli occupanti e le occupanti. Dall’altra parte ci sono il Comune e la Prefettura che fino a qui mettono sul piatto lo sgombero dell’occupazione di corso Peschiera e la sistemazione presso un centro della Croce Rossa di soli 80 uomini e per soli 3 mesi: meno di un terzo de* rifugiat* che vivono in occupazione!

Le prossime settimane saranno decisive. Intanto i rifugiati e le rifugiate continuano a resistere, come hanno fatto martedì sera, e come fanno ogni giorno contro il freddo e la fame in una città che nei suoi rappresentanti istituzionali continua a rimanere sorda di fronte alle richieste di dignità di questi uomini e di queste donne.

Casa-Lavoro-Residenza

Contro la violenza della polizia e lo sgombero di corso Peschiera!

Contro il pacchetto sicurezza!
Con i/le migranti che lottano!