Proiezione NaziRock

Mercoledì 15 aprile ’09 ore 20:45
via Dante di Nanni (zona pedonale)  Borgo San Paolo

Il “comitato 25 aprile ’09 zona San Paolo” in collaborazione con la Sezione Dante di Nanni dell’ANPI presenta:

“NaziRock

film documentario sul fenomeno crescente delle nuove destre di Ispirazione Nazi – fascista. Parteciperà il regista Claudio Lazzaro

blog di Nazirock

L’estrema destra vista dall’interno:
la sua musica, i capi, le alleanze, i rituali,
lo sdoganamento politico che sta aprendo ai nazifascisti italiani le porte
del potere istituzionale.

La destra radicale in Italia
può raggiungere il mezzo milione
di voti e diventare determinante, in un quadro politico in cui ne bastano
25.000 a decidere chi governerà il Paese. Per questo viene sdoganata.

NAZIROCK racconta questo passaggio politico, usando come filo conduttore
le band che infarciscono di testi fascisti la loro musica skin, oi, white
power e punkadestra.

Il film apre con le immagini
dei “due milioni” convocati
a Roma dall’opposizione al governo Prodi, il 2 dicembre 2006, ma
soprattutto racconta la Nashville dell’estrema destra: una grande
manifestazione, organizzata da Forza Nuova, il movimento guidato da Roberto
Fiore (condannato a nove anni per banda armata), che si è svolta
a Viterbo, nel Lazio, con la partecipazione dei principali gruppi rock
assieme a militanti e a leaders provenienti da Spagna, Germania, Francia,
Grecia, Libano e Romania.
Alla manifestazione di Forza Nuova si vendono decalcomanie filonaziste,
stemmi con la faccia di Hitler da applicare alle felpe, testi negazionisti
che non temono di sfoggiare in copertina titoli come “Auschwitz:
fine di una leggenda”.
Dal palco ascoltiamo politici e intellettuali provenienti dalla Germania,
dalla Spagna, dalla Grecia, dalla Romania, discettare di “cataclisma
multirazziale” e “Uomo Nuovo di fronte alla Decadenza”.
Assistiamo fino a notte fonda, nel grande hangar che di giorno ospita i
dibattiti, allo spettacolo dei concerti rock: una folla a braccio teso
nel saluto nazifascista, giovani che srotolano un grande striscione, accuratamente
stampato. Il testo, in caratteri cubitali: “PIU’ NAZISMO PER
TUTTI”.
Tra i relatori, a Viterbo, forse il più applaudito è Luigi
Ciavardini, condannato a 30 anni per la strage di Bologna, che dieci giorni
dopo il suo intervento al Campo d’Azione viene arrestato per rapina.
Appassionato anche l’intervento di Andrea Insabato, condannato a
12 anni, poi ridotti a 6, per l’attentato dinamitardo alla sede del
Manifesto. Mentre gli Hobbit intonano un inno allucinato alla violenza
negli stadi “Frana/la curva frana/sulla polizia italiana” che
anticipa, e sembra invocare, gli scontri sanguinosi di Catania e la morte
dell’ispettore Filippo Raciti
Ma ancora più interessanti e rivelatrici sono le interviste ai giovani
che partecipano al meeting politico, facce da proletari, ragazzi che non
hanno occhi cattivi, ma che potrebbero fare cose molto cattive, guidati
da chi sa strumentalizzare la loro voglia di giustizia e la loro ignoranza
a volte abissale. Li ascoltiamo senza commentare, li guardiamo, nel montaggio
alternato coi brani nazirock, inframezzati ai materiali di repertorio che
ricordano gli orrori e le distruzioni provocati da un’ideologia portatrice
di morte e vergogna.
Un incubo che lascia spiazzati, perché la domanda è sempre
la stessa: “Possibile che la storia non riesca a insegnare nulla?”