Ieri, 30 Giugno 2011, occupata la Circoscrizione 3!

Lo Sportello Diritto alla Casa di Zona San Paolo, gli attivisti per il diritto alla casa, le famiglie sotto sfratto, alcuni membri del comitato no-tav Torino, si sono date appuntamento questa mattina (ieri, 30 giugno 2011 n.d.r.) sotto la Circoscrizione 3 per “salutare” il neo-eletto Presidente ed informarlo del problema casa che coinvolge numerose famiglie che abitano il “suo” quartiere.

L’attenzione è stata rivolta prevalentemente allo sfratto del 5 luglio, giorno in cui una madre, una nonna e due bambini rischieranno di essere buttati in mezzo ad una strada.

Il messaggio che abbiamo voluto mandare è stato chiaro e determinato: la famiglia uscirà dall’immobile solo nell’ipotesi in cui le vanga data una altra casa, niente soluzioni “tampone”, niente dormitori, comunità, o alberghi, soluzioni tutte assolutamente costose per il Comune ed assolutamente inadeguate per la famiglia. Un albergo, unica proposta timidamente avanzata dal Presidente della circoscrizione in concertazione con gli assistenti sociali, arriva a costare al Comune 900 Euro al mese. Oltre ad essere una “soluzione” assolutamente costosa, quella dell’albergo è una proposta inadeguata per una qualsiasi famiglia. Il nucleo familiare, infatti, viene disgregato, gli uomini maggiorenni non possono accedere alle stanze degli alberghi, donne e bambini sono costretti a vivere in stanze fatiscenti, piccole, sprovviste di bagno, cucina ed igienicamente non a norma.

La famiglia non ha accettato questa “soluzione”, vuole una casa, come quella in cui ha vissuto per molti anni e per la quale ha corrisposto oltre 12 anni di affitto.

A questa debole proposta, si è contrapposta la determinazione di questa famiglia, e di tutti coloro i quali c’erano oggi e saranno presenti il 5 luglio.

Ora anche il Comune, portato adeguatamente a conoscenza del problema, non potrà far finta di nulla quel giorno e dovrà assumersi la responsabilità politica della tipologia di intervento che in quella circostanza verrà posto in essere dalle forze dell’ordine.

Una questione di diritto e dignità non può e non deve essere affrontata come l’ennesima emergenza di ordine pubblico.

Sportello Diritto alla Casa di Zona San Paolo