CPR e salute, solo silenzio dall’Ordine dei medici

A 5 mesi di distanza dalla sua pubblicazione, il Dott. Guido Giustetto, Presidente dell’Ordine dei Medici, non ha dato nessuna risposta alla lettera firmata da 121 tra medic e infermier in cui si mettevano in luce le evidenti contraddizioni dell’accordo Prefettura, Gepsa, Ordine dei Medici.
Come firmatari e firmatarie della lettera, come lavoratori e lavoratrici della sanità,come solidali e come antirazziste ed antirazzisti di questa città, riteniamo quindi urgente e necessario trovarci in presidio sotto la sede dell’Ordine lunedì 29 ovembre per ribadire quanto già scritto:
“chiediamo che l’ordine dei Medici di Torino esca dal silenzio, faccia tutto ciò che è necessario affinché sia fatta completa luce sulla morte di Moussa Balde, riveda i termini di un accordo che si pone in continuità con la fin qui scellerata gestione del CPR di Torino.
L’ordine dei medici in quanto ente che nel suo giuramento si propone di perseguire la tutela della salute fisica e psichica, il trattamento del dolore e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della dignità e libertà della persona non può per definizione accettare l’esistenza dei CPR, e dovrebbe formalmente schierarsi per la loro abolizione.”

Qui il testo completo della lettera https://www.pressenza.com/…/lettera-aperta-allordine…/

Ci vediamo in Corso Francia N°8
Lunedì 29 Novembre
Ore 16,00

In un contesto già critico per la salute pubblica, sempre meno solidaristica e sempre più economicista, non possiamo accettare che l’ordine dei Medici accetti passivamente il razzismo, la marginalizzazione e la violenza istituzionalizzata sui corpi di coloro che vivono situazioni di disagio sociale: le pratiche sanitarie sui corpi sono politica e chiediamo all’Ordine di prendere una posizione critica nei confronti dei CPR, in linea con i suoi principi di salute psicofisica ed in linea con un’idea di società più egualitaria e solidale

Basta: i CPR devono essere chiusi, chiunque collabori è complice delle torture e delle morti.