Domenica 25 aprile San Paolo è stato percorso da un lungo corteo colorato e vivo, composto da persone di tutte le età, che ha raccontato le molteplici resistenze del quartiere alla prima e alla seconda guerre mondiali. Storie fatte di lotte, scioperi, riscatti eroici ed enormi sacrifici. Storie come quelle delle sorelle Montagnana dimenticate, se non rimosse, perché scomode nella retorica ufficiale della repubblica dove predomina ancora un’impostazione patriarcale.
Una giornata disturbata solo dalla presenza di 6 fascisti capeggiati da Forzese, che si sono materializzati all’angolo tra via Monginevro e via Caraglio, provocando il corteo che ha risposto ricacciando loro, e i cordoni di polizia che li proteggevano, fino al covo di via Sestriere.
Questo è infatti il luogo da cui negli ultimi due anni lo scarno manipolo di figli di papà dal nome latineggiante di aliud sta cercando di insediarsi in quartiere.
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25 APRILE 2021 – Storia di scioperi, insurrezioni, circoli clandestini e resistenza
LA FREGNA LIBERATA – pomeriggio transfemminista antifascista
Il fascismo oggi si manifesta con attacchi sistematici e violenti alla libertà di autodeterminazione delle donne e delle soggettività non conformi.
Avvicinandoci al 25 aprile scendiamo in strada per dimostrare che la memoria della resistenza non può essere solo ricordo e celebrazione, ma è lotta quotidiana ed è una lotta che parte dalla rabbia transfemminista contro gli attacchi del nuovo fascismo che minaccia la nostra libertà e la nostra stessa esistenza in quanto donne, frocie, persone trans e non-binarie.
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Ciao Andrea ★
Andrea ci ha lasciate per un dolore incurabile che non potrà mai cancellare l’amore che ha dato al centro sociale Gabrio.
Per tanti anni ha vissuto in via Revello ed è stato un volto conosciuto in tutta Italia per la sua lotta antiproibizionista, scelta fatta per storia personale e che lo portò ad avvicinarsi al movimento passando proprio dal Gabrio.
Non ha senso per noi fare un elenco dei suoi numerosi impegni sociali e politici perchè oggi vogliamo solo stringerci intorno a Elena, il piccolo Olgher e tutta la famiglia di Andrea per ricordarlo e perché chi lotta non muore mai!
Le compagne e i compagni del Csoa Gabrio
Incontro con Eric Gobetti
Pubblichiamo il video dell’incontro di domenica con Eric Gobetti per la presentazione del libro “E allora le foibe?”, organizzato con Noi restiamo Torino.
Non dimentichiamo i crimini fascisti – 19 febbraio 1937
Oggi 19/2 è una data storica che ci ricorda uno dei crimini più crudeli, spietati e feroci dell’Italia fascista commesso nel 1937 come ritorsione ad un’azione della resistenza etiope all’occupazione fascista. In tre giorni gli italiani sterminano 1/5 della popolazione di Addis Abeba (19mila morti), commettendo stupri di massa e ogni genere di violenza.
Oggi più che mai è necessario fare i conti con la vera storia del nostro paese:
Ci vediamo Domenica 21 alle 16 al Gabrio per raccontare dei crimini italiani nell’ex Jugoslavia con Eric Gobetti che presenterà le sue ultime ricerche condensate nel testo ormai alla terza ristampa “E allora le foibe?”
video presentazione –> https://fb.watch/4ozLcJ9F3j/
Revisionismo storico e antifascismo militante: incontro con Eric Gobetti, storico e autore di “E allora le foibe?”
Eric Gobetti, storico free- lance , studioso della Resistenza e della storia della Jugoslavia nel Novecento. Autore fra le più recenti pubblicazioni, del nuovo libro “E allora le foibe?”
CSOA Gabrio
Noi Restiamo Torino
CONTRO IL REVISIONISMO STORICO – NON DIMENTICHIAMO LE STRAGI FASCISTE
Oggi insieme a Noi Restiamo Torino abbiamo voluto ricordare le vittime del campo di concentramento di Arbe e le numerose morti per mano fascista avvenute al suo interno.
Non ci basta il nome di un’isola, vogliamo narrare la storia, la vogliamo narrare tutta.
Contro il revisionismo storico che si è appropriato di questa giornata, continueremo a ricordare sempre le morti per mano fascista e non le morti dei fascisti colonizzatori e torturatori.
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Smrt Fasizmu!- Sloboda Narodu!

Per questo rifiutiamo la retorica del Giorno del Ricordo, che per celebrare unicamente le vittime dei partigiani titini (e non solo) nega le morti per mano fascista e nazista (almeno 2500 civili slavi e italiani uccisi anche nei campi di prigionia come quello dell’isola di Arbe), consegnandoci una figura ripulita di “italiano brava gente” che vorrebbe neutralizzare anche la violenza inaccettabile dei fascisti di oggi, mentre li vediamo e sentiamo sempre più arroganti nelle nostre strade invocare l’ordine dell’identità, delle radici nazionali, del maschio bianco forte e dominante sulle persone che loro ritengono “deviate”, donne, soggettività LBGQT+ e migranti, tutte diverse da quella tradizione che blaterano di vedere minacciata.
NEL CIRCO DELLA POLITICA C’E’ SEMPRE SPAZIO PER I PAGLIACCI
Aliud? Sticazzi…
Qualche tempo fa in Zona San Paolo ha aperto una piccola sede di fascisti. Si chiamano Aliud, ma se non sapete di cosa stiamo parlando è assolutamente normale, perché in generale in città non contano nulla. Adorano riempirsi la bocca di parole d’ordine da veri uomini, duri e puri, parlano di guerra, di identità e tradizione ma al tempo stesso gli piace fare i fighi definendosi alternativi e ribelli e blaterando sui loro social delle tante iniziative che fanno, iniziative alle quali però è praticamente impossibile partecipare perché sono sempre scortati da un grandissimo numero di forze dell’ordine: ribelli ma protetti dalla polizia, non è una novità, ma la storia dei fascisti in questo paese!
