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Solidarietà a Eric Gobetti, la verità è rivoluzionaria

Già nelle scorse settimane, con l’avvicinarsi della Giornata del ricordo, la pagina Wikipedia dello storico era stata presa di mira e manomessa, aggiungendo fra le righe frasi diffamatorie volte a screditare la scientificità delle sue ricerche. Ma è negli ultimi giorni che si è scatena sui profili personali dello storico torinese un vero e proprio attacco, con tanto di minacce gravi, di morte, per lui e i sui figli e intimidazioni personali da parte soprattutto di gruppi di estrema destra con frasi. Le minacce rivolte a Eric Gobetti sono inaccettabili e ci mostrano ancora una volta tutta la legittimità che da parte delle istituzioni e dei media viene lasciata a gruppi reazionari fascisti e di estrema destra: eccovi servito il rispetto democratico nel nome del quale gli fate spazio!
Spicca, fra i tanti commenti, l’ “accusa” di comunismo (non importa se vera o presunta) volta a delegittimare il lavoro di ricerca dello storico e che ci restituisce il clima in cui queste minacce maturano e trovano praterie da incendiare. Non soltanto le dichiarazioni del capo dello stato Mattarella, con le quali il revisionismo storico è diventata verità di Stato, ma anche e soprattutto la risoluzione del parlamento europeo con la quale il 19 settembre di due anni fa sono stati equiparati nazifascismo e comunismo: un’ equiparazione illegittima che sotto l’unico concetto di totalitarismo distorce i fatti storici e da una lettura approssimativa, pur di creare una “memoria europea condivisa”.
Ma la storia non può e non deve prestarsi a semplificazioni e la ricerca della verità più articolata, ma certamente più scomoda, specie se include processi rivoluzionari e soggettività di classe, è forse ciò che più spaventa chi ci governa. Non ci stupisce quindi che torni a farsi avanti la narrazione anticomunista soprattutto ora che la pandemia ha mostrato tutti i limiti del sistema di sviluppo in cui viviamo e il ritratto del “migliore dei mondi possibili” si riempe di crepe.
Per questo motivo ci impegnamo tutti i giorni sia di combattere i fascisti laddove operano, nei nostri quartieri e nei luoghi in cui studiamo, sia di praticare un esercizio di verità e di demistificazione della realtà. È proprio in quest’ottica che abbiamo deciso di organizzare l’incontro della prossima domenica, consapevoli del prezioso contributo che ci può essere offerto da uno storico che, nell’approfondire una delicata e complessa vicenda come quella dei confini orientali nel corso del Novecento, non si è fermato a una lettura superficiale e parziale, ma ha anzi voluto anche smascherare, dati alla mano le mistificazioni retoriche e le strumentalizzazioni politiche a cui queste vicende si sono prestate.
La verità è rivoluzionaria.
Nessuno spazio ai fascisti.
Solidarietà a Eric Gobetti!

Ci vediamo domenica 21-02 alle h 16 al csoa Gabrio – via millio 42

SOS SPESA: LASAGNATA POPOLARE ANTIFASCISTA

Non un passo indietro !

Difendiamo i quartieri Popolari da fascisti , razzisti e sessisti .

Potrebbe essere un'immagine raffigurante pizza e il seguente testo "IL COLLETTIVO sos SPESA PRESENTA: LASAGNE BENEFIT DISTRIBUZIONE ALIMENTARE SABATO 13/2 DALLE 11,30 PRESSO IL BANCHETTO GABRIO MERCATO DI CORSO RACCONIGI (ROTONDA ANGOL VIA FREJUS) MONOPORZIONI TAKE AWAY LASAGNA AL RAGÃ 4 EURO LASAGNA VEGETARIANA 3 EURO Sostieni la Solidarietà Popolare"

Iniziata la campagna elettorale cittadina cominciano a rispuntare nei nostri quartieri , in particolare all’interno dei mercati, i banchetti dei vari venditori d’odio .
Destre di ogni genere , fascisti più o meno dichiarati, che con la faccia tosta vengono a propagandare la guerra tra poveri , il razzismo e il sessismo nelle zone popolari .
Non lasciamogli spazio , non diamo loro agibilità .
Oggi è più che mai necessario bloccarli presenziando nelle strade , nelle piazze e nei mercati con i nostri corpi , le nostre idee e la nostra solidarietà senza alcuna frontiera.

Basta speculazione – Basta svendita del patrimonio pubblico

Cacciamo dai nostri quartieri affaristi , politicanti collusi e palazzinari

Ieri si è tenuta la prima iniziativa di lotta de

La Torino che vogliamo

in difesa di una città pubblica e contro la svendita agli speculatori dei nostri quartieri. 

Tra lo shopping cittadino in tante e tanti abbiamo ribadito che bisogna smetterla di consumare il suolo con il cemento e di regalare ai privati i nostri servizi sanitari, educativi e culturali.

Questa mattina abbiamo denunciato l’ennesima apertura di una RSA, veri e propri lager dove il vuoto della nostra società manda a morire gli anziani. Si finanziano i privati anche con il nuovo mega progetto del Parco della Salute e con l’avvio dei lavori per la TAV: tutto ciò si trova nella revisione del piano regolatore voluto dalla gang Appendino che vuole regalare la città alle fondazioni bancarie e ai cementificatori come ultimo atto dei loro 5 anni sgangherati di governo.

Non possiamo stare zitte di fronte a questo scempio e non ci fermeremo fino a quando non verrà ritirato il provvedimento.

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Ogni città prende forma dalla speculazione a cui si oppone!

????Manifestazione sabato 19 dicembre per dire basta svendite ai privati, la Torino che vogliamo è una città pubblica e giusta!

Potrebbe essere un'immagine raffigurante cielo, monumento e il seguente testo "19 DICEMBRE H14.30 Piazza Castello H15.30 Comune di Torino OGNI CITTÀ PRENDE FORMA DALLA SPECULAZIONE A CUI SI OPPONE Basta svendite ai privati, la Torino che vogliamo è una città pubblica e giusta"

???? H 14:30 Piazza Castello

???? H15:30 Comune di Torino

Quest’estate, dopo 25 anni, ha avviato il suo iter amministrativo la Revisione del Piano Regolatore della città.

????La Giunta Appendino vorrebbe varare il Preliminare entro il mese di dicembre.

La revisione del PRG non è un semplice atto amministrativo, è ciò che disegnerà il futuro di Torino per i prossimi decenni e in primo luogo andrebbe discusso pubblicamente, coinvolgendo tutta la città.

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8 Dicembre 2005 – 8 Dicembre 2020

8 Dicembre 2005 – 8 Dicembre 2020

La Lotta non si arresta !

La repressione non ci ferma !

Oggi siamo a San Didero in tante e tanti contro il progetto dell’autoporto, l’ennesima colata di cemento utile solo ad arricchire imprenditori senza scrupoli e mafie.
La sanità è al collasso e il governo persegue nell’interesse di pochi la realizzazione di un’opera inutile e dannosa.
C’eravamo, ci siamo, ci saremo sempre

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Nasce La Torino che vogliamo!

Quest’estate, dopo 25 anni, ha avviato il suo iter amministrativo la Revisione del Piano Regolatore. La Giunta Appendino vorrebbe varare il Preliminare entro dicembre 2020.

Non è un semplice atto amministrativo, è ciò che disegnerà il futuro di Torino per i prossimi decenni e in primo luogo andrebbe discusso pubblicamente, coinvolgendo tutta la città.
L’attuale Amministrazione a guida M5S, in continuità con quelle a guida PD, ha invece coinvolto la cittadinanza a giochi fatti, dopo l’adozione della proposta di Revisione del PRG, con incontri ai quali risultava difficile, se non impossibile, accedere e preferendo sempre interloquire con le associazioni di categoria che rappresentano interessi privati: Collegio dei Costruttori, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Federalberghi.
Siamo quindi di fronte al tentativo di imporre un modello di sviluppo urbano senza alcuna discussione o confronto, senza coinvolgere il tessuto sociale della città, sordi alle critiche e ai bisogni della collettività.
Questo rappresenta il primo problema di questa Revisione del PRG che, nostro malgrado, conferma un modello di città su cui le élites puntano ormai da 40 anni.
La retorica della città post industriale che doveva reinventarsi turistica e capace di attirare capitali da investire nella ristrutturazione dei siti e delle attività industriali dismesse, appartiene agli anni ’80 del secolo scorso, eppure la Revisione del Piano Regolatore, dopo quasi 40 anni di fallimenti, non se ne discosta per nulla.
Il vecchio e il nuovo PRG mantengono ancora una visione esclusivamente impostata sul centro della città come unico luogo in cui investire soldi pubblici e attrarre il turismo, mentre i restanti quartieri, trasformati negli anni in un enorme periferia dormitorio, continuano ad essere abbandonati all’unica prospettiva della cementificazione e della speculazione edilizia.
Manca completamente un’azione pubblica per recuperare e far rivivere la nostra città dopo decenni d’impoverimento e di abbattimento dei livelli di vivibilità provocati dalla chiusura di servizi pubblici, sanitari, sociali, educativi e culturali.
Manca una vera iniziativa sulle problematiche sociali esplose in questi anni come l’emergenza abitativa e l’edilizia pubblica, come mancano anche investimenti per far sopravvivere ed avanzare il tessuto produttivo e artigianale della città.
Una mancanza di prospettive che si riconferma nella mobilità pubblica sempre più cara e inaccessibile, soprattutto in questi tempi di nuova crisi economica, priva di investimenti pubblici per lo sviluppo di un’alternativa di trasporto cittadino sostenibile e non inquinante, mentre la privatizzazione della GTT avanza a tappe forzate.
Vengono invece confermate le possibilità di consumo di suolo, con cui proseguirà la svendita del patrimonio pubblico a favore della cementificazione e di mega progetti speculativi come il Parco della Salute, il famoso ospedale di eccellenza da 450 milioni di euro, mentre rimangono chiusi (in piena crisi sanitaria) gli ospedali pubblici, si chiudono i pronto soccorso, i poliambulatori, le sale mediche per la prevenzione e la cura territoriale.
Noi movimenti, comitati e associazioni, ci siamo mossi in questi anni per difendere i servizi e gli spazi pubblici, il verde e la vivibilità, e oggi troviamo poco o nulla di confortante nella revisione del PRG voluta dall’amministrazione Appendino, se non una conferma che questa non è la città che vogliamo!
Ci diamo quindi un primo appuntamento per il 19 dicembre, per dare vita ad una iniziativa pubblica all’aperto in piena sicurezza, un momento in cui si incontreranno i percorsi di lotta e resistenza a questa visione della città e che permetterà anche di presentare le Osservazioni al PRG elaborate dalle varie realtà.

Cominciamo a mettere insieme i tasselli di una città diversa, un’altra città, La Torino che vogliamo!

TU CI CHIUDI – TU CI PAGHI

Oggi in piazza!!

Se il lockdown è l’unica soluzione per rallentare la diffusione del virus, i costi sociali non possono essere ancora una volta rovesciati sui settori popolari della società.
Chi governa ha per anni svenduto e devastato la sanità e la scuola e precarizzato il lavoro. Il diritto a un reddito e a una casa, alla sanità e alla scuola pubbliche, funzionanti e garantite per tutti e tutte sono urgenze irrimandabili.
Che i costi della crisi la paghino i ricchi, la paghino quelli che negli ultimi sei mesi hanno continuato ad arricchirsi.
Basta con questo sistema che ci avvelena, non vogliamo dover scegliere se rischiare di ammalarci o di rimanere senza un reddito e una casa.
Piazza Castello ore 16:30
In piazza per far sentire la nostra determinazione, in condizioni di sicurezza (mascherine e rispetto delle distanze)
‼️ Info pratiche sulla giornata in fondo!‼️
????Il 31 ottobre invitiamo tutte le persone che hanno a cuore la libertà di scelta e l’autodeterminazione delle donne a ritrovarsi sotto alla Regione Piemonte.
????Qualche giorno fa, infatti, senza alcuna discussione in consiglio regionale, la Regione Piemonte ha diramato in modo totalmente arbitrario una circolare che rafforza l’ingresso delle associazioni anti-abortiste negli ospedali e che mette in discussione le linee guida del Ministero della Salute inerenti alla somministrazione della pillola abortiva ru486 nei consultori.
????Noi non ci stiamo! Sui nostri corpi decidiamo noi!
???? Leggi il testo completo sulla giornata:
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Cosa accadrà durante la manifestazione?
⚠️⚠️– La manifestazione sarà statica nel rispetto delle misure attuali. Segneremo a terra la distanza corretta, in modo che tutte le persone presenti possano disporsi in sicurezza a distanza, sempre munite di mascherina. Ci teniamo a costruire una manifestazione inclusiva ed a proteggerci, dunque non accetteremo comportamenti scorretti o rischiosi per le persone partecipanti.
????– Porta in piazza pentole, padelle, mestoli, tutto ciò che serve per fare rumore e costringere la Regione a non ignorare la mobilitazione! Segui le indicazioni della prima fila per capire quando fare silenzio e quando iniziare a fare rumore!
‼️– Prendi un gessetto e scrivi quello che vuoi: la tua storia di interruzione volontaria di gravidanza, perché sei in piazza, cosa ne pensi della loro circolare! Lasceremo in diversi modi i segni del nostro passaggio, vogliamo che sappiano di essere circondati!

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MERCATINO DI AUTOFINANZIAMENTO PER LA MICROCLINICA FATIH

Giovedì 5 novembre la Microclinica Fatih appare al mercatino SPA del Gabrio con un frizzante stand di libri, vestiti, marmellate e mille sorprese!

In un momento in cui riteniamo particolarmente importante difendere la salute di tutte e di tutti, specialmente di chi è più in difficoltà, proponiamo un mercatino di autofinanziamento per poter continuare la nostra attività nei mesi che ci aspettano, come sempre offrendo cure, supporto e farmaci gratuiti a tutte e tutti.

La situazione sanitaria che stiamo vivendo ci ha spinti a proporre un mercatino dove sarà possibile supportare le nostre attività, bere un bicchiere di vin brulé in compagnia e sicurezza e portarsi a casa elementi semplicemente imperdibili per affrontare i prossimi freschi mesi invernali!

Vi aspettiamo!

Giovedì 5 novembre dalle 16,30 alle 18

Presso il CSOA Gabrio, via MILLIO 42, Torino

Zona San Paolo antifascista ed antirazzista