Il giorno 14 gennaio è stata pubblicata la notizia della richiesta di sgomberodell’exMOI. Il sequestro preventivo delle palazzine è stato emesso dal gip Luisa Ferracane, su richiesta della procura, da parte del pubblico ministero Paolo Borgna. E’ stato delegato alle forze di polizia il compito di sgomberare le palazzine “con i tempi e le modalità più opportune in base alle esigenze di ordine pubblico e sociali del caso” ma ad oggi non è pervenuta nessuna proposta di incontro né agli abitanti o ai loro rappresentati, né al nostro comitato di solidarietà. Non è dato sapere cosa sarà dei palazzi che molti chiamano casa. Dall’occupazione ad oggi l’interessamento da parte delle istituzioni rispetto alle condizioni di vita dei rifugiati all’exMOI è stato minimo. A parte il dialogo con la circoscrizione IX, la politica si è distinta per il silenzio totale e l’aggressività razzista, per cui si sono seguiti: la manifestazione “anti rifugiati” organizzata dal comitato Lingotto è Italia (fantoccio di Fratelli d’Italia), la visita a provocatoria da parte dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Lega Nord e Forza Italia, ed infine la manifestazione Lega Nord guidata da Matteo Salvini. In nessuno di questi casi è stata posta l’attenzione sui reali problemi dei rifugiati: cosa li abbia portati ad occupare una casa, quali sono le condizioni di vita e di lavoro degli abitanti, quali le difficoltà burocratiche che incontrano quotidianamente. Ulteriore schiaffo alla dignità della persona e vedersi togliere il poco di guadagnato, la casa, in un momento in cui si ha già poco. A due mesi di distanza dalla notizia vogliamo riportare l’attenzione su tutte queste tematiche con un CORTEO il 14 MARZO 2015, a partire da piazza Carlo Felice (Porta Nuova), un corteo:
- CONTRO LO SGOMBERO DELL’EXMOI OCCUPATA – Per opporsi allo sgombero indiscriminato e chiedere chiarezza riguardo al futuro del MOI e di chi lo vive.
- PER UN PERMESSO DI SOGGIORNO A LUNGO TERMINE E FACILE DA RINNOVARE – Perchè pagare centinaia di euro e aspettare mesi per un permesso che dura un solo anno non è possibile.
- PER LA LIBERTÀ DI MOVIMENTO IN EUROPA – Per poter scegliere liberamente dove vivere, senza dover restare in un paese che ha deciso di non accogliere.
- PER UN’ACCOGLIENZA DIGNITOSA E LAVORO PER TUTTI -Per garantire a chi arriva in italia dei progetti utili e reali prospettive di lavoro a chi vuole rimanere.
- PER PIENO RICONOSCIMENTO DELLA RESIDENZA IN VIA CASA COMUNALE 3 – Per far capire che la gentile concessione del comune è spesso un pretesto che la questura usa per non rinnovare il permesso e che molti uffici non riconoscono questo indirizzo.