Gli aiuti di Comune, Regione e Governo non si vedono.
Avevamo già denunciato la povertà e l’insufficienza delle misure proposte dalle istituzioni : una su tutte i buoni spesa, che sono finiti subito ed in molti casi mai arrivati .Sostegni al reddito ed all’abitare, come il Fondo Nazionale si sono dimostrati insufficienti per rispondere a tutte le richieste e vengono concessi in maniera discriminatoria. La procedura da seguire per ottenerli sembra sempre di più un percorso ad ostacoli: in questo modo trasformano l’accesso ai nostri diritti in un gioco a premi.
Comune ,Regione e Governo si ostinano a non considerare gli effetti devastanti che la crisi sanitaria continua a produrre sulla vita già difficile delle persone: c’è chi ha perso il lavoro o aspetta mesi la cassa integrazione, chi lavora con orario ridotto, chi non riesce a pagare più le bollette, l’affitto, la spesa.
Come sempre i costi della crisi (che sia causata da una pandemia o dalle speculazioni finanziarie poco cambia) si scaricano su chi è più povero/a, su chi è precaria/o, su chi è immigrato/a.
Noi siamo quelle persone: quelle che hanno perso il reddito, che faticano ad arrivare alla fine del mese, che sono sotto sfratto. Ma noi non ci siamo fermate.
Ci siamo organizzate e mentre il Comune fingeva di non vedere, abbiamo trovato il modo di resistere insieme, dimostrando che al di fuori dalle logiche capitalistiche è possibile creare una comunità includente e meticcia, che si prende cura di tutti e tutte e che è in grado di esprimere insieme proposte di mutuo-aiuto e di lotta.
Chi siamo? Il gruppo solidale SOS Spesa si è formato durante i mesi del lockdown con l’intenzione di organizzare una rete di solidarietà di quartiere per resistere insieme a questa crisi e non lasciare nessuna/o indietro.
Collettivo SOS Spesa
Zona San Paolo solidale e antirazzista