1° Marzo 2011: Una giornata di lotta contro razzismo, sfruttamento e crisi – Picchetto Antisfratto + Corteo

Un anno fa il 1° Marzo siamo scesi tutti e tutte in piazza per chiedere diritti e libertà contro le politiche razziste che dividono i cittadini in italiani e immigrati, in ricchi e poveri, in poveri italiani e in poveri immigrati. Anche quest’anno il 1° Marzo si presenta come una giornata di sciopero e di lotta per mettere in luce la condizione del lavoratore migrante, ma in particolare il nostro 1° Marzo si configura come una mobilitazione di unità di conflitto e di lotte per i diritti che oggi, come forse non mai, non possono che unire migranti e italiani. Permesso di soggiorno , residenza per i rifugiati e le rifugiate, reddito, casa, istruzione e salute per tutt*, lavoro non sfruttato e sottopagato restano per noi le parole d’ordine contro chi ci vorrebbe diversi e divisi e ci troverà uguali ed uniti!

Dalle 8 del mattino PICCHETTO ANTISFRATTO in Via Frejus 83
Alle 17, fronte Porta Nuova, CORTEO contro razzismo e sfruttamento


1° Marzo 2010
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Resistenza allo sfratto in Via Frejus 83
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Volantino 1° Marzo 2011

Un anno fa il 1 marzo eravamo in piazza per chiedere diritti e libertà contro politiche razziste che dividono i cittadini in italiani e immigrati, in ricchi e poveri, in poveri italiani e in poveri immigrati.

Da un anno molto poco è cambiato e anzi qualcosa è peggiorato: la sanatoria colf e badanti del 2009 è l’esempio più chiaro di come i politici utilizzano gli immigrati e le immigrate per far guadagnare soldi alle casse dello stato da un parte, e dall’altra ci mostra come essere clandestini serve all’economia, ai padroni che possono fregarsene dei diritti, pensare solo ai propri guadagni e continuare a offrire lavori con salari da fame.

Durante i mesi passati alcune lotte per i diritti hanno provato a rompere questo clima pesante; a Brescia gli immigrati che per 17 giorni hanno occupato la cima di una gru per far sentire forte la richiesta di una sanatoria generalizzata ci hanno spiegato che si può e si deve puntare in alto con le lotte che facciamo perchè questo è l’unico modo per poter resistere!

In Tunisia, in Egitto, in Algeria, in Yemen, in Bahrein, in Marocco, in Libia sono centinaia di migliaia le persone che schiacciate dal peso di una vita senza diritti e democrazia sono scese in piazza per rovesciare dittatori e governi che sembravano intoccabili e immortali, dimostrando che quando la rabbia esplode dal basso nemmeno le armi e le bombe possono fermarla!
Anche qui da noi dove tutto sembra democratico, i nostri diritti vengono quotidianamente calpestati e i nostri spazi di libertà ristretti sempre di più. Dopo la truffa della sanatoria, la lotteria del decreto flussi, arriverà anche il permesso di soggiorno a punti, una norma ulteriore per rendere sempre più difficili, precarie e ricattabili le vite di tutti e tutte. Anche qui da noi si muore perchè stanchi di subire l’arroganza della polizia ci si cosparge di benzina e si protesta dandosi fuoco: questo è successo la settimana scorsa a Palermo a Noureddine, un giovane marocchino regolare, e proprio da una protesta esasperata contro l’arroganza dei potenti è iniziata la rivolta in Tunisia.

Resistere uniti è l’unica strada per non rimanere schiacciati, perchè se i potenti vogliono continuare a ignorare i nostri diritti, dovranno sempre più spesso fare i conti con la nostra rabbia.

*Per il permesso di soggiorno per tutti/e, contro la sanatoria colf e badanti e contro la truffa del decreto flussi
*Contro il permesso di soggiorno legato al lavoro
*Contro il permesso di soggiorno a punti e i test di italiano che trasformano gli insegnati in poliziotti
*Contro la burocrazia, le lunghe attese e le tasse altissime per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno
*Contro la crisi, contro lo sfruttamento, per il lavoro vero,
*Per il diritto alla casa, al reddito, all’istruzione e alla salute
*Per la pace e l’unità tra i popoli; solidarietà a chi si ribella in ogni parte del mondo, solidarietà con chi viene in Italia lasciando guerre e dittature per costruirsi un futuro migliore, contro i respingimenti in mare e alle frontiere;
*Ricordando Nourredine, ucciso a Palermo; contro l’arroganza di chi indossa la divisa, contro il razzismo istituzionale.

Volantino Via Frejus 83

Ancora una volta il portone di Via Frejus 83 vede i nostri corpi in difesa del diritto all’abitare; si tratta infatti della quinta volta in cui l’Ufficiale Giudiziario tenterà di mandare fuori dalla loro casa Cinzia, Massimo ed i loro due bimbi. Questa famiglia, come ormai molte, troppe altre,“intrappolata” nella crisi, non è più riuscita a pagare l’affitto.

Il Comune ha respinto la richiesta di emergenza abitativa, che consentirebbe loro di avere ancora un tetto sulla testa, ma con la differenza di un affitto “sostenibile” e lo fa con una motivazione sconcertante: non hanno diritto all’emergenza perché Massimo ha lavorato “troppo”… ben un paio di mesi in un anno!!!

Avendo il caso di Cinzia e Massimo attirato l’attenzione mediatica ed essendo ormai alle porte le elezioni che dovranno decretare il nuovo sindaco, il Comune ha tentato di avanzare alcune timide risposte per “risolvere” il problema, risposte che però, si sono dimostrate tutte irrealizzabili… a Cinzia e Massimo, infatti, sono state di volta in volta richieste cauzioni e garanzie che non potevano offrire, altrimenti (ai più sembrerà ovvio!) avrebbero trovato una sistemazione autonoma o, ancora meglio, non sarebbero stati sfrattati dalla casa in cui vivono ormai da tempo.

A questa famiglia, quindi, non resta che lottare ancora per la propria dignità, in una battaglia che non è solo la loro, ma riguarda sempre più abitanti della nostra città, i diritti e dignità di tutti…

Per questi motivi vi invitiamo ad unirvi al fianco di Cinzia e Massimo nella lotta per il diritto all’abitare!

LA DIGNITA’ NON SI SFRATTA