Ven 30 Marzo 2012 – Festa della Semina 2012..MGZ in concerto

Centro Sociale Occupato Autogestito Gabrio presenta:

—>FESTA DELLA SEMINA 2012<—

CONTRO PROIBIZIONISMO, REPRESSIONE E NARCOMAFIE
————>coltiva la tua pianta!<————–

Ore 22:00

Presentazione del libro ““Leone bianco leone nero” – con l’autore Giuseppe Nicosia.
Un viaggio attraverso un mondo d’ingiustizie, sprechi e verità nascoste

http://infoshocktorino.noblogs.org/post/2012/03/28/festa-della-semina-2012-presentazione-del-libro-leone-bianco-leone-nero/

Dalle 23:30 concerto live con:

MGZ….il ritorno del profeta

http://www.mgz.it/

prima e dopo il concerto dj set trash by:

NIK ALIEN & ELETTROSCIOCCHINE

Durante la serata scambio di semi e piantine in omaggio!

Venerdì 30 Marzo 2012
C.S.O.A. GABRIO
Via Revello 3
Zona San Paolo Antirazzista

Sottoscrizione 5 euri

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Biografia MGZ. MGZ ha realizzato 4 EP su vinile “Wounded” (Amen thx1138), “Who is the Monster?” (Technological Feeling), “Sempre più veloce” (Wide), “King of love”(Amen thx1138), il minicd “Karakiri” (Beware!), il video-film “Abracadabra”(Wide), 3 cd “Cambio Vita”(Wide), “Non riesco più a starmene tranquillo” (Alternative), “Ho visto tempi migliori” (Green Fog) e i videoclip “Sopravvivo Senza Motivo” (Lorenzo Vignolo), “Su e Giù” (Cicciotun) e “Disco Paradise” (Metrobrinvidei).

Ha messo in scena diversi spettacoli insieme al collettivo teatrale “Le Signore” (regista Grazia Stella), unendosi in alcune occasioni ai Mutoid West Company di Pisa e al VJ-videomaker Alessandro Amaducci. Ha collaborato con Madaski e gli Africa Unite nel brano “Soffici Sapori” e nel videoclip “Muovi”. E’ stato “The Being” nel “Frau Frankenstein” di Giorgio Battistelli (regia di Stefano Tomassini) per il Gran Teatro La Fenice di Venezia. Ha cantato insieme a Zazzo negli ultimi concerti dei Negazione. Ha partecipato ad alcune puntate dei programmi televisivi “Music Zoo” (Rete All Music) e “Space Girls” (Sky / Happy Channel). E’ presente con suoi brani nelle colonne sonore dei film “Preferisco il rumore del mare” di Mimmo Calopresti, “Chloe viaggia nel tempo” di Luigi Roccati e “Siamo fatti così” (Polivisioni). La band che lo ha accompagnato ha visto alternarsi alle chitarre Tax (ex-Negazione), Dome La Muerte (ex-Not Moving), Bob Stones (anche Cardo Santo, Anatrofobia3, EAQuartett), Steven Guitar (Mistic Zippa), e da tempo condivide l’intero progetto con DJ Brainzuk (musiche, arrangiamenti, programmazioni) compresa l’attività di Dj, sotto la sigla Buru Buru Clan. MGZ & BRZ hanno appena ultimato le registrazioni di due nuovi brani, “La Bolla” e “Se Fosse Vero”, inclusi nell’ultimo cd “La Bolla – Greatest Hits” (Big Ramona),e stanno per presentare il nuovo spettacolo “live” con le Buru Buru Girls alle danze, Richy Zen alle chitarre e le scenografie di Ruben Esposito. (Per ulteriori informazioni e per asocoltare la musica di MGZ: (http://www.myspace.com/mgz124)

LEONE BIANCO LEONE NERO
La situazione che concerne le politiche sulle droghe in Italia non sembra voler cambiare, neppure dopo l’uscita in giugno 2011 della relazione scritta dalla “World commission of drug policy”, composta da numerosi politici e tecnici di tutto il mondo che denuncia il fallimento della “war on drugs” sia in termini economici che in termini di promozione della salute. Mentre in altri stati europei e del mondo si stanno tentando azioni alternative, in Italia il proibizionismo è talmente radicato che non viene percepito come una scelta politica, ma come l’unica forma di interevento in relazione all’uso di sostanze; tuttavia in diversi decenni ha prodotto un considerevole aumento della domanda ed il consolidamento di cartelli e narcomafie colluse con i governi occidentali che speculano sulla nostra salute. Intanto i consumatori di sostanze continuano ad essere perseguitati, uccisi dalla brutalità poliziesca, arrestati e limitati nelle loro libertà personali: recentemente Serpelloni, capo del Dipartimento Politiche Antidroga rimasto in carica nell’attuale governo, ha dichiarato che i consumatori di sostanze devono essere trattati alla stregua di malati da curare ed ai quali non deve essere data la possibilità di lavorare e di avere la patente. Ma è davvero così? Il modello medico ed il modello morale descrivono in modo adeguato il fenomeno legato all’uso di sostanze? Esistono modelli alternativi che siano in grado di tenere in considerazione la complessità legata ai comportamenti di assunzione ed il ruolo attivo del consumatore, dei suoi significati e dei contesti in cui usa? Esistono politiche alternative alla repressione, al controllo sociale ed alla medicalizzazione dei consumi?
In occasione della festa della semina di quest’anno abbiamo deciso di dare voce ad una delle tante e troppe vittime del proibizionismo, Giuseppe Nicosia, che ha subito la condanna più pesante per un reato “primo a caso”.
L’autore descrive la sua esperienza carceraria in compagnia di tanti altri uomini soli, privati di dignità e speranze in un presente schiacciato tra uno scomodo passato e un futuro difficile. Arrestato per aver coltivato illegalmente marijuana durante la detenzione vive e indaga quello che dovrebbe essere il recupero dell’individuo che infrange la legge.
Attraverso un diario, scritto da dietro le sbarre, racconta con lucidità cosa accade all’interno di un penitenziario, dipingendo con tratti semplici ed efficaci le personalità e l’umanità di quelli che la società chiama delinquenti.
Questo romanzo è una crudele fotografia che denuncia l’inefficienza e la corruzione di un sistema che sembra non riuscire a sfuggire alla degenerazione civile in atto nella società odierna.
Di alto valore documentaristico sono inoltre le descrizioni delle varie droghe, di cui l’autore spiega dettagliatamente quello che non viene detto: dalla storia agli effetti, fin anche al mercato che hanno alcune di queste, illustrando inoltre nei particolari la coltivazione della marijuana, la preparazione di alcuni derivati e gli usi che si potrebbero fare di questa pianta.

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