Sab 24 Marzo 2012 – Growing Knowledge Contest/Giornata Hip Hop

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GROWING KNOWLEDGE CONTEST

Dalle 16:

Workshop Hip Hop con:

* Lab On the Move – Nuove generazioni in movimento (Bo)
* Claver Gold (Bo)
* Chiodo from “Fuoco negli occhi” (Bo)
* Dj Dekon (To)
* Cario (To)
* Giorni contati (Cn)

Ore 19:

Presentazione del libro “La normale eccezione. Lotte migranti in Italia”. Con uno degli autori Giorgio Grappi del Coordinamento Migranti Bologna

Ore 20:30

Cena Sociale

Dalle 22:30

Concerto con:

* Lab On the Move (Bo)
* Fankam (To)
* Chiodo from “Fuoco negli occhi” (Bo)
* MPC (To)
* BlackJack (To)
* Claver Gold (Bo)
* Dj Dekon (To)
* Cario from Casa del Crudo (To)
* Giorni Contati (Cn)

Free Entry
C.S.O.A. GABRIO
Via revello 3
Zona San Paolo Antirazzista

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Growing Knowledge Contest

E’ una giornata di Hip Hop pensata per aprire uno spazio di confronto e di scambio tra giovani appassionati aspiranti Mc e Mc che già da anni calcano la scena. E’ una giornata di incontro tra due città Bologna e Torino che sono state e sono la culla del Rap underground e che hanno fatto la storia dell’old school.
Nasce dall’idea di far conoscere a Torino un’esperienza anomale e contro di Bologna ovvero il Lab On the move e capire se è possibile pensare di realizzare qualcosa di simile anche all’ombra della Mole. Due posti occupati l’XM e il Gabrio, due trasmissioni RadioFoniche Metixflow e Black Jack direttamente dall’unica emittente libera dell’etere Torinese Radio Blackout un corto circuito che ha generato una serata ed un possibile percorso per fomentare ancora di più la scena hip hop Torinese.

On the Move – nuove generazioni in movimento

Il laboratorio hip-hop nasce dall’incontro di On The Move, progetto del Coordinamento Migranti di Bologna, e dal confluire di varie esperienze artistiche e sportive. Attraverso l’hip hop, lo sport e l’impegno politico facciamo sentire la nostra voglia di prendere in mano il nostro futuro, senza farci schiacciare.
Siamo la voce di chi rifiuta l’etichetta “migranti di seconde generazione” proprio perché non ci sentiamo secondi a nessuno sulla nostra strada non ammettiamo chi differenzia ed esclude.

Ci chiamano migranti di seconda generazione. Ci chiamano stranieri, extracomunitari, o, ancora, marocchini, senegalesi, eritrei, cinesi, etc… A volte ci chiamano utilizzando insulti apertamente razzisti. Altre volte ci chiamano a sostenere file interminabili davanti le questure per ottenere un permesso di soggiorno quando compiamo i 18 anni di età. Ci chiamano, poi, a lavorare nelle cooperative o nelle fabbriche per pochi soldi, per fare i lavori più duri con contratti di pochi mesi, e ci chiamano perchè sanno che non possiamo dire di no, perchè dire no è un lusso che si possono permettere in pochi, perchè noi se vogliamo restare dobbiamo lavorare per avere un permesso di soggiorno. Oppure ci chiamano studenti di serie B perchè affolliamo i banchi di scuola degli istituti professionali e tecnici, ci considerano gli ultimi della classe, future braccia da sfruttare e poco più. Ci chiamano, ci chiamano, ci chiamano. Ma forse non sanno che non risponderemo più all’appello per alzata di mano. Non sanno che il nostro nome non è seconde generazioni: noi siamo generazioni in movimento. Noi siamo migranti e italiani, nativi e non, ma lottiamo insieme contro il razzismo istituzionale che ci vorrebbe divisi tra i banchi di scuola e nei luoghi di lavoro. Noi siamo quelli che hanno iniziato a urlare contro la legge Bossi-Fini e tutte quelle leggi che ci rendono sempre più sfruttabili e ricattabili, come la legge 30 o la legge Gelmini, insomma contro chi ci vorrebbe sempre più precari. Noi siamo quelli che vogliono usare qualsiasi mezzo, dalla musica allo sport, alla politica per formulare le proprie rivendicazioni.
NOI SIAMO ON THE MOVE