ESSE NON CI FERMASSIMO🔥

Comunicato EsseNon

Dopo le violenze di due settimane fa, avevamo detto che non ci saremmo arres* e oggi, sotto un caldo sole di gennaio, abbiamo attraversato il quartiere con una partecipatissima biciclettata. Giovani e giovanissim*, abitanti del quartiere, student*, lavoratori e lavoratrici si sono ritrovat* per denunciare l’ennesima speculazione cittadina.

Siamo partit* dal giardino che dovrebbe essere cementificato per lasciare posto a un nuovo centro commerciale. Da qui ci siamo dirett* alla sede della circoscrizione, luogo da cui non è stata spesa neanche una parola sulla colata di cemento imminente. È proprio l’amministrazione comunale che ha permesso la svendita dell’area e non ha tenuto in conto le esigenze dei/delle cuttadin*. Quello di cui il quartiere avrebbe bisogno non sono nuovi centri commerciali, ma spazi verdi, di cultura e socialità.
Accompagnat* dagli applausi di chi si affacciava alle finestre abbiamo attraversato il mercato e le vie commerciali del quartiere, sottolineando i danni che la grande distribuzione causerà al commercio di prossimità. Siamo poi passat* nell’area dell’ex Diatto dove sorgerà uno studentato privato che gli studenti e le studentesse di questa città non si potranno permettere perché poco accessibile e costosissimo.
Al grido “Esselunga non la vogliamo” abbiamo bloccato il traffico del sabato pomeriggio che rende sempre più grigia la nostra città. La pedalata si è poi conclusa ai giardini che saranno sacrificati per il progetto esselunga.
Questo non è che l’inizio della lotta: continueremo a opporci a cementificazioni, privatizzazioni e speculazioni. La strada è ancora lunga, continuate a seguirci.

E attenzione attenzione
Segnaliamo, inoltre, che proprio in contemporanea alla bicicletta si è svolto un controllo di polizia all’interno degli spazi di Comala. Questo episodio è in continuità con la militarizzazione del quartiere a cui assistiamo da settimane durante le assemblee e le iniziative del comitato

Esse non ci fermassimo?