Questa mattina in via Monginevro 68 è stato eseguito l’ennesimo sfratto a sorpresa,(tramite il famigerato art. 610). Uno sfratto inutilmente muscolare, ai danni di una famiglia, con una bambina di soli 2 mesi, raggirata dalla proprietaria dell’intero stabile con un contratto falso e pagamenti in nero.
Sappiamo bene quanto la questione abitativa non sia un’emergenza in questa città, ma bensì una malattia cronica, nonostante la popolazione residente diminuisca di anno in anno e le case vuote aumentino di conseguenza.
Il nostro quartiere però si trova nel mezzo di un cambiamento strutturale, la strada verso la studentificazione prosegue ad un passo vertiginoso, la vicinanza ed i collegamenti rapidi alle due stazioni dei treni rendono la circoscrizione tre un succulento satellite del centro città in cui fare affari.
Gli affitti aumentano, gli appartamenti a prezzi accessibili scarseggiano, i negozi di vicinato scompaiono e/o si convertono in piccoli appartamenti per residenze mordi e fuggi, i bar diventano locali per aperitivi o bistrot di fascia medio alta. (in una parola gentrificazione)
Intanto, gli Student Hotel nascono come funghi e lucrano senza pietà sulle centinaia di studenti e studentesse alla ricerca di una sistemazione vicino all’università.
Il cortocircuito nel sistema però resta e sono le migliaia di persone che vivono, abitano e spesso lavorano in questo quartiere che non vedono alcun interesse in questo cambiamento, anzi un danno nel “cambio di destinazione” della zona e lo dimostrano tutte le persone presenti martedì in circoscrizione per tentare di salvare il parco Artiglieri da Montagna dalle mire speculative di Comune ed Esselunga.
Insieme al Comitato Essenon abbiamo ottenuto il consiglio aperto di martedi per esprimere e condividere con il quartiere l’idea che come centro sociale abbiamo della città. Spazi verdi, tutele, diritto alla casa, servizi di cura pubblici e per tuttə.
Ci chiediamo quale futuro riserverebbero per noi le istituzioni, quelle istituzioni che, incapaci di proporre soluzioni abitative reali, delegano alla questura la gestione dell’abitare, relegandolo a problema di ordine pubblico.
Le stesse istituzioni che con “il piano va veloce” stanno propagandando un nuovo, rivoluzionario piano regolatore fatto di destinazioni d’uso flessibili, di svendita di aree verdi, di nuovi supermercati, di social housing o di appartamenti sociali a tempo determinato al posto dell’edilizia pubblica.
Un piano regolatore che per la nostra circoscrizione può essere solamente il volano per il raggiungimento della completa gentrificazione.
La città si fa moderna e una città moderna è “mordi fuggi” ci dicono l’assessore all’urbanistica Mazzoleni ed il coro dei sostenitori del governo cittadino.
E noi ?
Noi restiamo qui a portare solidarietà alla famiglia di via Monginevro 68.
Noi restiamo qui ad organizzarci con l’obbiettivo di essere ogni giorno di più a resistere, lottare e tramare per ribaltare il loro violento, arrogante Piano.
Finché avremo fiato in corpo ci opporemo al vostro oblio, se la casa è un diritto e le istituzioni sono assenti, l’occupazione è la soluzione.