– Largo Vitale 131
Archivi categoria: Migrante
Il quotidiano conflitto per la sopravvivenza dei/delle rifugiati/e. Una storia di dignità e conflitto nella metropoli
Incontro Pubblico: Immigrazione ed Asilo Nella Fortezza Europa
A settembre è stato presentato dalla commissione europea il nuovo patto sull’immigrazione e l’asilo. Gli obiettivi dichiarati mirano ad organizzare l’immigrazione legale tenendo conto delle priorità, delle esigenze e delle capacità d’accoglienza stabilite dagli stati membri e favorire l’integrazione degli immigrati; controllare l’immigrazione clandestina e favorire il ritorno volontario dei migranti nei loro paesi di origine o di transito; rendere più efficaci i controlli alle frontiere; costruire un quadro europeo in materia di asilo e creare un partenariato globale con i paesi terzi per favorire le sinergie tra migrazione e sviluppo.
Nel concreto la forma che si prefigge questo nuovo sistema di governance delle migrazioni risulta in linea con la tendenza securitaria su cui poggia parte della propaganda sovranista/nazionalista delle destre europee.
Con quali modalità l’Unione Europea intende affrontare i flussi migratori nei prossimi anni? Cosa si intende per velocizzazione e standardizzazione delle pratiche di valutazione delle domande d’asilo?
Quanto è pericoloso il potenziamento degli Hotspot dal punto di vista logistico ed informatico?
In che modo l’unione europea cerca sta cercando di ottimizzare la macchina delle espulsioni?
Cercheremo di fornire alcuni chiarimenti di questo nuovo dispositivo con Laura Martinelli (ASGI) e una compagna che si occupa di legislazione e migrazioni.
MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA – DOCUMENTI PER TUTTX
Domenica 20 Dicembre 2020
Piazza Castello
H 15
Come migranti, seconde generazioni, attivist*, solidali abbiamo deciso di scendere in piazza per chiedere giustizia in un paese razzista, che non ci considera al pari degli altri cittadini, che ci nega documenti e diritti e ci reclude quando non facciamo più comodo o quando proviamo a far sentire la nostra voce e la nostra rabbia.
A causa del Covid e di come le istituzioni hanno gestito l’emergenza sanitaria, moltissime persone quest’anno si sono ritrovate ad avere problemi con la casa, il reddito e il lavoro.
Noi, come molte e molti migranti, nostri genitori, amici e amiche, vicini di casa, compagne e compagni di lavoro e di scuola, abbiamo dovuto affrontare, oltre a questi problemi, le difficoltà legate ai documenti.
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Condividiamo alcune notizie che giungono dal CPR di Corso Brunelleschi a Torino.
Ancora morte, ancora violenza nei CPR
Condividiamo una notizia giunta ieri notte dal CPR di Gradisca d’Isonzo.
— MAI PIU’ CPR, MAI PIU’ LAGER —
Condividiamo alcune recenti informazioni sulle condizioni dei detenuti nel CPR di C.so Brunelleschi, Torino
I detenuti denunciano l’assenza di cure mediche anche per chi presenta evidenti lesioni, traumi e malori. Ci sono persone in sciopero della fame da giorni. Per protesta altri detenuti si sono aggiunti allo sciopero della fame. Il cibo è terribile e spesso dopo averlo mangiato si sentono stanchi e quasi sedati. È quindi probabile che il cibo venga imbottito di calmanti e sedativi, come già accaduto tante volte. Ci sono molti detenuti provenienti dalla Tunisia ( con cui l’Italia ha firmato da qualche settimana un accordo per velocizzare e aumentare i rimpatri) e le celle sono affollate. In questa situazione risulta superfluo parlare di assenza di dispositivi di prevenzione al contagio da covid.
Chiudere i CPR subito
Liberare tutt*
Decreti sicurezza e immigrazione: CANCELLARLI SUBITO
Giovedi 5 Novembre
in diretta Facebook
Il 5 ottobre 2020 sono state approvate dal consiglio dei ministri le modifiche ai Decreti Sicurezza in materia di immigrazione.
Come viene modificata la detenzione amministrativa?
Cosa cambia rispetto l’accoglienza?
Quali sono gli interventi riguardo i salvataggi ndei migranti in mare?
Vengono rispristinati gli SPRAR?
Incontro con gli avvocati Marco Melano e Laura Martinelli per approfondire e discutere il contenuto del nuovo decreto.
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Non siamo mica gli americani, noi sì che possiamo sparare agli africani.
Sgombero di Piazza D’Armi
Una vergogna che si ripete anche quest’anno , nonostante l’emergenza Covid .
Nella giornata di ieri infatti un centinaio di persone sono state sgomberate dal punto emergenza freddo gestito da Croce Rossa in Piazza D’armi .
Attualmente si sono divise tra le zone limitrofe alla piazza e piazza Palazzo di Città per chiedere risposte al Comune.
Risposte che ovviamente non sono ancora arrivate ,salvo dichiarazioni per scaricare le responsabilità.
Ad ora le richieste formali degli avvocati a prefettura e comune non hanno avuto risposta.
Le persone che hanno dormito davanti al comune, col supporto di solidali che hanno portato loro cibo, coperte e tende sono ancora in attesa di una risposta ,così come chi è rimast* in Piazza D’armi, costrette a dormire per terra nel parcheggio.
Torino oggi è una città blindata, dove non è possibile trovare dei bagni pubblici aperti , considerando che tra le persone sgomberate ci sono minori, persone con problemi di salute e anziane , la vergogna di questo sgombero si fa ancora più grande .
In tutto questo nessuno di loro negli ultimi mesi ha ricevuto assistenza sanitaria e di conseguenza neanche tamponi o mascherine.
Questo stato di abbandono vale per tutte le strutture per persone in difficoltà, che come sappiamo versano in stati vergognosi , come denunciato più volte anche da operatori e operatrici.
Tra varie realtà solidali ci stiamo organizzando per dare supporto alle persone che vogliono rimanere in presidio fino a quando non avranno risposte dalle istituzioni, finora colpevolmente silenziose.
Per Stasera ci autorganizzeremo per il cibo , chiunque voglia, seguendo le dovute precauzioni (guanti – mascherina – gel igienizzante) passi a portare solidarietà e se possibile coperte e tende!
10 100 1000 INGIUSTIZIE
Vorremmo iniziare raccontando una storia che al suo interno ne contiene altre centinaia simili, la storia di una madre di 3 figli, un’abitante delle popolari di Zona San Paolo, a cui sono stati tolti i 150 euro del reddito di cittadinanza e a cui è stata negata ogni altra alternativa di sostegno.
Trovandosi esclusa da qualsiasi aiuto si è dovuta rivolgere al numero verde messo a disposizione dal comune per avere il pacco di beni di prima necessità, servizio naturalmente preceduto dalla segnalazione del richiedente ai servizi sociali .
Dopo 10 giorni di attesa il pacco è arrivato e lo si può vedere in foto.
Ci chiediamo una famiglia di 4 persone cosa dovrebbe farsene di un così misero aiuto .
Al momento gli aiuti sembrano addirittura sospesi, al numero verde non si ottiene risposta e la mail del servizio non funziona più .
Così anche quel ridicolo aiuto una tantum è rimasto realtà solo sui titolo di giornale.
Mentre le intimidazioni ai danni della solidarietà dal basso continuano con fermi , identificazioni e controlli , mentre aumentano le violenze delle forze dell’ ordine contro chi cerca di alzare la testa e ribellarsi alla fame imposta come oggi in Barriera di Milano , il comune di Torino ed il governo prendendo in giro le persone in difficoltà economica, salvo poi dichiarare ai media che si sta facendo il possibile.
In questi giorni ci sono arrivate molte segnalazioni di famiglie e singol* ormai alla canna dal gas. Negli ipocriti proclami della politica locale e nazionale vengono annunciate misure di sostegno, ma nei fatti vengono addirittura ridotti i pochi strumenti già esistenti.
Basta stare per le strade e parlare con le persone per scoprire che c’è chi sta ancora aspettando i buoni spesa del comune e chi invece non li avrà mai perché non ha i requisiti, c’è a chi è stato tolto il reddito di cittadinanza e chi non ha ricevuto i 600 euro di Conte, poi c’è chi li ha ricevuti ma i soldi sono già finiti tra affitto e spese di sopravvivenza .
Qualcuno vuole che queste storie rimangano nel buio, qualcuno pensa di zittire le nostri voci con sanzioni, arresti, manganellate e controlli, ma hanno sbagliato i calcoli ancora una volta .
Non pagheremo noi questa crisi !
Casa e Reddito per tutti e tutte senza limitazioni!
Libertà per chi lotta !