MURI, GABBIE E MILIONI – Puntata 2 – CPR di Macomer (NU) – ORS

Inchiesta a puntate a cura dello Sportello Il-legale Antirazzista

Puntata 2

CPR di Macomer (NU)

Ente gestore: ORS Italia s.r.l.

Il primo CPR in Sardegna apre, dopo una serie di ritardi, nel gennaio 2020 presso l’ex Casa Circondariale di Bonu Trau, Macomer (NU), chiusa nel 2014 perché non in possesso dei requisiti minimi prestabiliti dalla legge, e situata in una delle aree meno popolate della regione. La struttura, che ha subito dei lavori di adeguamento, si presta ad ospitare dalle 50 alle 100 persone. Il progetto trova pieno consenso politico sulla base di argomentazioni rassicuranti, come l’aumento dei posti di lavoro e l’imperdibile occasione di sviluppo territoriale: una promessa illusoria ben conosciuta in un’area già militarizzata. Inoltre, la notizia dell’apertura del CPR cavalca l’onda mediatica della falsa “emergenza sbarchi” e  viene proposta come strumento per rallentare la crescita della rotta Algeria – Sardegna.

La gestione del Centro di Permanenza e Rimpatrio di Macomer è affidata a ORS Italia srl, società affiliata al Gruppo ORS con sede a Zurigo e attiva in Svizzera, Germania e Austria. L’azienda è controllata al 100% da ORS Holding, a sua volta partecipata per intero dalla OXZ Holding (OX Group) di Zurigo. Il gruppo, fondato nel 1992 dall’ex general manager di Adecco, dopo una serie di operazioni finanziarie speculative volte a rivalutare la società e liquidarla, è stato acquisito nel 2013 da un fondo di private equity controllato dalla londinese Equistone Partners, costola della banca Barclays. L’anno successivo (2014) ORS ha generato ricavi per 99 milioni di dollari (triplicando il fatturato del 2007)[1].

Pochi anni dopo, mentre il governo austriaco annunciava il progressivo smantellamento del sistema di assistenza privata per strutturare una nuova agenzia pubblica per la gestione dei rifugiati, ORS Italia SRL viene registrata con un capitale sociale di soli 10 mila euro e 13 dipendenti (1 impiegato e 12 operai)[2]. Appena costituita, si accaparra subito la gestione del CPR di Macomer con una procedura di assegnazione tutt’altro che limpida. L’affidamento per 12 mesi vale poco più di mezzo milione di euro per 50 ospiti. In prima battuta, il bando viene vinto dalla Comunità Terapeutica “L’Angolo” Società Coop di Modena e dalla Coop Sociale Alea di Tortolì, ma a seguito della richiesta di annullamento per irregolarità presentata da ORS Italia e inizialmente rigettata dalla Prefettura, il Ministero dell’Interno assegna la gestione alla multinazionale svizzera, grazie anche all’offerta con ribasso del 3%[3], cifra che ORS Italia ha recuperato in poco tempo. Infatti il 5 maggio 2020 riceve un incremento di circa 67 mila euro per “aumento prestazioni”[4], modifica concessa dalla circolare del Ministero dell’Interno del 4 febbraio[5]; mentre il 5 marzo 2020 ottiene dalla prefettura di Cagliari con procedura d’urgenza[6] la gestione del CAS e del CPA di Monastir (CA) per 1 milione e 245 mila euro[7].

A questi si aggiunge l’affidamento di Casa Malala di Trieste, struttura di prima accoglienza, che ORS Italia si aggiudica a settembre 2020 con un ribasso del 14% sulla base d’asta di quasi 800 mila euro[8]. Tale ribasso, reputato “anomalo”, comporterà lo stop “da parte della Prefettura, per dubbi sulla qualità dei servizi”. Come azienda privata, oltre a coprire i costi, è necessario garantire un utile, ma pare evidente che ORS Italia abbia deciso di imporsi sul mercato italiano in modo aggressivo, vista la potenza economica che la sostiene.

In poco meno di un anno, ORS Italia si è aggiudicata tre gare pubbliche per un totale di 2 milioni e mezzo di euro.

Ma le ombre su ORS non si limitano alle speculazioni finanziarie e non che costellano la vita del Gruppo: alcune inchieste hanno mostrato che, insieme ai manager che si succedono in base agli andamenti di mercato, esiste un intreccio tra politica e finanza. Da una parte grandi investitori istituzionali come i fondi pensionistici americani e l’agenzia governativa di previdenza sociale dell’Arabia Saudita, dall’altra esponenti politici svizzeri e austriaci di un certo livello (Michael  Spindelegger, ex vice-cancelliere austriaco, Ruth Metzler-Arnold, ex ministro svizzero della Giustizia, per citarne alcuni)[9].

Il gruppo ORS è stato accusato più volte da associazioni umanitarie di gravi condizioni di degrado nei diversi centri gestiti in Austria e in Svizzera[10] e di violazione dei diritti umani.

A Macomer la situazione non è diversa; nonostante il vuoto mediatico e le difficoltà delle e dei solidali a mettersi in contatto con i reclusi, sono emersi casi di mancanza di cure adeguate e violazione dei diritti umani. Alcuni testimoni confermano la situazione di disagio e indifferenza che vige all’interno del Centro: “per qualsiasi problema sanitario, anche grave, viene somministrata una tachipirina”. La struttura stessa presenta diverse criticità: tutte le persone trattenute sono alloggiate in un unico corridoio dove sono posizionati i letti, ma anche la tv e il telefono, ed è in questo stesso luogo che gli ospiti consumano i pasti, giudicati scarsi e inadeguati. Sono queste le condizioni a cui i detenuti hanno tentato di ribellarsi sin dall’inizio; dopo pochi mesi dall’apertura, un uomo ha deciso di cucirsi la bocca con ago e filo e in risposta alla sua disperata protesta è stato violentemente trascinato per terra fino all’infermeria, fomentando la solidarietà dei compagni detenuti. Nell’angoscia della disumanità, lo sciopero della fame, l’autolesionismo e il tentato suicidio sono gesti usuali. Anche qui, queste persone sono costrette a commettere atti estremi per chiedere il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo.

 

CHI GESTISCE UN CPR è COMPLICE DELLA SUA ESISTENZA.

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Puntata 1 – CPR di Torino – Gepsa

[1] https://valori.it/ors-finanza-rifugiati-italia/
[2] https://valori.it/business-accoglienza-ors/
[3] https://www.lanuovasardegna.it/nuoro/cronaca/2019/12/15/news/macomer-il-cpr-affidato-alla-societa-svizzera-ors-1.38217425
[4] http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1210/Determina_affidamento_prestazioni_in_aumento_contratto_rep._1131_-2019_gestione_CPR_Macomer.docx
[5] https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2021-02/circolare_accoglienza_4.2.2020.pdf
[6] http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1160/Prot._44043-3261_Decreto_-_Centro_Accoglienza_di_Monastir.pdf
[7]http://www.prefettura.it/cagliari/download.php?coming=Y29udGVudXRpL0dhcmFfZXVyb3BlYV9zZXJ2aXppX2RpX2dlc3Rpb25lX2Nhc19wZXJfbWlncmFudGlfZGlfbW9uYXN0aXJfY2FnbGlhcmktNzYwNjM4Ny5odG0=&f=Spages&file=L0ZJTEVTL0FsbGVnYXRpUGFnLzExNjAvRGlzY2lwbGluYXJlX2RpX2dhcmFfQ0FTX01vbmFzdGlyXzIzLjA3LjIwMTkucGRm&id_sito=1160&s=download.php
[8] https://valori.it/business-accoglienza-ors/
[9] https://valori.it/ors-finanza-rifugiati-italia/
[10] https://www.pressenza.com/it/2020/02/cpr-intervista-a-riccardo-noury-portavoce-di-amnesty-italia/