Tutti gli articoli di sportelloillegale

Incontro Pubblico: Immigrazione ed Asilo Nella Fortezza Europa

A settembre è stato presentato dalla commissione europea il nuovo patto sull’immigrazione e l’asilo. Gli obiettivi dichiarati mirano ad organizzare l’immigrazione legale tenendo conto delle priorità, delle esigenze e delle capacità d’accoglienza stabilite dagli stati membri e favorire l’integrazione degli immigrati; controllare l’immigrazione clandestina e favorire il ritorno volontario dei migranti nei loro paesi di origine o di transito; rendere più efficaci i controlli alle frontiere; costruire un quadro europeo in materia di asilo e creare un partenariato globale con i paesi terzi per favorire le sinergie tra migrazione e sviluppo.

Nel concreto la forma che si prefigge questo nuovo sistema di governance delle migrazioni risulta in linea con la tendenza securitaria su cui poggia parte della propaganda sovranista/nazionalista delle destre europee.

Con quali modalità l’Unione Europea intende affrontare i flussi migratori nei prossimi anni? Cosa si intende per velocizzazione e standardizzazione delle pratiche di valutazione delle domande d’asilo?
Quanto è pericoloso il potenziamento degli Hotspot dal punto di vista logistico ed informatico?
In che modo l’unione europea cerca sta cercando di ottimizzare la macchina delle espulsioni?

Cercheremo di fornire alcuni chiarimenti di questo nuovo dispositivo con Laura Martinelli (ASGI) e una compagna che si occupa di legislazione e migrazioni.

MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA – DOCUMENTI PER TUTTX

Domenica 20 Dicembre 2020
Piazza Castello
H 15

Come migranti, seconde generazioni, attivist*, solidali abbiamo deciso di scendere in piazza per chiedere giustizia in un paese razzista, che non ci considera al pari degli altri cittadini, che ci nega documenti e diritti e ci reclude quando non facciamo più comodo o quando proviamo a far sentire la nostra voce e la nostra rabbia.

A causa del Covid e di come le istituzioni hanno gestito l’emergenza sanitaria, moltissime persone quest’anno si sono ritrovate ad avere problemi con la casa, il reddito e il lavoro.

Noi, come molte e molti migranti, nostri genitori, amici e amiche, vicini di casa, compagne e compagni di lavoro e di scuola, abbiamo dovuto affrontare, oltre a questi problemi, le difficoltà legate ai documenti.

Continua la lettura di MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA – DOCUMENTI PER TUTTX

Condividiamo alcune notizie che giungono dal CPR di Corso Brunelleschi a Torino.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "CIBO SCADUTO E IMBOTTITO DI PSICOFARMACI, CONDIZIONI IGIENICO SANITARIE PESSIME E QUASI INESISTENTE ASSISTENZA MEDICA ACCOMPAGNANO CONTINUI ABUSI, ISOLAMENTI FORZATI E PESTAGGI MAI PIU' CPR -MAI PIU' LAGER"

Ieri 28 novembre, i detenuti hanno protestato contro le condizioni in cui sono costretti a vivere.
La rivolta è nata con lo sciopero della fame di alcune persone provate da ciò che subiscono da giorni e si è conclusa con violenza e repressione (il trasferimento in carcere di un detenuto).
Da tempo i detenuti denunciano l’assenza di misure sanitarie legate alla pandemia in corso (il sovraffollamento delle celle e la mancanza di dispositivi individuali) e la pessima qualità del cibo, imbottito di calmanti e sedativi.
A causa dell’assenza di trasparenza di questi spazi verso l’esterno, non è possibile reperire ulteriori informazioni su quanto accaduto.
Solidarietà ai/alle detenut* in tutti i CPR
Chiudere subito i lager di Stato e fermare le deportazioni
Liber* tutt*
???? Mai più CPR, Mai più Lager ????

 

Ancora morte, ancora violenza nei CPR

Condividiamo una notizia giunta ieri notte dal CPR di Gradisca d’Isonzo.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e giacche

R.H. è stato portato per la terza volta al CPR di Gradisca, nonostante fosse stato liberato perché vulnerabile.
Rinchiuso da 4 giorni, tenta il suicidio dopo essere stato abbandonato senza doccia, senza coperte, senza cibo. L’hanno menato e rinchiuso da solo.
Ovviamente non ci sono altre notizie, non sappiamo se stia meglio, se sia vivo, solo che intorno a lui ci sono solo i suoi aguzzini, poliziotti e militari.
I CPR si dimostrano ancora una volta come non luoghi in cui si riversa il razzismo istituzionale.
????CHIUDERE TUTTI I CPR????
Liberare tutt*

— MAI PIU’ CPR, MAI PIU’ LAGER —

LA PANDEMIA VISTA DAI GHETTI DELL’AGROALIMENTARE: STRUMENTALIZZAZIONI, ABBANDONO E RESISTENZE

A Saluzzo la stagione è quasi finita. Rimangono da raccogliere ancora le ultime mele invernali. I lavoratori, così come sono arrivati, se ne sono andati. Da dove fossero venuti, dove siano stati in questi mesi e dove siano andati ora rimane un mistero. Mirtilli, pesche, mele e kiwi sono arrivate dai campi agli scaffali dei supermercati senza alcuna differenza di prezzo rispetto agli anni precedenti, e questo è quanto basta sapere. Proviamo qui invece a dare risposta ad alcune domande, per scoprire chi e come, nonostante una pandemia, abbia raccolto la frutta.

Cosa è successo ai lavoratori stagionali che erano a Saluzzo durante l’estate?
Come si sta evolvendo la situazione nei distretti agroindustriali del mezzogiorno?
Come la crisi sanitaria sta impattando sulle condizioni di vita di chi già viveva nella segregazione?

Continua la lettura di LA PANDEMIA VISTA DAI GHETTI DELL’AGROALIMENTARE: STRUMENTALIZZAZIONI, ABBANDONO E RESISTENZE

Condividiamo alcune recenti informazioni sulle condizioni dei detenuti nel CPR di C.so Brunelleschi, Torino

I detenuti denunciano l’assenza di cure mediche anche per chi presenta evidenti lesioni, traumi e malori. Ci sono persone in sciopero della fame da giorni. Per protesta altri detenuti si sono aggiunti allo sciopero della fame. Il cibo è terribile e spesso dopo averlo mangiato si sentono stanchi e quasi sedati. È quindi probabile che il cibo venga imbottito di calmanti e sedativi, come già accaduto tante volte. Ci sono molti detenuti provenienti dalla Tunisia ( con cui l’Italia ha firmato da qualche settimana un accordo per velocizzare e aumentare i rimpatri) e le celle sono affollate. In questa situazione risulta superfluo parlare di assenza di dispositivi di prevenzione al contagio da covid.

Il CPR continua ad essere una realtà in cui concretizzano tutte le discriminazioni razziste che lo stato agisce.
Sabato scorso fuori le mura del CPR di corso bunelleschi abbiamo salutato i detenuti in lotta che hanno risposto molto calorosamente.

Chiudere i CPR subito

Liberare tutt*

Decreti sicurezza e immigrazione: CANCELLARLI SUBITO

Giovedi 5 Novembre
???? in diretta Facebook

Il 5 ottobre 2020 sono state approvate dal consiglio dei ministri le modifiche ai Decreti Sicurezza in materia di immigrazione.

Come viene modificata la detenzione amministrativa?
Cosa cambia rispetto l’accoglienza?
Quali sono gli interventi riguardo i salvataggi ndei migranti in mare?
Vengono rispristinati gli SPRAR?

Incontro con gli avvocati Marco Melano e Laura Martinelli per approfondire e discutere il contenuto del nuovo decreto.

Continua la lettura di Decreti sicurezza e immigrazione: CANCELLARLI SUBITO

PRESIDIO SOLIDALE SOTTO LE MURA DEL CPR E CONSEGNA PACCHI DI CIBO E BEVANDE AI RECLUSI

_SABATO 17 OTTOBRE_

PRESIDIO SOLIDALE SOTTO LE MURA DEL CPR E CONSEGNA PACCHI DI CIBO E BEVANDE AI RECLUSI

Ritrovo H 15 in Corso Brunelleschi angolo Via Monginevro

Nelle strutture detentive non esiste l’emergenza sanitaria, in questi mesi tante sono state le rivolte, in carceri e #CPR, contro le condizioni infami che i reclusi devono vivere quotidianamente e contro delle istituzioni totali che non hanno senso di esistere. Nei CPR il coronavirus non esiste, non esistono distanza di sicurezza, nè forme di prevenzione, nè quarantene, nè tamponi. Il CPR resta un luogo di sospensioni dei diritti, dove violenze di varie forme sono agite quotidianamente dalla sorveglianza poliziesca e dai gestori di questi lager chiamati centri di permanenza per il rimpatrio. Oggi più che mai è fondamentale portare solidarietà ai detenuti per supportare le loro lotte determinate!

MAI PIU’ CPR MAI PIU’ LAGER

Continua la lettura di PRESIDIO SOLIDALE SOTTO LE MURA DEL CPR E CONSEGNA PACCHI DI CIBO E BEVANDE AI RECLUSI

CHIUDERE TUTTI I CPR, CHIUDERLI SUBITO!

In un contesto di sempre maggiore stretta delle misure di contenimento
dell’epidemia da Coronavirus, centinaia di persone rimangono recluse nei
CPR  a tempo indeterminato senza alcuna tutela per la propria salute
.

I DPCM che si sono succeduti in questi ultimi giorni e le misure prese
da diversi paesi in tutto il mondo, con il blocco dei voli per e
dall’Italia, hanno comportato la graduale chiusura delle frontiere ma
non per quanto riguarda i rimpatri
. Infatti, il 9 marzo 2020 è stata
inviata a tutti i questori una circolare in cui si esplicita che
“dovranno essere assicurate le attività relative all’espulsione
degli/lle stranieri/e irregolari”, come già anticipato nel decreto n.11
art.2 dell’8 marzo 2020 in cui tra le eccezioni del rinvio delle udienze
rientrano “i procedimenti di convalida dell’espulsione, allontanamento e
trattenimento di cittadini di paesi terzi”.
La macchina della detenzione e del disciplinamento va avanti anche per
quanto riguarda le retate che proseguono senza sosta e portano nuovi/e
trattenuti/e all’interno dei CPR.
A fronte di un’emergenza sanitaria di tale portata, risulta più che mai
evidente la violenza strutturale ed organizzativa dei centri di
permanenza per il rimpatrio (CPR).
Le condizioni sanitarie pessime, le scarse possibilità di accedere alle
cure mediche, il sovraffollamento e l’ingresso giornaliero di
poliziotti, civili e nuovi/e trattenuti/e,rendono di fattoimpossibile la
messa in atto delle norme sanitarie imposte dall’ultimo DPCM all’interno
di queste strutture.
Le poche e confuse norme che regolano il CPR, non prevedono aree
utilizzabili al ricovero e all’isolamento sanitario
.
Cosa succederebbe se si dovessero registrare casi di persone positive al
Covid-19 all’interno del CPR?
Se già in condizioni di non-emergenza è inaccettabile la detenzione
forzata di persone a cui non viene riconosciuta la libertà di esistere –
al di là della concessione di inserimento in categorie produttive
(lavoro o studio) e riproduttive (ricongiungimenti familiari) utili e
riconosciute dalla società – ancora di più l’attuale situazione di
emergenza rende maggiormente evidente il razzismo istituzionale che ha
già deciso chi è sacrificabile
!

L’unica soluzione applicabile è la chiusura definitiva di ogni centro di
permanenza per il rimpatrio e la liberazione di tutte e tutti
.

UNA LUCE PER FAISAL – UNA LUCE PER I DETENUTI E LE DETENUTE DEI CPR

Lunedì 8 luglio 2019 al mattino viene ritrovato all’interno dell’infermeria del CPR di corso Brunelleschi a Torino, il corpo senza vita di Faisal Hossein, 32 anni originario del Bangladesh, morto nella giornata di domenica. Continua la lettura di UNA LUCE PER FAISAL – UNA LUCE PER I DETENUTI E LE DETENUTE DEI CPR