DAX VIVE! 16 Marzo 2013: BUS da CSOA Gabrio

dax_defSABATO 16 MARZO 2013
DAX VIVE! 10 anni senza te —> 10 anni con te!
CORTEO NAZIONALE

Il Centro Sociale Gabrio organizza degli autobus per il corteo Nazionale in ricordo di DAX, compagno ucciso barbaramente dai fascisti 10 anni fa.
Per prenotazioni e/o info 338-1246263
Partenza ore 11 dal C.S.O.A. Gabrio
Costo 10 euro A/R
Via Revello 3
Zona San Paolo Antirazzista

 

Appello per uno spezzone nazionale dei movimenti per il DIRITTO ALL’ABITARE il 16 marzo nel corteo per i 10 anni di Dax

A 10 anni di distanza dall’omicidio neofascista di Dax, per ricordare e perché non accada mai più, il 16 Marzo 2013, attraverseremo la metropoli di Milano con le lotte sociali che costruiscono l’anticorpo più forte all’emergere di razzismi e fascismi, che creano ogni giorno ribellione ad autoritarismi e paure securitarie. Dax è sempre stato parte di queste lotte, a partire da quella per il diritto alla casa, lotta che nel corso di questi anni si è radicata nei quartieri delle nostre città, attraverso l’attivazione di percorsi di solidarietà attiva contro gli sgomberi delle case popolari e la svendita del patrimonio pubblico, contro gli sfratti delle migliaia di persone che la crisi la subiscono ma che attraverso molteplici pratiche a partire da quella della riappropriazione conquistano diritti Recuperare un alloggio, uno spazio vuoto, vuol dire sottrarlo alla speculazione e a meccanismi di gestione mafiosi di una cricca di governanti, palazzinari e affaristi che chiudono un occhio sul racket delle case popolari e favoriscono un azienda come l’Aler (azienda lombarda edilizia residenziale) che oltre a spartirsi gli appalti pubblici, favorisce i fascisti e i mafiosi assegnandogli spazi,case e lavoro, confermando un’ altra volta la gestione clientelistica e corrotta del bene casa.

Sempre di più nei nostri territori vediamo i danni prodotti dalle politiche di austerity che influiscono sui prezzi degli affitti e mantengono migliaia di alloggi e spazi vuoti, che speculano sui bisogni imponendo tassi folli dei mutui, che considerano la casa come un bene su cui lucrare e non come un diritto fondamentale per poter vivere con dignità. Territori che subiscono processi di gentrification che tramite il meccanismo della rendita del suolo devastano interi quartieri, costringono gli abitanti con meno risorse finanziare a spostarsi in zone più periferiche della città, creano emarginazione sociale soprattutto nei contesti già fortemente impoveriti come i quartieri popolari. Processi di impoverimento generale che negli ultimi anni hanno colpito sempre più persone grazie a governi, banche, agenzie di rating che impongono sempre più sacrifici e precarietà al 99% mentre garantiscono privilegi e profitti al 1% che detiene la maggior parte della ricchezza. Praticare dal basso la lotta alla casa vuol dire creare legami di solidarietà attivi e costruire comunità territoriali consapevoli della necessità di invertire la spinta autoritaria e conservatrice imposta dall’ austerity e dalle politiche neoliberiste Vuol dire ribellarsi ad autoritarismi che aprono la porta a chi vorrebbe alimentare una guerra fra poveri fatta di razzismo e negazione di diritti nel tentativo di mettere i più deboli l’uno contro l’altro additando di volta in volta un capro espiatorio utile a nascondere le loro responsabilità. Costruire territori resistenti in primo luogo con la lotta per la casa, praticare mutuo soccorso per imparare l’italiano, per scambiare beni di prima necessità e molte altre forme collettive di attivismo solidale vuol dire per noi costruire quartieri diversi antirazzisti e antifascisti in cui vivere meglio non significhi sopraffare il vicino ma essere una comunità che lotta insieme per i propri diritti.

Il 16 marzo quindi invitiamo tutt* i movimenti per il diritto all’abitare, comitati territoriali e spazi sociali che nelle proprie città quotidianamente praticano la lotta per la casa come forma di antifascismo e antirazzismo a costruire con noi uno spezzone nazionale con Dax nel cuore, che veda la partecipazione di chi occupa le case, di chi viene sfrattato e resiste, di chi si attiva per difendere i diritti o semplicemente di chi è solidale con la lotta per il diritto all’abitare

Comitati per il diritto alla casa di Milano

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Appello per spezzone sport popolare per il 16 marzo 2013

Nel decimo anniversario dell’uccisione di Dax da parte dei fascisti vogliamo lanciare un appello a tutte le palestre popolari, le squadre e i collettivi che praticano sport dal basso, in una logica anticapitalista, antifascista e antisessista, per creare, durante il corteo di sabato 16 marzo, un nostro spezzone. Riteniamo questa proposta importante non solo per ricordare un compagno che purtroppo non è più tra noi, ma anche perché pensiamo che la nostra pratica quotidiana si inserisca a pieno titolo in un’iniziativa di questo tipo.
Pensiamo che il rifiuto e la lotta contro il fascismo non possano essere disgiunti da una critica complessiva alla società capitalista, della quale gli assassini fascisti sono sempre stato uno spregevole cascame. Storicamente la violenza dei gruppi fascisti, sotto qualsiasi retorica si presenti, è sempre stata al servizio della conservazione del potere del capitale contro il lavoro vivo in lotta, quella lotta che apre nuovi orizzonti e dunque nuove possibilità di liberazione e che, per sua natura, non può che essere collettiva e, in linea di principio, universalizzabile. Al contrario la pratica fascista si fonda sull’esclusione e sulla violenza discriminatrice, per questo non può che essere oppressiva, strumento della reazione e della conservazione.
Oggi, in un contesto di allarmante crisi economica e sociale, migliaia di persone iniziano a rendersi conto della rapacità del capitale e dunque della necessità di organizzarsi per tentare di riprendere in mano la propria vita e il proprio futuro. I codardi fascisti trovano più spazi e appoggi che mai, pronti ad intervenire per dividere, colpire e terrorizzare. Lo vediamo in Grecia, lo abbiamo rivisto qui a Milano, dieci anni dopo l’omicidio di Dax, nell’aggressione, alla stazione centrale, di Stefano. È dunque anche attraverso la violenza, il terrore e la discriminazione praticata da questi gruppi che il capitale riesce ad imporre il proprio controllo sulla società, mortificando e dividendo, indicando nei più deboli facili capri espiatori e colpendo con la violenza chi rifiuta queste logiche. In questo modo si dà forma ad una società divisa al proprio interno, fatta di soggetti docili e dunque facili da controllare, una società mortificata nel suo desiderio di riscatto e dunque pronta a subire. Per questo motivo è innanzitutto come anticapitalisti che dobbiamo affrontare il nemico fascista come un ostacolo inaccettabile nella nostra pratica di liberazione, fatta di un discorso inclusivo, di condivisione e di riappropriazione.
In quest’ottica l’esperienza (in crescita) dello sport popolare, rientra a pieno titolo e di per sé nel novero delle pratiche di liberazione e dunque, di per sé antifasciste. Crediamo che la possibilità di praticare sport al di fuori del circuito commerciale, superando la logica dell’utente di un servizio per diventare parte della soluzione collettiva di un desiderio sociale, così come il fatto di farlo in un contesto di reale scambio e partecipazione, dove a dominare è la solidarietà piuttosto che l’adesione a modelli o stereotipi, possa veicolare almeno un primo germe che il singolo può “esportare” ad altri contesti e situazioni. In questo senso riteniamo le palestre popolari delle vere e proprie esperienze formative, delle palestre in senso lato, la cui visibilità in un corteo come quello del 16 marzo dovrebbe essere considerata fondamentale da parte di tutte le compagne e i compagni che negli anni si sono spese/i in queste attività. Per lo stesso motivo, però, lo spezzone degli sport popolari che abbiamo in mente non vuole essere solamente autorappresentativo o militante, ma semplicemente popolare come la realtà che rappresenta, dando la possibilità di partecipare a più persone possibili, anche attraverso le palestre stesse. Un canale diretto che si offre a chi partecipa e si riconosce nella pratica dello sport popolare, per avvicinarsi alla piazza e riconoscersi anche in quella.

Per adesioni e info:
sportpopolareperdax@gmail.com
daxvive.info