Archivi categoria: Antirazzismo

Presidio contro la sanatoria truffa

Si è appena concluso il presidio indetto oggi 24 novembre contro la “sanatoria truffa” per soli colf e badanti voluta dal Governo Berlusconi iniziata nel settembre 2009.

Una manifestazione che ha visto la partecipazione di cittadini e lavoratori immigrati, antirazzisti, studenti, precari, operai e disoccupati.

Ci sono stati diversi interventi nel corso della protesta che hanno richiamato e testimoniato casi di persone disperate, che pur di uscire dalla clandestinità imposta dalla Bossi-Fini e dal Pacchetto sicurezza sono state ingannate e truffate.

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Piazze Antirazziste: Domenica 7 novembre a San Salvario

La sicurezza non è una divisa la sicurezza è vivere il quartiere.

Amina ha lavorato 15 anni presso un anziano non autosufficiente, quando lo strappo di un tendine provato dalle fatiche di un lavoro che non la tutela, la rende inabile al suo incarico e ora rischia di perdere il permesso di soggiorno.
Alì, dopo aver messo in gioco la sua vita attraverso il Sahara e il Mediterraneo, ottiene un permesso di soggiorno per motivi umanitari Continua la lettura di Piazze Antirazziste: Domenica 7 novembre a San Salvario

Sab 30 ottobre: Casa Bianca occupata compie 2 anni!

26 OTTOBRE 2008 – 26 OTTOBRE 2010

2 anni di occupazione
2 anni di lotta per i diritti
2 anni contro l’indifferenza del comune di Torino

CASA – LAVORO – RESIDENZA
Il 26 ottobre Casa Bianca compie 2 anni di occupazione, un grande traguardo che parla di lotta, autorganizzazione, solidarietà.
Venite a festeggiarla al csoa Gabrio!!
SABATO 30 OTTOBRE 2010:

Dalle 20 c/o cucina Popolare

CENA ETIOPE

A seguire serata danzante con:
DJ SISAY (afro beat-reggae-dancehall)

FREE ENTRY – FREE MIND – FREE PEOPLE

Bebi e Malaku liberi

Le 15 di mercoledì pomeriggio, sul binario del Freccia Rossa per Milano 4 ragazzi aspettano il treno, uno di loro ha i bagagli, deve partire, ha fretta, ha scelto di spendere quei soldi per far prima, deve prendere l’aereo per un viaggio importante…. l’accompagnano e lo sostengono 3 amici, con gioia e speranza, come tanti, come tutti i ragazzi….
Ma non va bene, perchè questi sono neri, sono 4 africani, etiopi per la precisione, anche se non fa differenza, son soprattutto immigrati, quindi sospetti, pur essendo rifugiati, pur avendo le carte in regola per stare in Italia, pur se hanno comprato il biglietto, son pericolosi, così pericolosi che arrivano ben 7 poliziotti in borghese, e con fare minaccioso e arrogante li circondano: “favorite i documenti e apri la borsa!”
“Dai sto partendo, non farmi svuotare tutto”…. “lasciateci stare, siamo di Casa Bianca!”, bastano poche parole, e scattano le manette, la Polfer li trascina in guardiola, letteralmente li trascina, e un paio di ore dopo due escono con una denuncia per resistenza, due li arrestano per resistenza e lesioni…. Continua la lettura di Bebi e Malaku liberi

Da via Asti a corso Chieri: la storia continua…..

9 agosto 2010

Per
alcuni giorni è stata in primo piano nella cronaca torinese la vicenda
dei rifugiati di via Asti, trasferiti a settembre del 2009
dall’occupazione di corso Peschiera alla caserma in collina,
sistemazione provvisoria trovata da comune e prefettura, che avrebbe
dovuto terminare già a marzo e che a suon di proroghe ha finito per
arrivare fino ad oggi, senza che si riuscisse a trovare una sistemazione
definitiva per chi vi abitava. Continua la lettura di Da via Asti a corso Chieri: la storia continua…..

Sabri giù dal tetto – ORE 21 Corteo (concentramento c.so Brunelleschi)

Erano le 12 di Lunedì 19 Luglio quando Sabri, migrante Tunisino di 32 anni da quasi 6 mesi recluso nel C.I.E. di Torino, saliva sul tetto della propria sezione per protestare e resistere all’imminente espulsione. Tre giorni e tre notti sul tetto del C.I.E. per far sentire la propria voce, per opporsi a leggi evidentemente razziste, per diventare un simbolo di lotta.

 

Questa mattina, 22 Luglio, intorno alle 6:15, le forze dell’ordine in assetto antisommossa con l’aiuto dei Vigili del Fuoco, sono entrati all’interno della sezione viola, tirando giù dal tetto Sabri dopo ormai 60 ore di lotta. I/le solidali che da giorni avevano formato un presidio permanente per far sentire la propria vicinanza a Sabri e a tutt* i/le reclus*, hanno bloccato Continua la lettura di Sabri giù dal tetto – ORE 21 Corteo (concentramento c.so Brunelleschi)

Presidio permanente di fronte al C.I.E. di C.so Brunelleschi – Torino

Ieri sera, 19 luglio, è stato indetto un presidio permanente di fronte al C.I.E. di corso Brunelleschi.

I/le solidali hanno deciso di rimanere fuori dalle mura per dar forza alla protesta che da giorni imperversa all’interno del C.I.E., ed in particolare con un prigioniero, Sabri (il recluso asmatico a cui la croce rossa somministrava medicinali scaduti), che sta resistendo sul tetto dalle 12:00 di ieri per non essere deportato in Tunisia, dopo aver passato 6 mesi dietro le sbarre. Mancano 4 giorni alla scadenza dei termini di detenzione, dopodichè venerdì, se resisterà, se resisteremo, sarà libero.

Alle 16:00 e alle 21:00 sono previste due assemblee per fare il punto della situazione.

Tutt* sono invitat* a portare il proprio sostegno, cibo e/o bevande, ma soprattutto la propria solidarietà e i propri corpi.

CHIUDERE I C.I.E. SUBITO…e subito è già tardi!!

 

RIFUGIATI POLITICI NON TURISTI

Oggi un centinaio di rifugiati che da 9 mesi vivono nella caserma di via Asti hanno dato vita ad un corteo autorganizzato per protestare contro i propositi di chiusura della struttura avanzati da Comune e Prefettura. Dopo diverse proroghe (anche per evitare di far coinciderela la chiusura di via Asti con l’ostensione della sindone a Torino) una decina di giorni fa rappresentanti delle istituzioni si erano recati dai rifugiati comunicando la data del 31 maggio come termine ultimo per l’ospitalità.

 

 

 

Dopo che la data di chiusura era arrivata ad un livello pubblico attraverso alcuni servizi del quotidiano “la Repubblica”, questa mattina in via Asti si sono nuovamente presentati rappresentanti della Prefettura e del Comune per incontrare i rifugiati per comunicare che via Asti avrebbe avuto una ulteriore proroga di un mese, ma con il servizio di mensa sospeso e sostituito dal banco alimentare e con la sorveglianza della struttura affidata ad un’associazione privata di volontari. Tutto questo condito dalle parole che gli stessi rifugiati hanno riferito del tipo “è finito il tempo di fare i turisti in Italia perchè sono finiti i soldi per voi” e “fuori da via Asti potreste tornare in Somalia o avere un visto turistico magari per la Germania o la Francia”.

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