Archivi categoria: Precarietà

La dignita’ di Peppe sta nell’occupazione in via Revello 34 bis

Scriviamo dopo una giornata convulsa, stanchi e acciaccati. Dalle 6 del mattino con i nostri corpi abbiamo deciso di stare ancora una volta dalla parte del giusto. Affianco ai piu’ deboli, affianco a Peppe. Abbiamo cercato di resistere allo sfratto con un picchetto davanti al portone di via capriolo 53 siamo stati caricati piu’ volte. Abbiamo visto le vie del nostro quartiere militarizzate. Abbiamo cercato di inseguire le presunte soluzioni dei servizi sociali, del comune, della questura accompagnando peppe dall’assistente sociale vedendole naufragare di fronte a promesse e vane parole. Il dormitorio null’altro.

Poi ci siamo stufati e con Peppe abbiamo deciso di non aspettare piu’ scelte e proposte fatte da altri. Insieme a Peppe abbiamo deciso di alzare lo sguardo e lottare per la nostra dignita’. Abbiamo deciso di occupare un piccolo stabile nel nostro quartiere, ancora una volta Zona San Paolo, ancora una volta via Revello la 3* occupazione nei 500 metri che uniscono corso Vittorio con corso Peschiera. Un’occupazione che sara’ una casa per Peppe e uno spazio aperto al quartiere. Diverse sono le idee che stiamo incubando. E’ certo che quello che abbiamo in mente e’ un laboratorio sociale sul territorio che si prenda cura del territorio. Un’occupazione che parte da una esigenza concreta: un tetto sulla testa di Peppe perche’ possa prova a ricostruire la sua vita, ma non solo. Una ludoteca per i bambini del quartiere, uno spazio in cui poter fare del teatro, una nuova sede per continuare l’attivita’ di costruzione di reti sociali conflittuali e solidali dello sportello di autodifesa legale il-legale e dello sportello diritto alla casa zona San Paolo.

Resistere agli sfratti non solo e’ giusto, ma necessario!

Dopo uno sfratto non c’e’ per forza il dormitorio, Peppe ce l’ha insegnato: occupare e’ giusto!

Passa a portare solidarieta’ a Peppe e a vivere il nuovo laboratorio sociale in quartiere, vieni in via Revello 34 bis!

CI SFRUTTANO, CI SFRATTANO, CI DANNO POLIZIA: E’ QUESTA LA LORO DEMOCRAZIA!

Per questa mattina era previsto lo sfratto di Beppe, un inquilino di via Capriolo 53, nel nostro quartiere.
Quello di questa mattina era il quinto accesso. Probabilmente la Questura di Torino iniziava a essere stufa di non poter intervenire a difesa degli ufficiali giudiziari -che in questo anno di intervento politico e sociale sulla questione della casa più e più volte hanno dovuto desistere di fronte alla determinazione dei molti picchetti anti-sfratto che sono stati fatti- e oggi si sono presentati con uno schieramento ingente di celerini e carabinieri all’alba, per effettuare lo sfratto, “per far rispettare la legge”, per buttare Beppe in mezzo ad una strada.
Pensavano, arrivando ancora col favore della notte come sempre fanno i vigliacchi, di poter avere vita facile, non incontrare alcuna resistenza e convincere Beppe con la paura e le minacce a lasciare la sua casa.
Così non è stato. Alle sei venti compagni e compagne dello sportello Diritto alla Casa di Zona San Paolo erano già in via Capriolo. Le forze dell’ordine sono arrivate accompagnate come sempre dagli uomini della Digos, una dozzina di camionette hanno militarizzato la zona mentre via Capriolo veniva chiusa completamente -strada e marcipiedi- per impedire a chiunque di entrare e uscire. Davanti al portone il picchetto anti-sfratto è stato attaccato dai tre lati da polizia e carabinieri: almeno 50 agenti hanno caricato i compagni e le compagne con violenza e li hanno trascinati in strada. Durante le cariche sul portone al compagno che riprendeva è stata rotta e sequestrata la videocamera, forse perchè nella testa dei solerti celerini ancora eccheggiavano le sparate di Agostino Ghiglia e la polemica che era seguita al picchetto antisfratto in via Frejus 83. Continua la lettura di CI SFRUTTANO, CI SFRATTANO, CI DANNO POLIZIA: E’ QUESTA LA LORO DEMOCRAZIA!

IL COMUNE PER EVITARE LO SFRATTO IN CAMPAGNA ELETTORALE PROMETTE A CINZIA E MASSIMO UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA CASA

Oggi per Cinzia e Massimo  è stata la giornata delle promesse:  il Comune, viste le elezioni oramai prossime e il grande clamore mediatico generato dal loro “caso”, ha trovato, solo nella giornata antecedente lo sfratto, una “soluzione” al problema abitativo di questa famiglia… soluzione che però sarà data loro solo tra qualche settimana o mese… in cambio questa famiglia domani dovrà lasciare l’immobile senza rumore per andare a vivere nel monolocale della mamma di lui…una stretta di mano tra le istituzioni e Massimo ha “siglato” questo accordo…  Modalità mafiose quelle che hanno portato a questo accordo, da un lato la paura e le minacce espresse dalla questura che più volte negli ultimi giorni ha contattato gli inquilini di via Frejus 83 dall’altra le belle parole e le promesse campate in aria dell’assessore e della sua cricca di tecnocrati..

Noi rispettiamo e capiamo la decisione di Cinzia e Massimo, ma, allo stesso tempo,  capiamo i rischi che essa comporta: tra qualche mese le elezioni saranno passate,  la stampa avrà dimenticato il caso “Via Frejus 83”, così come le Istituzioni avranno dimenticato questa famiglia… Capiamo Cinzia e Massimo che hanno creduto alle loro promesse e ci auguriamo per loro che queste vengano rispettate, anche perché noi, al contrario della stampa, continueremo ad interessarci a questa famiglia e a supportare la battaglia finchè non verrà loro data una risposta accettabile.

Come sempre, inoltre, continueremo a combattere al fianco di tutte le persone per le quali le istituzioni non trovano  alcuna soluzione, perché, a noi, non bastano le soluzioni adattate al caso singolo! Il Comune  dovrebbe dare delle risposte concrete ad un problema sociale di vaste proporzioni invece di tamponare con vane promesse solo i casi politicamente scomodi.

LA CASA E’ UN DIRITTO, NON UNA SPECULAZIONE ELETTORALE!!!

Ascolta l’intervista su radio Blackout

1° Marzo 2011: Una giornata di lotta contro razzismo, sfruttamento e crisi – Picchetto Antisfratto + Corteo

Un anno fa il 1° Marzo siamo scesi tutti e tutte in piazza per chiedere diritti e libertà contro le politiche razziste che dividono i cittadini in italiani e immigrati, in ricchi e poveri, in poveri italiani e in poveri immigrati. Anche quest’anno il 1° Marzo si presenta come una giornata di sciopero e di lotta per mettere in luce la condizione del lavoratore migrante, ma in particolare il nostro 1° Marzo si configura come una mobilitazione di unità di conflitto e di lotte per i diritti che oggi, come forse non mai, non possono che unire migranti e italiani. Permesso di soggiorno , residenza per i rifugiati e le rifugiate, reddito, casa, istruzione e salute per tutt*, lavoro non sfruttato e sottopagato restano per noi le parole d’ordine contro chi ci vorrebbe diversi e divisi e ci troverà uguali ed uniti!

Dalle 8 del mattino PICCHETTO ANTISFRATTO in Via Frejus 83
Alle 17, fronte Porta Nuova, CORTEO contro razzismo e sfruttamento

Continua la lettura di 1° Marzo 2011: Una giornata di lotta contro razzismo, sfruttamento e crisi – Picchetto Antisfratto + Corteo

Noi abbiamo deciso da che parte stare

Diritto alla Casa Zona San Paolo

Questa mattina, giovedì 3 febbraio, un folto numero di solidali dello Sportello “Diritto alla Casa di Zona San Paolo”, o più semplicemente abitanti del quartiere e non, si è ritrovato per la seconda volta davanti al portone di via Frejus 83 per impedire che il terzo accesso di sfratto notificato a Massimo e Cinzia ,insieme ai loro due bambini, venisse eseguito. La mattinata è fredda, ma fin da subito a riscaldarla è bastato il calore della gente; dai semplici passanti ai vicini di casa, dai negozianti di zona alle famiglie anch’esse sotto sfratto. La solidarietà attiva e la complicità sono state le uniche armi messe in campo questa mattina in borgo San Paolo. [continua]

Incontriamoci lunedì 31 gennaio alle ore 21,00, presso la sala circoscrizionale in corso Ferrucci

http://www.youtube.com/watch?v=lwd1Fsip6kw

Verso il 1 marzo 2011 Primo marzo 2010. Sono tante le immagini di quella giornata stampate nella nostra memoria. Quella della gente che vaga stupita tra le poche bancarelle aperte in una Porta Palazzo quasi vuota. Porta Palazzo, il mercato all’aperto più grande d’Europa, ha fatto sciopero: i venditori e i migranti addetti al montaggio delle bancarelle hanno incrociato le braccia. Oltre il 90% le adesioni a questa giornata di lotta.

– continua –

Gli Squali Sergio.

Ascolta l’intervista da radio Blackout

Uno squalo dalle fauci zozze di sangue teschi e denaro con un semplice Sergio scritto sul muso sfida il vento, occhi vitrei e lattiginosi mentre divora tutto.

Questa mattina, fin dalle nove, per le strade della solita grigia Torino
si sono concentrati in corteo lavoratori – tantissimi – studenti e realtà
antagoniste cittadine per il corteo della Fiom. Il risultato del
referendum di Mirafiori deve aver scaldato gli animi, la partecipazione è
di migliaia di persone. Lo spezzone studenti e lavoratori, dietro lo
striscione “ci avete tolto troppo, ci riprendiamo tutto” Continua la lettura di Gli Squali Sergio.

14-15 gennaio – cocinar la resistencia, construir l’autonomia

Rete Diritto alla Casa piemontese – A.L.A.TO. – Sportello Il-Legale

Programma

“La precarietà come condizione di vita diffusa, la crisi economica e sociale come momento di rottura dello schema globale. Il vuoto della rappresentanza e la percezione concreta di un’assenza di futuro come prospettiva, come vicolo cieco in cui un’intera generazione e se vogliamo un intero tempo sembrano costretti.

Alcuni gruppi di precar@ si organizzano per costruire nuove istituzioni dal basso, praticando forme di resistenza condivise con lo scopo di ricostruire spazi comuni di dissenso per mettere in moto meccanismi di trasformazione dell’esistente per dare risposte concrete ai propri bisogni e a quelli dei propri simili.” [continua]

IL COMUNE (S)VENDE ALL’ASTA LA GENTE DICE BASTA

Con tanto di manifesti pubblicitari il Comune di Torino è orgoglioso di (S)vendere all’asta una parte del patrimonio immobiliare pubblico, quello che ancora non ha venduto o subappaltato alle mafie del privato sociale o delle fondazioni e S.P.A.

Oggi, mercoledì 22 dicembre 2010, l’asta pubblica ha bandito una serie di terreni e di stabili per lo più inutilizzati con basi d’asta ridicole che hanno lo scopo di agevolare gli speculatori edilizi.

Questo ci pare inaccettabile soprattutto in una città come Torino, resa dalla crisi seconda città in Italia per numero di sfratti, più di 3000 solo l’anno passato. Evidentemente le istituzioni ritengono sia più utile svendere stabili ristrutturati e funzionanti, piuttosto che utilizzarli come risposta immediata per l’emergenza abitativa. Sarebbe una risposta molto più economica degli alberghi che il Comune paga per tenere temporaneamente le persone in attesa di una casa popolare. Soldi pubblici sprecati e regalati a gestori di alberghi “amici” che non si preoccupano di rendere dignitose le camere, dove rimangono persone dimenticate lì anche per due-tre anni.  continua