Archivi categoria: Precarietà

Un paio di righe di cronaca di parte sui fatti di roma

Rabbia – rabbia e odio alla notizia –  rabbia e odio è quello che prova il corteo come avesse  un enorme stomaco collettivo – la mozione di sfiducia non è passata al senato non è passata alla camera il pappone con la sua faccia da maiale resterà al governo la sua schiera di ruffiani vergognosi continuerà ad avvelenare il nostro futuro il ddl gelmini verrà fatto passare in fretta e furia – il corteo un’intera generazione disillusi qualcosa fa sempre sperare almeno il meno peggio in fondo uno ci spera sempre – ormai il corteo le nostre generazioni la più giovani e quelle più vecchie non hanno speranza solo rabbia e odio hanno imparato a contare solo su se stessi a costruire dal basso a difendersi resistere questo movimento fa tutto seriamente molto seriamente ama seriamente odia seriamente Continua la lettura di Un paio di righe di cronaca di parte sui fatti di roma

No agli Sfratti – Martedì 14 zona San Paolo 2 picchetti antisfratto

Il 14 dicembre sarà una giornata storica. A Roma, in Parlamento, si deciderà delle sorti del governo Berlusconi. Da 15 anni, quasi ininterrottamente, il paese è governato da una destra fascista e razzista. Forza Italia, PDL e Lega Nord si sono spartiti le risorse che noi quotidianamente contribuivamo a creare, così mentre il nostro tempo passava all’interno dei luoghi di lavoro, nella quotidiana lotta per arrivare alla fine del mese, le loro tasche si riempivano del nostro denaro. Martedì 14 dicembre decine di migliaia di precari, studenti, docenti, ricercatori e lavoratori della conoscenza raggiungeranno da tutta l’Italia la capitale, per gridare con forza la loro contrarietà al Ddl Gelmini, che di fatto elimina il diritto all’accesso ad una istruzione pubblica. Il movimento del mondo dell’università e della scuola, però non si limiterà a sostenere le sue rivendicazioni specifiche. Infatti le decine di migliaia di persone che assedieranno il Parlamento cercheranno di dare la spallata finale a questo governo senza idee e incapace di proporre soluzioni concrete alla crisi economica e sociale. Sarà un assedio vero determinato e sincero per affermare che tutta la classe politica che siede in Parlamento è inadeguata, in malafede e pensa solo a se stessa.

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Sfratto in Via Isonzo n.48: Rinviato!

La signora Zara si era presentata in settimana allo
sportello casa chiedendoci aiuto: è sotto sfratto per morosità (sesto
accesso), ha quattro figli e ha perso il lavoro all’inizio di
quest’anno.

Lo sportello per il diritto
alla casa, nonostante i tempi ristretti,  ha espresso la massima
solidarietà alla famiglia cercando di supportarla in questa fase e
difficile in cui le strutture pubbliche che dovrebbero garantire e
tutelare il diritto alla casa sono completamente inutili.

C’è
poco margine per il lavoro degli avvocati, l’unica soluzione è la
solidarietà e la resistenza dei corpi. Ci presentiamo numerosi e a
ritmo di samba all’appuntamento per dare tutto il sostegno necessario:
il diritto alla casa non si sfratta!

Arrivati in
anticipo sulle forze dell’ordine e sull’ufficiale giudiziario abbiamo
da subito reso pubblico nel quartiere quello che sta va accadendo nella
porta accanto, sensibilizzando le persone per strada e che si erano
affacciate nei balconi al suono dei nostri tamburi.

A
ruota arriva la digos e l’ufficiale giudiziario, la proprietà latita,
non si è nemmeno prasa la briga di guardare in faccia le persone che
sta buttando in mezzo alla strada, escludendo ogni margine di
trattativa.

Sfratto rinviato!  Il
prossimo accesso sarà il 1 luglio, i tempi sono stretti, ma gli
avvocati avranno più tempo per far scendere la proprietà a più miti
consigli. In ogni caso noi saremo lì, la resistenza continua!

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RIFUGIATI POLITICI NON TURISTI

Oggi un centinaio di rifugiati che da 9 mesi vivono nella caserma di via Asti hanno dato vita ad un corteo autorganizzato per protestare contro i propositi di chiusura della struttura avanzati da Comune e Prefettura. Dopo diverse proroghe (anche per evitare di far coinciderela la chiusura di via Asti con l’ostensione della sindone a Torino) una decina di giorni fa rappresentanti delle istituzioni si erano recati dai rifugiati comunicando la data del 31 maggio come termine ultimo per l’ospitalità.

 

 

 

Dopo che la data di chiusura era arrivata ad un livello pubblico attraverso alcuni servizi del quotidiano “la Repubblica”, questa mattina in via Asti si sono nuovamente presentati rappresentanti della Prefettura e del Comune per incontrare i rifugiati per comunicare che via Asti avrebbe avuto una ulteriore proroga di un mese, ma con il servizio di mensa sospeso e sostituito dal banco alimentare e con la sorveglianza della struttura affidata ad un’associazione privata di volontari. Tutto questo condito dalle parole che gli stessi rifugiati hanno riferito del tipo “è finito il tempo di fare i turisti in Italia perchè sono finiti i soldi per voi” e “fuori da via Asti potreste tornare in Somalia o avere un visto turistico magari per la Germania o la Francia”.

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Via Monginevro: sfratto rinviato!

La crisi del lavoro ha reso Torino seconda città in Italia (dietro solo Roma) per numero di sfratti per morosità nell’ultimo anno, che infatti nel 2009 sono stati oltre 3000. Così molte persone si trovano sbattute in mezzo alla strada sole e senza nessun sostegno. Il 1°aprile 2010 insieme agli inquilini di via Beggiamo 22 abbiamo deciso che bisogna smettere di abbassare la testa, che bisogna rivendicare il diritto ad una casa per tutt* e abbiamo opposto un picchetto anti-sfratto e imposto a ufficiale giudiziario e padroni una proroga allo sfratto di 2 mesi al loro terzo accesso.

Oggi di nuovo un’altra vittoria della rete diritto alla casa di Torino con il rinvio di uno sfratto in via Monginevro, a dimostrazione che opporsi agli sfratti è possibile.

 

TUTTAPPOSTO???

A poco meno di un mese dalla “chiusura” dell’ex clinica occupata di
corso Peschiera, un gruppo di rifugiati/e sistemati dalle istituzioni
nel campo della Croce Rossa di Settimo Torinese hanno dato vita oggi
all’ora di pranzo ad una protesta autonoma e determinata. Usciti in
corteo dal campo hanno raggiunto Torino e l’imbocco dell’autostrada per
Milano bloccandolo in segno di protesta verso la situazione nella quale
vivono: i/le rifugiati/e hanno contestato la gestione del campo ad
opera della Croce Rossa e dall’altro hanno chiesto di poter avere
certezza di una sistemazione definitiva per tutti e tutte e non solo
per le 100 persone inserite all’interno progetto FER. Continua la lettura di TUTTAPPOSTO???

Solidarietà all’onda! il movimento de* student* non si arresta!

A due giorni dall’imponente manifestazione No Dal Molin che ha rivendicato l’indipendenza degli abitanti di Vicenza dalle logiche di guerra, espressione dell’autonomia e dell’autorganizzazione dei movimenti, il giorno prima dell’inizio del summit dei presunti potenti del mondo, si disvela, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la vera faccia di questo governo e di tutto il reticolato di potere diffuso della governance nazionale. All’alba di questa mattina le forze dell’ordine sono entrate nelle case dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, perquisendo ed arrestando. Continua la lettura di Solidarietà all’onda! il movimento de* student* non si arresta!

SABATO 23 MAGGIO 09 – CORTEO NAZIONALE MIGRANTI tutte e tutti a Milano!

CONTRO LA CRISI E CONTRO IL RAZZISMO
SABATO 23 MAGGIO MILANO
CORTEO NAZIONALE
DA CHE PARTE STARE
La crisi colpisce duro, la crisi colpisce tutti: donne e uomini, italiani e migranti. Eppure, per rispondere alla crisi, il governo produce e sancisce differenze. È razzismo istituzionale: la legge Bossi-Fini e il “pacchetto sicurezza” inseguono il sogno di una forza lavoro usa e getta, vogliono ridurre i migranti e le migranti alla perenne espellibilità. Tutti i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione, sospesi dal lavoro e licenziati vedono ogni progetto di vita frantumarsi di fronte ai loro occhi. Tra i lavoratori, i precari con contratti a termine e senza garanzie sono messi alla porta per primi. Tra i lavoratori, i migranti vivono una doppia precarietà, sanno che il permesso di soggiorno non sarà rinnovato, la clandestinità è una minaccia più vicina, l’espulsione una possibilità sempre presente. Per questo è ora di scegliere DA CHE PARTE STARE.
Per info sui trasporti: contact@csoagabrio.info opp 3498467884

LA CRISI C’E’ E SI SENTE

 Articolo pubblicato sulla rivista “Polvere” di marzo 09

La crisi c’è, e si sente, e pesa soprattutto sulle persone più deboli e ricattabili. Non è un caso se in questo periodo si senta parlare di migranti come “criminali”, “stupratori”, con un atteggiamento complice di media e politica che danno maggiore risalto ai crimini commessi da persone non italiane, come nel caso delle violenze sessuali, dove l’atto stesso di violenza e le sue vittime scivolano in secondo piano rispetto alla nazionalità. In coerenza con questa campagna allarmistica, le nuove norme in fatto di “sicurezza” tendono a trasformare il conflitto sociale in conflitto etnico, spostando l’attenzione dall’insicurezza economica e di vita che colpisce tutti e tutte in maniera trasversale. In questa operazione, le migranti subiscono una duplice violenza, in quanto donne e in quanto migranti allo stesso tempo, in una lettura solo maschile e distorta. Continua la lettura di LA CRISI C’E’ E SI SENTE