Anche quest’anno la PPDDN è lieta di invitarvi a una due giorni di festa, musica, presentazioni e soprattutto SPORT POPOLARE! Continua la lettura di SPORT POPOLARE VS CEMENTO & 12 ANNI DI PPDDN
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25 Aprile 2022 in Borgo San Paolo
Grazie a tuttə per aver condiviso con noi questa splendida giornata per le vie di borgo San Paolo. (qui le foto)
E’ stato bellissimo rivederci, poterci riconoscere, riabbracciare e condividere le strade insieme dopo questi ultimi anni, ma soprattutto è stata una bellissima giornata di lotta e di memoria collettiva.
In tantissimə abbiamo manifestato contro ogni guerra imperialista; il ricordo delle ribellioni e della solidarietà, senza tempo, ha risuonato forte per le vie del quartiere. Il “Borgo rosso” intriso di lotte, scioperi, azioni incendiarie: dalle sorelle Montagnana alla lettura, tramite le parole di Giovanni Pesce, della storia di Dante di Nanni, alla lettera inviata da Lorenzo Orsetti dalla Siria del nord-est. Storie che ci hanno permesso di tracciare un filo rosso tra i/le partigianx di ieri e quellx di oggi, affinché la memoria collettiva resista oltre date e tempo.
La storia della resistenza continua a vivere in noi e ci insegna a non essere indifferenti, a lottare insieme per un mondo liberato da fascismo, razzismo e sessismo.
“I nostri morti, quelli di oggi, quelli di domani, quelli di ieri, erano con noi; e sarebbero statə con noi sempre; per noi e per tuttə”
Ora e sempre resistenza!
2 aprile 1944, l’eccidio del Pian del Lot
Il 2 aprile 1944 i nazifascisti commisero la strage più feroce della guerra sul territorio della città di Torino: 27 persone, anche civili, vennero massacrate e gettate in una fossa comune senza nomi. Continua la lettura di 2 aprile 1944, l’eccidio del Pian del Lot
Gira per la città, Dante Di Nanni!
Il nostro articolo per Machina di Derive e Approdi.
L’articolo originale qui
Biciclettata Antifa
★UN 25 APRILE DI LOTTA★
Domenica 25 aprile San Paolo è stato percorso da un lungo corteo colorato e vivo, composto da persone di tutte le età, che ha raccontato le molteplici resistenze del quartiere alla prima e alla seconda guerre mondiali. Storie fatte di lotte, scioperi, riscatti eroici ed enormi sacrifici. Storie come quelle delle sorelle Montagnana dimenticate, se non rimosse, perché scomode nella retorica ufficiale della repubblica dove predomina ancora un’impostazione patriarcale.
Una giornata disturbata solo dalla presenza di 6 fascisti capeggiati da Forzese, che si sono materializzati all’angolo tra via Monginevro e via Caraglio, provocando il corteo che ha risposto ricacciando loro, e i cordoni di polizia che li proteggevano, fino al covo di via Sestriere.
Questo è infatti il luogo da cui negli ultimi due anni lo scarno manipolo di figli di papà dal nome latineggiante di aliud sta cercando di insediarsi in quartiere.
PPDDN – Orari ufficiali per il 2020
Li stavate aspettando… Eccovi gli orari ufficiali della Palestra Popolare Dante Di Nanni per il 2020.
BOXE:
LUNEDI, MERCOLEDI e VENERDI 19-21
MMA:
MARTEDI E GIOVEDÌ 19:30-21
LOTTA:
LUNED’Ì E VENERDÌ 21-22:30
CROSSFIT:
MARTEDÌ E GIOVEDÌ 18:30-19:30
ARRAMPICATA:
MARTEDÌ E GIOVEDÌ 19:30-21:30
POLE DANCE RIBELLE:
- MARTEDÌ
18:30-19:30
19:30-20:30
20:30-21:30(TACCHI)
- GIOVEDÌ
18:30-19:30
- VENERDÌ
18:30-19:30
19:30-20:30
PILATES:
LUNEDÌ 18:30-20:00
CSOA GABRIO – ZONA SAN PAOLO ANTIRAZZISTA
Eric Gobetti – Giorno del ricordo, retorica e revisionismo delle foibe.
Solidarietà a Gobetti, assemblea di mercoledì 5 febbraio confermata
Il Centro Sociale Gabrio promuove mercoledì 5 febbraio alle ore 18:30 in Corso
Ferrucci 65D un’assemblea e dibattito antifascista sul “Giorno del ricordo” con
l’intervento dello storico Eric Gobetti.
Ci troviamo ad affrontare nei nostri territori una preoccupante espansione da un
lato di gruppi e partiti fascisti e neofascisti, con sempre maggiore legittimazione
istituzionale; dall’altro alla diffusione di narrazioni falsate e strumentali alla
propaganda politica neofascista. Ci sembra importante costruire insieme al
quartiere un percorso antifascista partendo dal confronto, l’autoformazione
collettiva, la presa di parola e spazio e la costruzione di azioni in quartiere e in
città.
L’iniziativa e lo stesso Gobetti sono stati attaccati dal gruppo neofascista di
Aliud, legato a Fratelli d’Italia che si è insediato nel quartiere San Paolo proprio
promuovendo narrazioni che celebrano il colonialismo italiano e una società
patriarcale e omofoba. Il corpuscolo di fascisti ha minacciato di impedire lo
svolgimento dell’assemblea lanciando accuse di “revisionismo” e
“negazionismo”. Tali accuse sono ridicole da parte di chi fa del revisionismo
storico lo strumento di propaganda e di legittimazione della propria violenza
verbale e politica, ieri come oggi.
Tra pochi giorni infatti si “celebrerà” il “Giorno del ricordo” istituito nel 2004 da
una legge frutto di un accordo bipartisan promosso da Luciano Violante e
Gianfranco Fini durante il governo Berlusconi. Si tratta di una giornata
commemorativa delle foibe e dell’esodo di persone italiane dai territori del
litorale adriatico durante e dopo la fine del secondo conflitto mondiale.
Quel momento storico vogliamo raccontarlo tutto, senza omissioni, così come
facciamo il 25 aprile a differenza dei neo-fascisti e delle commemorazioni
retoriche istituzionali.
Vogliamo svelare i limiti e gli obiettivi della narrazione promossa dal “Giorno
del ricordo” che è parziale nel racconto del contesto e falsata nei fatti che intende
ricordare. È strumentale e funzionale ad una visione vittimista e nazionalista,
alla rimozione dalla memoria collettiva delle violenze fasciste nell’area e dei
crimini di guerra del colonialismo italiano.
La narrazione che ha generato il “Giorno del ricordo” è revisionista, stravolge
metodo e fonti storiografiche ed è particolarmente pericolosa per la pretesa di
“obiettività” e “neutralità” di fronte all’opinione pubblica.
Vogliamo smascherare il fascismo che esiste nelle scelte politiche dei nuovi
gruppi identitari e nelle narrazioni dei revisionisti.
Ci vediamo il 5 febbraio alle 18:30 in Corso Ferrucci, 65D per conoscere ed
approfondire insieme i fatti che alimentano la narrazione sulle foibe.
Per rispondere agli attacchi neofascisti torniamo in strada sabato 8 febbraio alle
ore 17:00 in Via Paolo Borsellino angolo Corso Vittorio sotto le foto dei
partigiani trucidati dentro le Carceri Le Nuove, per una biciclettata rumorosa e
antifascista.
CSOA GABRIO – Zona San Paolo Antirazzista

TRUPPE ITALIANE FUCILANO CINQUE OSTAGGI NEL PAESE DI DANE.
Foto di di Ermino Delfabro, partigiano e fotografo di Gradisca d’Isonzo.
Solidarietà a Femminismo a Sud!
Le compagne ed i compagni del CSOA Gabrio esprimono solidarietà a Femminismo a Sud, blog femminista e antifascista che ha avuto il coraggio e la coerenza di evidenziare come alcune e alcuni ‘intellettuali’, di sinistra e non, abbiano avviato nel tempo un processo di sdoganamento e di cosmesi di Casapound, realtà neofascista italiana. (link: http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2011/12/16/chi-ha-sdoganato-casapound/). Parlare di Casapound senza far emergere il loro fascismo strisciante e subdolo, trascurando ciò che comporta e ha comportato in passato il fascismo, significa edulcorare una realtà violenta, che coltiva il culto della violenza e della sopraffazione verso il diverso ed il più debole. A riportare le masse indifferenti alla realtà del fascismo di Casapound ci ha pensato il camerata Casseri il 13 dicembre, assassinando Samb e Diop a Firenze. Tale però è il livello di afFascinazione attuale, che nemmeno quelle morti sono bastate a far ragionare con onestà intellettuale chi ha contribuito ad un immaginario di Casapound costruito e fasullo, una Casapound fascista ma di ‘fascisti buoni’. E’ bastato che Femminismo a Sud mettesse questi ‘intellettuali’ di fronte alle proprie responsabilità, senza giudizi o conclusioni di sorta, ma rilevando il pericolo insito nel normalizzare contenuti inequivocabilmente fascisti, perché venisse attaccata ripetutamente e brutalmente. I media mainstream hanno una pesante responsabilità nel formare l’opinione pubblica, e negli ultimi anni abbiamo assistito ad una marginalizzazione – quando non criminalizzazione – del pensiero antifascista, considerato un retaggio nostalgico o peggio, estremista del passato. I fatti dei giorni scorsi, ultima espressione del fascismo mai scomparso da questo paese, ci mettono di fronte all’importanza e alla necessità del portare avanti la lotta antifascista con tutte le nostre forze, e ci vedono in prima linea nel dare la nostra piena solidarietà alle compagne ed ai compagni di Femminismo a Sud. Antifascismo e resistenza sempre