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Proiezione de “La versione di Jean”

📆 GIOVEDì 17 MARZO
⏰ ORE 21.30
🎬 PROIEZIONE DE: LA VERSIONE DI JEAN
di Manuela Cencetti, Jean Diaconescu, Stella Iannitto.

🎙 Saranno presenti i registi Manuela Cencetti e Jean Diaconescu

🔴 IL FILM
Per quindici anni, alla periferia Nord di Torino, è esistito il campo rom di Lungo Stura Lazio, il cosiddetto Platz. Era una delle baraccopoli più grandi d’Europa. I suoi abitanti erano persone povere, rom e non rom, etichettate unicamente tramite la linea del “colore” come rom, in primo luogo dalle istituzioni.
La versione di Jean è la storia di un uomo che con il suo cellulare filma e registra diversi momenti di vita quotidiana del campo, fino alla sua totale distruzione. Ora, nel grande spazio rimasto vuoto dopo lo sgombero, riaffiorano i suoi ricordi.

✍️ NOTE DI REGIA
Questo film parla principalmente con immagini girate dagli abitanti del campo. Un punto di vista per una volta dall’interno. È il racconto di un tempo, di vita spesa in uno spazio passato da luogo sovrappopolato a luogo deserto e straniante. Proporre questa versione dei fatti per noi non significa costruire una versione più veritiera o più credibile, ma indagare delle voci e degli sguardi finora mai presi in considerazione. Jean è la guida di questo film, in tutti sensi; ha vissuto all’interno del campo e ne conosce le storie e gli angoli più nascosti.

(M. Cencetti, J. Diaconescu, S. Iannitto)

🍻 BAR POPOLARE APERTO
🍿 POP-CORN a VOLONTà!

distribuito da OPENDDB – Distribuzioni dal basso
🔺info: https://www.openddb.it/film/la-versione-di-jean/

Bruttə, sporchə e ribellə sin dagli albori…

Oggi ci troviamo a dimostrare la nostra solidarietà al F.O.A. Boccaccio, sgomberato di recente. Lo stadio all’interno del quale si svolgevano le sue attività è stato definitivamente acquisito dalla sezione CAI di Monza per la realizzazione di una “Casa della montagna” con annesso ristorante e parcheggione per automobili. L’ennesima colata di cemento, insomma, per celebrare la natura nel bel mezzo della Brianza… Non sempre l’ente che sottrae spazio alla resistenza ha il volto della grande multinazionale riqualificatrice di quartiere, ma questo non ci stupisce.

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PERCHE’ CI OPPONIAMO AL CANTIERE DI SAN DIDERO (in breve)

➡️ Il Tav è un’opera inutile, dispendiosa ed ecocida che serve solo alle lobbies del cemento e del tondino. Crediamo che quei soldi vadano spesi in altro: scuole, reddito, sanità, messa in sicurezza dei territori, tutela dell’ambiente.
???? L’autoporto di San Didero dovrebbe sorgere in una delle poche aree boschive di pianura della bassa valle, un polmone verde per tutto il territorio
☣️ I terreni su cui dovrebbe sorgere l’autoporto sono fortemente inquinati di pcb e diossine, sostanze chimiche tossiche molto dannose per la salute. Movimentare quella terra vorrebbe dire immettere nuovamente questi composti nell’aria con le ovvie conseguenze per la salute di chi abita in quei dintorni. Inoltre nell’area sono stati a più riprese rinvenuti rifiuti tossici.
⚙️ Un autoporto in valle esiste già. E’ quello di Susa che dovrebbe essere spostato per fare spazio alla stazione internazionale del TAV (altra cattedrale nel deserto) e probabilmente un deposito di smarino degli scavi di risulta del cantiere di Chiomonte. Nonostante le promesse che negli anni Telt ha elargito ci troveremo dunque invasi dal traffico di camion e dalle polveri di smarino sia in alta che in bassa valle, anche qui con ovvie conseguenze sulla salute.
???? Come sopra, lo spostamento dell’autoporto significherebbe il continuo traffico di camion in un’area abitata che già negli anni si è dovuta confrontare con gli effetti di produzioni inquinanti e nocive.
???? Solo per recintare l’area del cantiere di San Didero e per gli appalti di sicurezza si prevede che saranno spesi 5 milioni di €. Secondo voi è una spesa sensata?

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