IL CPR DI TORINO É CHIUSO

Oggi (3 Marzo) è stata annunciata la chiusura ufficiale del CPR di Torino. Grazie alla determinazione dei detenuti e alle rivolte che hanno portato avanti nelle ultime settimane, la quasi totalità delle aree della struttura detentiva è stata resa inagibile. Gli ultimi di loro ancora presenti sono stati trasferiti.

La chiusura del CPR di Torino è un momento importante nella lotta ai lager di stato. Si tratta, infatti, della prima volta in quasi 25 anni di vita che si arriva alla chiusura di tutto il centro piemontese, nonostante la lotta e le rivolte avessero già dato filo da torcere ai decisori politici e reso inagibili buona parte delle aree all’interno.
La chiusura del CPR di Torino non sancisce tuttavia il suo definitivo smantellamento né arresta il perpetuarsi della securitizzazione e della violenza strutturale da questo incarnato
Da qui comincia una nuova prospettiva di lotta: i detenuti hanno dato fuoco alla loro gabbia e il CPR è stato perciò svuotato, ma ciò non impedirà che questa struttura detentiva prima o poi riprenda la sua funzione. 
La prefettura con l’approvazione del ministero dell’interno ha sospeso l’incarico da ente gestore ad Ors.
Ors è un gigante specializzato nel business dell’immigrazione, nato appositamente da chi aveva intenzione di speculare sulla pelle delle persone migranti attraverso soldi pubblici, e che politici ed istituzioni hanno sapientemente alimentato.
Ciononostante, oggi è un giorno importante, da celebrare al fianco dei rivoltosi che, trasportati dalla rabbia per le condizioni disumane in cui erano costretti, hanno obbligato la chiusura del centro torinese.
La lotta non si ferma.
Sempre a fianco di chi lotta e resiste! 
Mai più Cpr, mai più Lager!