Archivi categoria: Antisessismo

GLI SPAZI LIBERI LI FANNO LE DONNE CHE LI ATTRAVERSANO

Vogliamo esprimerci sulla vicenda riguardante Alessandro Luna, uno degli animatori della rivista studentesca Scomodo, che sul proprio profilo instagram ha stilato una “classifica” di alcuni centri sociali italiani mediante un criterio sessista e prevaricante. In quanto compagne e compagni del Csoa Gabrio ci schieriamo contro ogni tipo di pratica che vada ad intaccare i percorsi che costruiamo con fatica e amore ogni giorno: percorsi di lotta, incluedenti, orizzontali, attraversabili, antisessisti e safe.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e persone in piedi
Alessandro Luna millantatore di se stesso viene accolto come vengono accolti compagni e compagne continuamente all’interno degli spazi, soprattutto se con un background che gli fa da biglietto da visita: scrittore presso Scomodo, una rivista antifascista romana di under 25 che tratta tematiche care a tutte e tutti noi. Ma dietro ciò si nasconde, neanche troppo veletamente, il solito maschio cis etero patriarcale che inserisce la donna all’interno di categorie oggettivizzanti. Vicino a menu, location, servizio troviamo infatti la dicitura FIGA, come se la donna potesse rientrare all’interno di una categorizzazione tale da poterle attribuire una votazione. E con una banalizzazione aberrante, degna delle menti più ignoranti d’Italia, le donne dei centri sociali vengono dipinte, da un presunto compagno, come carne da macello farcite di giudizi sulla loro pulizia, sul modo di vestire, sul loro stile di vita e sulla loro sessualità. Che si tratti di satira venuta male, di un “facciamoci due risate” o di un tentativo incomprensibile di beffa, noi, sentiamo solamente rieccheggiare lo spettro della violenza che si camuffa e contorce ripresentandosi nelle stesse forme.
Ci siamo stancante di doverci sentire, anche all’interno degli spazi che attraversiamo, come una merce appetibile o meno!
Ci siamo stancante dei giudizi e dei commenti non richiesti!
Ci siamo stancate delle prevaricazioni e delle violenze, qualsiasi forma queste assumano!
Vogliamo chiarire che non siamo più disposte ad accettare questi comportamenti violenti, nè niente di simile, nè ora nè mai!
Quello che abbiamo visto ed ascoltato non può essere in alcun modo giustificato da nessun di noi!
FUORI I SESSISTI DAGLI SPAZI E DALL’UNIVERSO!

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Un 28 Novembre di lotta transfemminista

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Da Zona San Paolo al presidio di Piazza Castello le sagome contro i transfemminicidi hanno nuovamente invaso i muri della città, denunciando la violenza maschile contro le donne e le violenze di genere.

Non arretriamo di fronte a patriarcato e machismo ,non ci tiriamo indietro di fronte alla narrazione tossica dei media.

✊STOP ALLA VIOLENZA DI GENERE!????

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PRESIDIO STATICO – CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE E LA VIOLENZA DI GENERE

???? Sabato 28 Novembre in piazza e sui social!!! ????
Dopo l’attacco femminista digitale continua la mobilitazione di Non una di meno Torino in occasione del 25novembre, giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e le violenze di genere.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, capelli e il seguente testo "25 NOVEMBRE maschile sulle donne giornata contro la violenza violenza di genere 28 NOVEMBRE DICHIARIAMO LA ZONA FUCSIA! SE CI FERMIAMO NOI SI FERMA IL MONDO UNA MENO"
???? PRESIDIO STATICO
Appuntamento in Piazza Castello dalle h15 alle h17.30:
➡️ microfono aperto ???? porta in piazza la tua esperienza che hai voglia di condividere: “La violenza contro le donne e le violenze di genere per me sono…”, “La violenza di genere da cui vorrei liberarmi è…”
➡️ interventi e letture
➡️ musica
➡️ performance collettiva: porta con te uno scatolone per partecipare e renderti protagonista della performance collettiva in cui insieme ci libereremo da tutte le forme di violenza maschile e di genere che subiamo quotidianamente.
*** Al solito ci raccomandiamo l’uso della mascherina e il distanziamento fisico ***
???? AZIONE SOCIAL
Sappiamo che, a causa della difficile situazione che stiamo vivendo con la pandemia, non per tutt* sarà possibile partecipare al momento di piazza del 28 novembre. Per questo abbiamo immaginato anche delle forme di partecipazione online e a distanza che permettano a tutt* di essere parte di questa giornata di mobilitazione e di far sentire la propria voce contro la violenza maschile sulle donne e le violenze di genere. Insieme siamo più forti!
???? Indicazioni per i social ????
Il 28 novembre registra un breve video indossando una mascherina con su scritto ” 67 – Non una di meno” (67 è il numero di femmicidi avvenuti nel 2020). Nel video ti invitiamo a partire dalla frase “Violenza contro le donne e violenza di genere è…”, per poi nominare la forma di violenza contro cui vuoi prendere parola. Se preferisci puoi anche scrivere la stessa frase su un foglio e scattarti una foto.
☑️ Su Instagram: pubblica il video o la foto nelle stories, ricordandoti di taggare l’account di Non Una di Meno – Torino (@nudm_torino). Li riprenderemo sul nostro profilo!
☑️ Su Facebook: pubblica il video o la foto sul tuo profilo, ricordandoti di taggare la pagina di Non Una di Meno – Torino (@nonunadimenotorino). Se scatti la foto, inviacela anche sulla nostra pagina tramite messenger, le raccoglieremo in un album nel corso della giornata.
☑️ Via mail:
Durante la piazza del 28 novembre ci sarà un momento di microfono aperto in cui prendere parola. Se non puoi partecipare ma hai un messaggio o una testimonianza che vorresti venissero letti in quell’occasione, inviacelo per mail nei giorni precedenti all’indirizzo nonunadimenotorino@gmail.com, ci occuperemo noi di leggerlo in piazza!
???? qui il link dell’ evento per l’attacco femminista digitale del 25novembre di Non una di meno Torino
https://www.facebook.com/events/1321680824891136/
???? qui il link dell’evento e dell’appello nazionale di Non una di Meno
https://www.facebook.com/events/416495252858149

Sul 31-10 – Per l’Aborto libero, sicuro e gratuito in tutto il mondo ! Sui nostri corpi decidiamo noi e non la Regione ✊

Sabato ci siamo radunat* in piazza castello perchè ogni giorno ci battiamo per libertà di scelta e l’autodeterminazione delle donne.

Rivendichiamo lo stare in piazza tutti e tutte insieme anche e soprattutto in un momento come questo, per far sentire le nostre voci e le nostre proteste!

Vogliamo che le associazioni anti-abortiste non entrino MAI negli ospedali!

Vogliamo che la circolare della Regione Piemonte, che mette in discussione le linee guida del Ministero della Salute inerenti alla somministrazione della pillola abortiva ru486 nei consultori sia abolita!

Sui nostri corpi decidiamo noi!

Aborto libero, sicuro e gratuito in tutto il mondo!

Questionario “Lavoro ai tempi del covid-19”

Cliccando sul seguente link –> https://framaforms.org/lavoro-ai-tempi-del-covid-19-1586420256 <– è possibile compilare un questionario attraverso cui si vogliono raccogliere le esperienze lavorative di ognuna/o a seguito dell’emergenza Covid-19. L’obiettivo primario è quello di fornire uno strumento ulteriore a quelli che si stanno attivando dall’inizio dell’emergenza sul tema del lavoro per rafforzare la rete di solidarietà a partire dalle situazioni di ognuna/o e che possa evidenziare come nella frammentazione del mondo lavorativo esistono elementi che ci accomunano tutte e tutti.

Unite e uniti possiamo reagire al precariato, allo sfruttamento e alle discriminazioni.

25 Aprile di lotta #PartigianeOvunque

????????25 APRILE DI LOTTA CONTRO FASCISMO, RAZZISMO E SESSISMO

Il 25 Aprile ricordiamo la lotta delle Partigiane e dei Partigiani per rendere reale il mondo libero che immaginavano per sé e per il futuro, le conquiste antifasciste di allora ma anche le tante lotte che oggi non smettono di sognare un mondo diverso, in cui conquistare e riconquistare spazi di libertà.
Non è un rito di commemorazione privata, non è una sfilata di buoni principi, è una pratica che ci unisce e rinnova il cammino di liberazione che percorriamo ogni giorno.

VAI ALLA PAGINA -> SEGUI IL FLUSSO RESISTENTE

Della bellezza del lottare insieme

L’anno del coronavirus segna anche l’anniversario del 75° anno dell’ insurrezione contro il nazifascismo. L’epidemia sta segnando fortemente le nostre vite stravolgendo completamente la quotidianità di ognuna/o, come mai era successo dai tempi  dell’ultimo conflitto.Vogliamo essere chiari: non abbiamo alcuna intenzione di accordarci alla retorica neonazionalistica della guerra al virus. Ciò che è successo e sta succedendo  non ha nulla a che fare con un conflitto ed una retorica così costruita serve solo a coprire le responsabilità della classe politica e dirigente del paese. Le misure adottate finora sono più atte a salvaguardare il capitale, piuttosto che la salute dei cittadini. 

Ci hanno rinchiuso in casa sostenendo che fosse l’unico modo per tutelare la nostra salute, mentre tante/i ammalate/i venivano abbandonate/i nelle case alle esclusive cure dei familiari, quando in realtà ciò che è venuto a mancare da subito sono stati i posti letto negli ospedali. Ci hanno obbligato, invece, ad andare a lavorare in situazioni in cui la salute non era e non è per nulla tutelata.  L’esempio di altri  paesi ci mostra che la scelta italiana è stata tra le più dure in termini di limitazioni delle libertà personali. La realtà del lockdown è che è la democrazia ad essere imbavagliata.  In una situazione come questa sovranisti e neofascisti provano a inserirsi nel dibattito politico attraverso proclami populisti inneggianti alla riconquista della libertà tolta. Lo scopo destabilizzante è evidente, come è palese che l’attacco, mirato a infangare e cancellare il vero significato della giornata del 25 Aprile, rientri in una più ampia strategia di propaganda politica. Senza alcuna vergogna, nei giorni scorsi, è stato proposto da alcuni neofascisti di trasformare il 25 Aprile nella festa “di tutti i morti di tutte le guerre”, equiparando i morti tra le file dei nazifascisti a chi invece combatteva per la libertà. Hanno, addirittura, proposto di affiancare alle vittime delle guerre i deceduti di COVID-19, speculando sulle vittime e sul dolore di oggi sperando di ottenere maggiore consenso. Continua la lettura di Della bellezza del lottare insieme

Viva il partigiano Orso Tekoser. Con Eddy e con chi resiste, sempre.

Il 18 Marzo 2019 ci arrivava la terribile notizia della morte in battaglia di Lorenzo Orsetti, per tutt* noi Orso Tekoser, combattente internazionalista partigiano caduto nella guerra di liberazione contro l’ISIS.
Oggi, ad un anno di distanza, il testamento che ci ha lasciato Orso ci indica la via da seguire: ripartire e ricostruire dalla collettività, contrapporre il senso del comune al dilagante individualismo ed egoismo.

Sono tempi difficili, lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza, mai! Neppure per un attimo.“

Una frase che in queste settimane difficili e stranianti, assume una potenza devastante. Il raggiungimento della felicità individuale non può che arrivare dal bene comune, perchè come diceva Orso, non c’è niente di più grande che dedicare la propria vita al prossimo, anche con il sacrificio più grande, “perchè è così che si cambia il Mondo.”

In questa giornata di ricordo e di dolore, non possiamo non sentire la rabbia per la decisione assunta ieri dal tribunale di Torino che ha inflitto 2 anni di sorveglianza speciale a Eddy, compagna e combattente internazionalista che si è unita alle YPJ, combattendo sì contro l’ISIS, ma anche e soprattutto per una società più equa e giusta, libera dal patriarcato e dal sessismo. Continua la lettura di Viva il partigiano Orso Tekoser. Con Eddy e con chi resiste, sempre.