Archivi categoria: Diritto alla casa

L’assessore si degna di parlarci?

Il presidio sotto il Comune tenutosi lunedì 10 Ottobre, si è concluso intorno alle ore 19, dopo che un collaboratore dell’Assessore Tisi, lei era assente, ha lasciato la sala dove si riuniva il Consiglio Comunale ed è sceso in piazza  per trattare con le famiglie occupanti l’immobile di Via Muriaglio 11 e le altre famiglie sotto sfratto. Come al solito hanno preso tempo e per ora non hanno neanche ascoltato le rivendicazioni che venivano gridate a gran voce dalla gente che riempiva la piazza, l’uomo dell’assessore si è limitato a segnare nell’agenda della Tisi un impegno con lo “sportello casa” per mercoledì 12 Ottobre ore 10:00. Continua la lettura di L’assessore si degna di parlarci?

Lunedì 10 Ottobre 2011: Presidio sotto il comune in solidarietà alla nuova occupazione e per il diritto alla casa!

Eccoci di nuovo in piazza…dopo la tendopoli in Piazza San Carlo, dopo l’occupazione dello stabile di Via Muriaglio 11, eccoci di nuovo qui a rivendicare il diritto alla casa.

Siamo 15 famiglie che domenica 25 settembre 2011 hanno occupato una palazzina sfitta da oltre 30 anni per risolvere la propria emergenza abitativa. A molti di voi la notizia apparirà come nuova, i quotidiani, impegnati nelle ultime settimane a trattare la tematica degli sfratti ed a narrare la rassegnazione dei  singoli, hanno “dimenticato” di parlare di noi, di chi sceglie consapevolmente di diventare artefice del proprio destino.

Le nostre storie sono tutte molto simili: la crisi e la condizione di precarietà lavorativa (contratti precari, lavoro in nero, qualche stage come unico sostentamento alla “veneranda” soglia dei 50 anni) hanno reso a tutti noi impossibile continuare a pagare l’affitto. E di qui lo sfratto, la richiesta negata di poter accedere ad una casa messa a disposizione dal Comune che ci avrebbe consentito di continuare ad avere un tetto sulla testa ma con un affitto sostenibile, con un’ unica prospettiva possibile…la strada.

Per noi tutti questa non era l’alternativa possibile.

È da questo pensiero comune che è nata l’occupazione di Via Muriaglio 11, in Zona San Paolo. Il quartiere ha immediatamente portato solidarietà Continua la lettura di Lunedì 10 Ottobre 2011: Presidio sotto il comune in solidarietà alla nuova occupazione e per il diritto alla casa!

Domenica 2 Ottobre: Porte aperte nelle nuova occupazione di Via Muriaglio 11!

Domenica 2 ottobre passa a trovarci durante tutto il giorno

per conoscerci e visitare la casa.

Unisciti a noi per un apericena di autofinanziamento per i lavori nella casa.

Sostieni la nuova occupazione – Sostieni il diritto alla casa!

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Abbiamo occupato questo stabile consapevoli delle difficoltà che ci attenderanno nei mesi futuri e che il nostro percorso di lotta e resistenza è solo agli inizi: i lavori da affrontare sono molti, e anche la necessità di resistere quando la proprietà si farà avanti per poter tornare a speculare su un immobile vuoto.

Questo quartiere è stato esempio di solidarietà e partecipazione attiva già con l’occupazione dello stabile di via Revello 34 bis dove ha trovato la propria casa Peppe, sfrattato a fine marzo.

Vieni a trovarci, porta con te tutto quello che può essere utile in una nuova casa o anche solo il tuo tempo per dimostrare che il quartiere borgo San Paolo è vicino e supporta la lotta per il diritto all’abitare e al vivere dignitoso di chi, ad oggi, paga sulla propria pelle il prezzo della crisi.

Per sistemare la casa occupata ci servono:

-materiale per edilizia (stucco, attrezzi, bianco, colori a tempera e smalti -anche le vecchie latte avanzate-); Continua la lettura di Domenica 2 Ottobre: Porte aperte nelle nuova occupazione di Via Muriaglio 11!

L’affitto è una rapina, la casa un diritto: Benvenuti in Via Muriaglio 11!

Questa è la storia di una palazzina, lasciata nel degrado da oltre 30 anni, nel cuore di Borgo San Paolo. Uno stabile chiuso e disabitato che ha ripreso vita soltanto per un breve periodo 7 anni fa, quando venne occupato da un gruppo di ragazzi e ragazze del CSOA Gabrio, sgomberati con la forza dalla polizia. Negli anni però la situazione non è cambiata e fino ad oggi la proprietà ha lasciato vuota e abbandonata la palazzina, senza vita e in condizioni pessime.

Ma questa è anche la nostra storia, quella di numerose persone e famiglie. La crisi e la condizione di precarietà lavorativa (contratti precari, lavoro in nero, qualche stage come unico sostentamento alla “veneranda” soglia dei 50 anni) non hanno consentito a molti di noi di poter continuare a pagare l’affitto e di conseguenza a breve saremmo stati sbattuti in mezzo alla strada.

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Nessuna risposta ai nostri problemi da parte delle istituzioni (Comune, Regione e servizi sociali) che, anzi, ci hanno voltato le spalle negandoci ogni prospettiva futura.

Questa è la storia di persone che hanno deciso di lottare, di prendere in mano il proprio futuro, anche attraverso la redistribuzione di beni e la riappropriazione di uno spazio abbandonato.

Perchè così tante palazzine di privati e pubbliche sono chiuse nonostante l’esigenza concreta di molte persone di avere un tetto sulla testa? Perchè, come è già avvenuto in altre città italiane, il sindaco non requisisce le palazzine di privati chiuse da anni, per restituirle alla collettività?

Perchè molti immobili ATC e comunali sono chiusi da anni e a Torino sono state assegnate solo 200 case in emergenza abitativa, a fronte di oltre 3.500 sfratti eseguiti?

Abbiamo occupato questo stabile consapevoli delle difficoltà che ci attenderanno nei mesi futuri e che il nostro percorso di lotta e resistenza è solo agli albori Continua la lettura di L’affitto è una rapina, la casa un diritto: Benvenuti in Via Muriaglio 11!

La calma prima della tempesta

Questa mattina il copione si è ripetuto, ancora più drammatico, a celebrare la guerra tra poveri che il Comune continua ad ignorare. Questa mattina l’ennesimo sfratto è stato eseguito. Uno sfratto che è lo specchio della tempesta in cui ci troviamo coinvolti. Le inquiline e gli inquilini, Rachida e i suoi 2 due figli di 4 e 7 anni, hanno liberato la loro casa di fronte al proprietario, costretto a vivere in macchina con la famiglia perché anche loro senza reddito. Il quartiere portando la solidarietà ad entrambe le famiglie, che si trovano sulla stessa barca, ha deciso di rinunciare alla resistenza e ha trovato una soluzione abitativa per Rachida.

Quante volte bisognerà vivere questo tragico copione?

A marzo Peppe è stato sfrattato dal suo alloggio dalla violenza delle forze dell’ordine, che hanno caricato e picchiato selvaggiamente ed indiscriminatamente chi era andato in via capriolo per portare la propria solidarietà. La violenza militare che ha adoperato il comune per buttare in mezzo ad una strada il più debole, ci aveva una volta per tutte confermato che nessuno si occupa di chi vive veramente la crisi, e che la soluzione è nelle nostre forze e nei nostri corpi. Così è nata in Via Revello 34 la prima occupazione socio-abitativa di Torino, restituzione al quartiere e alle famiglie di una proprietà abbandonata della Regione, esperimento sociale che ha intrecciato e unito i bisogni e le speranze di chi si sentiva abbandonato.

Peppe da marzo non ha più paura di trovarsi in mezzo ad una strada e con la solidarietà di chi non ha nulla da perdere, ma tutto da spartire, di chi ha vissuto gli stessi momenti terribili, ospiterà Rachida e i suoi due figli, riuscendo dove funzionari, uffici, burocrati e politici non sono riusciti.

La crisi finanziaria che sta travolgendo i mercati europei ed in particolare la borsa di Milano, sulle prime pagine dei giornali di oggi, sembra preoccupare tutti per le conseguenze che un default delle casse dello stato potrà produrre sull’economia reale e sul sistema sociale nazionale Il presidente del consiglio S. Berlusconi che ha garantito sulla tenuta del sistema economico dell’azienda Italia e ha cercato di calmare il più possibile il comprensibile nervosismo degli investitori., Pur non convincendo buona parte del ceto politico ha comunque ottenuto una disponibilità di massima per interventi strutturali pensati per garantire l’equilibrio di bilancio. Questo se vogliamo lo stato attuale della discussione Continua la lettura di La calma prima della tempesta

Ieri, 30 Giugno 2011, occupata la Circoscrizione 3!

Lo Sportello Diritto alla Casa di Zona San Paolo, gli attivisti per il diritto alla casa, le famiglie sotto sfratto, alcuni membri del comitato no-tav Torino, si sono date appuntamento questa mattina (ieri, 30 giugno 2011 n.d.r.) sotto la Circoscrizione 3 per “salutare” il neo-eletto Presidente ed informarlo del problema casa che coinvolge numerose famiglie che abitano il “suo” quartiere.

L’attenzione è stata rivolta prevalentemente allo sfratto del 5 luglio, giorno in cui una madre, una nonna e due bambini rischieranno di essere buttati in mezzo ad una strada.

Il messaggio che abbiamo voluto mandare è stato chiaro e determinato: la famiglia uscirà dall’immobile solo nell’ipotesi in cui le vanga data una altra casa, niente soluzioni “tampone”, niente dormitori, comunità, o alberghi, soluzioni tutte assolutamente costose per il Comune ed assolutamente inadeguate per la famiglia. Un albergo, unica proposta timidamente avanzata dal Presidente della circoscrizione in concertazione con gli assistenti sociali, arriva a costare al Comune 900 Euro al mese. Oltre ad essere una “soluzione” assolutamente costosa, quella dell’albergo è una proposta inadeguata per una qualsiasi famiglia. Il nucleo familiare, infatti, viene disgregato, gli uomini maggiorenni non possono accedere alle stanze degli alberghi, donne e bambini sono costretti a vivere in stanze fatiscenti, piccole, sprovviste di bagno, cucina ed igienicamente non a norma.

La famiglia non ha accettato questa “soluzione”, vuole una casa, come quella in cui ha vissuto per molti anni e per la quale ha corrisposto oltre 12 anni di affitto. Continua la lettura di Ieri, 30 Giugno 2011, occupata la Circoscrizione 3!

Casa per tutt* – Presidio sotto il comune

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Lo “Sportello per il diritto alla casa – Zona San Paolo” è nato a Torino, seconda città d’Italia per numero di sfratti (circa 3500 lo scorso anno), dall’esigenza concreta di dare supporto a famiglie e singoli che, vivendo sulla propria pelle il prezzo della crisi, non possono più permettersi il lusso di pagare l’affitto, con il rischio di trovarsi in mezzo ad una strada.
Dopo svariate RESISTENZE agli sfratti e dopo L’OCCUPAZIONE di un immobile Continua la lettura di Casa per tutt* – Presidio sotto il comune

Sab 7 Maggio: The night of DJ…Benefit 34 Okkupato!

Sabato 7 Maggio 2011:

THE NIGHT OF DJ – BENEFIT 34 OKKUPATO
serata benefit per il nuovo spazio liberato nel quartiere San Paolo, il 34 Okkupato

a partire dalle 22:30

NIK ALIEN (funky)
ELETTROSCIOCCHINA (trash)
BLUTO SELECTER (dub/dubstep/drum’n’bass)
DJ ENG (tek-house)
MAMBO IN THE MORNING (tekno)
ASHETEK X (hard-tekno)
NARKOLINO (tekno)
DJ LICA autoproduzioni pirata (tekno)
DJ FLATO (tekno)

FREE ENTRY

C.S.O.A. Gabrio – Via Revello 3 – Zona San Paolo Antirazzista

Merc 4 Maggio: Usciamo dalla giungla della precarietà (ore 21)

Per interrogarci collettivamente su questi nodi e costruire uno spazio nella metropoli torinese che sappia sviluppare un punto di vista precario e avviare forme di conflittualità possibile, capaci di trasformare la frammentazione precaria in potenza.

“Immagina se per un giorno i call center non rispondessero alle chiamate, se i trasporti non funzionassero, se le case editrici che sfruttano il lavoro precario fossero bloccate, se le fabbriche chiudessero, se la rete ribollisse di sabotaggi, se gli hacker fermassero le reti delle grandi aziende, se i migranti smettessero di essere i precari e i clandestini che nessuno vuole vedere. Immagina se per un giorno i precari e le precarie incrociassero le braccia, diventassero finalmente protagonisti e dimostrassero che sono forti: il paese si bloccherebbe”

La terza assemblea degli Stati Generali della Precarietà, che si è tenuta a Roma il 15-16-17 aprile, ha discusso in modo articolato e partecipato la possibilità di avviare un percorso che porti, in autunno, alla pratica di uno “sciopero precario”.

Sono molti i segnali che emergono dal corpo vivo delle nostre metropoli e che ci dicono che deve finire il tempo dell’obbedienza precaria e che può iniziare a dispiegarsi il tempo del conflitto e della necessaria ricomposizione.

Quindi, volendo raccogliere la ricchezza dell’assemblea di Roma, come possiamo interrogare la realtà della metropoli torinese dal punto di vista precario?

Cosa significa concretamente iniziare a dire sciopero precario? Continua la lettura di Merc 4 Maggio: Usciamo dalla giungla della precarietà (ore 21)