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Il quotidiano conflitto per la sopravvivenza dei/delle rifugiati/e. Una storia di dignità e conflitto nella metropoli

PRESIDIO SOTTO LE MURA DEL CPR – 20 febbraio ore 15

Ancora una volta ci troviamo a parlare di celle affollate, di cure mediche non fornite ai detenuti, di reclusi maltrattati e abbandonati al freddo.

I problemi legati al freddo sono una costante nei lunghi inverni del Deportation Camp di corso Brunelleschi.

Chi viene recluso ha con se pochi indumenti, perlopiù inadatti alle temperature invernali e Gepsa, l’ente che si occupa di “fornire i servivi” alle persone recluse nel CPR di Torino, si guarda bene dal fornire sufficienti ricambi.

D’altronde, Gepsa è sempre rimasta coerente con il suo obiettivo, fare cassa sulla vita delle persone detenute.

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DETENZIONE AMMINISTRATIVA – PARTE 3 – Avv Gianluca Vitale

 

IN QUALI SITUAZIONI SI VIENE RILASCIATI DAL CPR E SI TORNA IN LIBERTA’?

COME AVVENGONO LE PROCEDURE DI RIMPATRIO?

Prosegue la campagna di (in)formazione sulla detenzione amministrativa.

Ne abbiamo parlato con tre avvocat* ASGI con l’obiettivo di rendere visibile e conoscibile quel luogo chiamato CPR (un tempo CIE e prima ancora CPT).

Per svelare le logiche razziste che lo legittimano.

Per evidenziare il fallimento delle politiche migratorie.

Per proseguire la lotta a questo e ad altri dispositivi securitari e punitivi

MAI PIU’ CPR, MAI PIU’ LAGER

Detenzione amministrativa – Parte 2 – Avv. Melano

QUANTO TEMPO UNA PERSONA RIMANE RECLUSA IN UN CPR?

COME FUNZIONANO I COLLOQUI E LA COMUNICAZIONE VERSO L’ESTERNO?
LE CONDIZIONI DEI DETENUTI SONO ASSIMBILABILI A QUELLE DEI DETENUTI NELLE CARCERI?
Prosegue la campagna di (in)formazione sulla detenzione amministrativa.
Ne abbiamo parlato con tre avvocat* ASGI con l’obiettivo di rendere visibile e conoscibile quel luogo chiamato CPR (un tempo CIE e prima ancora CPT).
Per svelare le logiche razziste che lo legittimano.
Per evidenziare il fallimento delle politiche migratorie.
Per proseguire la lotta a questo e ad altri dispositivi securitari e punitivi
Parte 2 – con Avv. Marco Melano

????MAI PIU’ CPR – MAI PIU’ LAGER????

DETENZIONE AMMINISTRATIVA – CAMPAGNA DI (IN)FORMAZIONE 1/3

Abbiamo deciso di iniziare una campagna di (in)formazione sulla detenzione amministrativa.

Ne abbiamo parlato con tre avvocat* ASGI con l’obiettivo di rendere visibile e conoscibile quel luogo chiamato CPR (un tempo CIE e prima ancora CPT).

Per svelare le logiche razziste che lo legittimano.

Per evidenziare il fallimento delle politiche migratorie.

Per proseguire la lotta a questo e ad altri dispositivi securitari e punitivi

????MAI PIU’ CPR – MAI PIU’ LAGER????

Parte 1 – con Avv. Laura Martinelli

–> COS’ E’ IL CPR?
–> PERCHE’ UNA PERSONA VIENE RECLUSA IN UN CPR?
–> COME UNA PERSONA VIENE RECLUSA IN UN CPR?

 

PRESIDIO SOTTO LE MURA DEL CPR

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e il seguente testo "PRESIDIO SOTTO LE MURA DEL CPR CONTRO LA DETENZIONE RAZZISTA CONTRO OGNI CONFINE portiamo la nostra solidarietà ai detenuti SABATO 20 FEBBRAIO ORE 15 C.SO BRUNELLESCHI ÛGE"

Ancora una volta ci troviamo a parlare di celle affollate, di cure mediche non fornite ai detenuti, di reclusi maltrattati e abbandonati al freddo.

I problemi legati al freddo sono una costante nei lunghi inverni del Deportation Camp di corso Brunelleschi.
Chi viene recluso ha con se pochi indumenti, perlopiù inadatti alle temperature invernali e Gepsa, l’ente che si occupa di “fornire i servivi” alle persone recluse nel CPR di Torino, si guarda bene dal fornire sufficienti ricambi.
D’altronde, Gepsa è sempre rimasta coerente con il suo obiettivo, fare cassa sulla vita delle persone detenute.

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Riparte la raccolta di vestiti e coperte per i detenuti del CPR di Corso Brunelleschi.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "VESTITI E COPERTE COSA PORTARE: Coperte pesanti !!SOLO ABITH DA UOMO Maglioni Giacche Intimo PUNTIDIR CSOA Gabrio via millio, 42 TUTTI ig orni dalle 17-20 1 dalle17 GIOVEDI"

????GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO
Durante il Mercatino Clandestino Vol. II saranno allestiti un punto raccolta e la mostra sul CPR.
????COSA PORTARE
Coperte pesanti
SOLO ABITI DA UOMO
Maglioni
Giacche
Intimo
Calze
I detenuti sono costretti a vivere in celle affollate e al freddo. Non gli viene fornito un cambio e i vestiti che indossano non sono adatti alle temperature attuali. Lamentano l’assenza di cure mediche e il lassismo dei medici incaricati. Le condizioni a cui sono relegati dimostrano ancora una volta il razzismo delle politiche di immigrazione.
???? PUNTI RACCOLTA
@CSOAGABRIO
Tutti i giorni dalle 17 alle 20
@MANITUANA
Lunedì e giovedì dalle 17 alle 20

Mai più cpr Mai più lager

ANCHE OGGI CORSO BRUNELLESCHI MILITARIZZATO PER IL PRESIDIO CONTRO IL CPR

Potrebbe essere un'immagine raffigurante cibo, muro di mattoni e il seguente testo "D ORTA FUOCO 112 CARABINIERI"

Le poche notizie che arrivano dall’interno denunciano una situazione che peggiora sempre più. Oltre all’ormai acclarato sovraffollamento delle celle, continuano le punizioni arbitrarie della polizia per le rivolte del mese scorso e le telefonate verso l’esterno.
Ogni settimana avvengono deportazioni verso la Tunisia; solo in pochi riescono ad evitarle ricevendo comunque un foglio di via.
Siamo tornat* sotto le mura per esprimere la nostra solidarietà ai reclusi e per ribadire che i cpr devono essere chiusi subito.

???? Mai più cpr mai più lager! ????

LIBERTÀ DI MOVIMENTO PER TUTTI E TUTTE!

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e giacche

Anche quest’anno con l’arrivo dell’inverno, si complica ulteriormente la situazione per chi tenta di superare i confini dei paesi balcanici per arrivare in Europa .

Al freddo, alla neve ed alle violenze sistematiche della polizia di frontiera e dei corpi paramilitari, si aggiungono le politiche sempre più stringenti e disumane adottate dall’Unione Europea in tema di migrazione ed il prezzolato scarico di responsabilità della stessa Unione verso i paesi cuscinetto come Bosnia, Serbia, Albania, i cui governi si dimostrano sempre più xenofobi e chiaramente disinteressati a dare un sostegno reale e dignitoso alle persone in transito. Ricordiamo bene il precedente turco, con la folle e disumana gestione di Erdogan in cambio di grandi finanziamenti.

L’obiettivo dell’UE, nuovamente, è costruire muri, definire un dentro e un fuori e voltare le spalle ancora una volta, dimenticando le belle parole di cui fa vanto.

Per chi riesce ad entrare nella fortezza europea però il viaggio e le difficoltà non terminano. D’altronde anche la Val Susa, grazie al suo sbocco diretto sulla Francia, rientra a far parte degli snodi cruciali della rotta balcanica, nonostante si dimostri da sempre uno dei passaggi più impervi per raggiungere il territorio francese.

Difficoltà che viene esacerbata dalla militarizzazione del confine italo – francese, la quale obbliga le persone in transito a percorrere strade sempre più pericolose o ad affidarsi a passeur spesso avidi e senza scrupoli.

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Sabato scorso siamo stat* a Oulx per portare la nostra solidarietà ai e alle migranti che trovano riparo alla Casa Cantoniera Occupata in attesa di tentare il superamento del confine Italo-francese.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, giacche e calzature

La Val di Susa è sempre di più uno snodo cruciale per chi percorre la rotta balcanica, ponendosi come destinazione la Francia .

In risposta a ciò, le autorità francesi e italiane hanno militarizzato ulteriormente il confine, obbligando le persone a tentare nuove e sempre più pericolose strade , o ad affidarsi a passeur spesso avidi e senza scrupoli.

Nel gelo invernale e nel silenzio di quelle montagne l’unica fiamma di umanità arriva dai e dalle solidali che ogni giorno ,con fatica , cercano di dare un posto sicuro a chi arriva ad Oulx dopo viaggi lunghi mesi ,mesi fatti di violenze e ingiustizie quotidiane .

L’Europa da sempre si autoproclama simbolo di giustizia e umanità , ma questo velo di ipocrisia non riesce a nascondere le migliaia di persone che soffrono e spesso muoiono per varcare i suoi confini.

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